Tentativi di difficile riavvicinamento tra Pechino e Washington: come andrà a finire?
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Quando parliamo di borsa asiatiche, il pensiero va inevitabilmente a quella che, tra le borse asiatiche, è la più nota ossia la borsa di Tokyo. Fare riferimento solo alla borsa del Giappone quando si parla di borse asiatiche è riduttivo oltre che essere inesatto.
Se il criterio che si adotta per indicare le borse più importanti al mondo è quello del parallelismo con il peso dell'economia nazionale di riferimento, allora ci sono anche altri mercati che devono essere citati quando di parla di borse asiatiche. Un esempio, in tal senso, sono le borse cinesi ma anche la borsa australiana e quella di Taiwan.
La necessità di non ridurre la trattazione dell'argomento borse asiatiche solo alla Borsa di Tokyo, deriva anche da motivi più prettamente pratici.
A causa del fuso orario, infatti, molte borse asiatiche chiudono alcune ore prima dell'apertura delle borse europee. Questa coincidenza fa si che l'avvio delle borse dell'Europa sia condizionato da quello che è stato l'andamento delle borse asiatiche. Tenere in considerazione il rapporto tra borse europee e borse asiatiche, quindi, è assolutamente necessario per impostare una strategia trading sugli indici e sulle azioni.
La Borsa di Tokyo, a lungo tempo unico e solo esempio di borsa asiatica, è il secondo più importante mercato di tutto il mondo. Quando facciamo riferimento alle borse più importanti al mondo, citiamo per prima la Borsa americana e poi la borsa del Giappone.
Sui listini della Borsa di Tokyo o borsa del Giappone o Borsa giapponese, sono quotati circa 2300 titoli mentre la capitalizzazione complessiva degli indici è pari ad oltre 5000 miliardi di dollari. Un particolare interessante è il fatto che a Tokyo appena 30 siano le società quotate non domestiche.
L'indice più importante della Borsa del Giappone è il Nikkei 225. Questo paniere include i 225 titoli a maggiore capitalizzazioni presenti sulla Borsa di Tokyo. L'indice Nikkei è di tipo large-cap essendo tarato sul prezzo delle azioni.
Quando parliamo di borsa cinese non facciamo riferimento ad un unico mercato azionario. In Cina, infatti, sono attive tre diverse borse: la borsa di Shanghai, la borsa di Hong Kong e la Borsa di Shenzen.
La Borsa di Shanghai è tra le più importanti borse cinesi e, più in generale, borse asiatiche. Stando agli ultimi dati disponibili la capitalizzazione complessiva della Borsa di Shanghai è pari a circa 2600 miliardi di dollari. C'è una particolarità che rende la Borsa di Shanghai quasi unica. Per statuto, infatti, la società che è proprietaria di questa borsa cinese, non è alla ricerca del profitto ma si limita invece a fornire agli operatori un luogo per lo scambio.
Gli orari di apertura della Borsa di Shanghai sono i seguenti: asta di apertura dalle 9.15 alle 9.25, fase di negoziazione continua mattutina dalle 9.30 alle 11.30, fase di negoziazione continua pomeridiana dalle 13:00 alle 15.00. La Borsa di Shanghai è chiusa in occasione sabato domenica e in occasione delle altre festività indicate nel caledario.
La Borsa di Hong Kong è la seconda borsa della Cina dopo quella di Shanghai. Per livelli di capitalizzazione e numero delle società quotate, la Borsa di Hong Kong è la terza borsa asiatica. Se volessimo fare una classifica delle borse asiatiche più importanti troveremo Tokyo, Shanghai e quindi Hong Kong.
Il principale indice della Borsa di Hong Kong è lo HangSeng. Su questo paniere sono quotate 45 società tutte con sede ad Hong Kong. Si tratta di 45 titoli, facenti riferimento a settori molti diversi tra loro, che presentano i più alti livelli di capitalizzazione. Essendo l'ammontare del capitale il criterio base dell'indice HangSeng è ovvio che questo paniere sia soggetto a continue mutazioni con uscite e conseguenti ingressi di nuove società. La lista delle società quotate sullo HangSeng è quindi in continua trasformazione.
La Borsa di Hong Kong si caratterizza per livelli di volatilità molto alti.
La Borsa di Shenzhen è gestita dalla società Shenzhen Stock Exchange (SZSE) e, sia per quello che riguarda la capitalizzazione che per quello che riguarda i volumi, è la meno importante tra le borse asiatiche. Si tratta quindi di una borsa quasi periferica anche in considerazione del fatto che nel 2008 veniva indicata come l'ottava borsa asiatica.
Nella classifica sulle più importanti borse asiatiche, alle spalle della Borsa del Giappone e delle borse cinesi, si colloca la borsa australiana o borsa dell'Australia. Il principale indice della Australian Securities Exchange, la borsa australiana appunto, è il S& /ASX 200. Questo paniere raggruppa le 200 società a maggiore capitalizzazione che sono quotate sulla borsa australiana. Il peso del S&P/ ASX 200 rispetto agli altri indici è decisamente preponderante (70% sul totale). Questo significa che, a differenza di quello che può avvenire sugli altri mercati, nel caso della Borsa australiana basta davvero guardare al paniere di riferimento per avere un'idea generale ma precisa sull'andamento della borsa nel suo insieme.
L'indice principale della Borsa australiana ha una particolarità che lo rende diverso rispetto agli altri indici di riferimento degli altri mercati. La ricapitalizzazione dell'ASX 200, infatti, viene effettuata solo quatto volte all'anno. Oltre all'ASX200, altri indici della borsa australiana sono: S&P ASX 20, che include le prime 20 aziende della borsa in ordine di capitalizzazione; S&P ASX 50, le prime 50 aziende; S&P ASX 100, le prime 100 aziende e S&P ASX 300, le prime 300 aziende. Per finire c'è il All Ordinarie che include tutte le aziende quotate.
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