Gli investitori stanno intensificando l’uso di strumenti finanziari legati al rischio di insolvenza delle grandi aziende tecnologiche, nel timore che l’attuale entusiasmo sull’intelligenza artificiale possa trasformarsi in una fase di rallentamento più dolorosa del previsto. I volumi di scambio dei credit default swap riferiti a un gruppo ristretto di colossi tecnologici statunitensi sono aumentati di circa 90 per cento dall’inizio di settembre, secondo i dati del depositario DTCC, segnalando un cambiamento netto nel sentiment del mercato.
Alla base di questa dinamica c’è una crescente preoccupazione per la valanga di emissioni obbligazionarie con cui molte aziende tech stanno finanziando la costruzione di data center e infrastrutture AI. Investimenti enormi che potrebbero richiedere anni prima di produrre ritorni significativi, aumentando nel frattempo l’esposizione al debito. La recente riaccensione delle vendite su Wall Street, innescata da risultati trimestrali inferiori alle attese di società come Oracle e Broadcom, ha rafforzato l’idea che i rischi non siano più trascurabili.
Negli ultimi mesi, azioni e obbligazioni delle aziende legate all’AI hanno mostrato forti oscillazioni, mentre gli operatori cercano di valutare l’impatto della concorrenza tra modelli e piattaforme sviluppati da realtà come OpenAI, Google e Anthropic sulla domanda futura di chip e capacità di calcolo. In questo contesto, l’attività sui CDS è cresciuta in modo particolarmente evidente su nomi specifici come Oracle e CoreWeave, entrambe impegnate a raccogliere miliardi di dollari per assicurarsi capacità nei data center.
Un segnale ulteriore arriva dal mercato dei CDS su Meta, che ha preso forma dopo l’emissione di 30 miliardi di dollari di obbligazioni destinati a finanziare progetti AI. Questi derivati vengono utilizzati sia come assicurazione contro il default, sia come strumento per coprirsi o scommettere sulle oscillazioni dei prezzi delle obbligazioni.
Secondo Nathaniel Rosenbaum, stratega del credito investment grade di JPMorgan, i volumi dei CDS su singole aziende sono aumentati in modo significativo nel trimestre in corso, soprattutto per gli hyperscaler impegnati nella costruzione di enormi data center negli Stati Uniti. Una valutazione condivisa anche da dirigenti di grandi società di investimento nel credito, che sottolineano come stiano prendendo piede panieri di CDS sui principali nomi tecnologici, con un’attenzione particolare a Oracle e Meta.
All’inizio dell’anno, l’interesse per questi strumenti su aziende statunitensi ad alto rating era quasi nullo. Le big tech potevano contare su casse robuste e utili solidi per finanziare l’espansione dell’AI. Il clima è cambiato quando le stesse aziende hanno iniziato a rivolgersi con più decisione al mercato del debito per sostenere costi sempre più elevati. Meta, Amazon, Alphabet e Oracle hanno raccolto complessivamente 88 miliardi di dollari nell’ultimo periodo, mentre JPMorgan stima che le società investment grade potrebbero arrivare a 1.500 miliardi di dollari di nuove emissioni entro il 2030.
Per Oracle, che presenta un rating inferiore rispetto ad alcuni concorrenti, i volumi settimanali di scambio dei CDS sono più che triplicati nel corso dell’anno, mentre il costo di queste coperture ha raggiunto il livello più alto dal 2009. Dopo aver mancato le stime di ricavi nel terzo trimestre, il titolo e le obbligazioni della società hanno subito una forte correzione, aggravata dal rinvio della costruzione di almeno un data center.
Alcuni gestori ritengono che il rischio di default resti remoto, ma che i prezzi dei CDS non riflettessero adeguatamente l’aumento dell’indebitamento e la dipendenza da pochi grandi clienti, come OpenAI. È anche per questo che diversi operatori stanno utilizzando questi strumenti non solo per protezione, ma come scommessa direzionale.
Il risultato è un mercato in rapida evoluzione, in cui i CDS su singoli nomi tecnologici stanno vivendo una fase di forte espansione. L’esposizione crescente di banche e investitori privati verso aziende specifiche rende sempre più centrale la gestione del rischio, trasformando queste coperture in una componente strutturale delle strategie legate al futuro dell’intelligenza artificiale.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
- Investimento minimo a partire da 1$
- Deposito minimo a partire da $50
- Piattaforma premiata, Prelievi istantanei e Supporto 24/7
72% of retail investor accounts lose money when trading CFDs with this provider

