Stati Uniti VS Google: il processo trasformerà il mercato?

Google motore di ricerca

Il Dipartimento di Giustizia processa Google con l’accusa di monopolio: quali sono le conseguenze?

Google è il motore di ricerca più conosciuto che permette di effettuare ricerche online attraverso query e parole chiave. A svilupparlo sono stati Larry Page e Sergey Brin ancor prima che l’azienda Google LLC fosse fondata.

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Google motore di ricerca

Il suo algoritmo di ricerca, ha rivoluzionato il modo in cui le informazioni vengono organizzate e rese accessibili online. Questo ha contribuito a definire il panorama di Internet come lo conosciamo oggi, consentendo agli utenti di trovare rapidamente e accuratamente ciò che cercano.

Semplificando, il motore di ricerca (“search engine” in inglese) opera come un sofisticato analizzatore del linguaggio umano: esamina un vasto insieme di dati e restituisce all’utente una risposta precisa alla sua domanda. Questo avviene attraverso l’utilizzo di algoritmi complessi che identificano le parole chiave ricercate. Successivamente, vengono elaborate formule statistiche e matematiche per indicizzare i contenuti trovati. Infine, il motore di ricerca presenta una classifica delle pagine web più rilevanti sull’argomento, ordinate dalla più autorevole alla meno attendibile.

Oltre alla ricerca, Google ha ampliato la propria offerta con prodotti come Gmail, Google Maps, Google News, Google Drive e molti altri. Questa diversificazione ha contribuito a rendere Google una parte integrante della vita quotidiana di miliardi di persone in tutto il mondo.

Il governo americano processa Google

A ottobre del 2020, il Dipartimento di Giustizia americano ha sollevato gravi accuse contro Google, affermando che l’azienda avrebbe abusato della sua posizione dominante nel settore della ricerca online, agendo in modo monopolistico. Dopo anni di indagini, Google si trova di fronte alla corte distrettuale di Washington in un processo che potrebbe rivelarsi epocale, potenzialmente capace di ridefinire l’intero panorama del mercato e di influenzare l’utilizzo del motore di ricerca.

Secondo l’accusa, Google avrebbe implementato una strategia anticoncorrenziale, presentandosi come il guardiano della rete e stabilendo accordi esclusivi con i produttori di smartphone. Tutto questo avrebbe assicurato che il suo motore di ricerca fosse impostato come predefinito e avrebbe impedito ai concorrenti di Google di collaborare con tali aziende produttrici.

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Qual è la posizione di Google?

La società californiana rimanda le accuse al mittente, sostenendo la legalità dei servizi di Google e l’integrità delle sue pratiche concorrenziali. Secondo la sua difesa, non ci sarebbe alcuna forma di esclusione sleale, bensì una sana competizione.

Nel caso in cui Google venga giudicata colpevole, non si prevedono sanzioni pecuniarie, ma sarà piuttosto vietato all’azienda continuare a perseguire presunte pratiche anti-concorrenziali e concludere accordi esclusivi nei mercati in via di sviluppo.

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