Dopo due anni di guadagni straordinari, Morgan Stanley stima che l’S&P 500 continuerà a crescere nel 2025, anche se a un ritmo più moderato. Secondo Mike Wilson, Chief Investment Officer della banca, l’indice potrebbe raggiungere i 6.500 punti entro 12 mesi, registrando un rialzo dell’11% rispetto ai livelli attuali.

Questa proiezione seguirebbe un anno di crescita storica per il mercato azionario statunitense, guidato da settori tecnologici e politiche economiche favorevoli.

I numeri chiave per il 2025

Vediamo subito quali sono gli scenari previsti per il 2025.

  • previsione di Mike Wilson (Morgan Stanley): un aumento dell’11%, con un target di 6.500 punti entro fine 2025.
  • previsione di Brian Belski (BMO Capital Markets): un obiettivo più ottimista di 6.700 punti (+14% dai livelli attuali).

Se il 2024 si dovesse chiudere con guadagni superiori al 20%, sarebbe la prima volta dal biennio 1998-1999 che l’S&P 500 riesce a registrare due anni consecutivi di rendimenti così elevati.

Tutte e tre le stime citate in questo paragrafo sono positive per i trader rialzisti ma anche per i tanti investitori che, sul finire del 2024, si sono come paralizzati nell’attesa di capire se ci fosse o no spazio per un rialzo anche per il prossimo anno.

La buona notizia è che tale spazio c’è ed è possibile sfruttarlo investendo con strumenti di tipo derivato come i CFD che consentono di speculare a leva senza il possesso del sottostante.

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I fattori che sostengono il mercato nel 2025

Mike Wilson attribuisce il possibile rialzo dell’S&P 500 a diversi fattori macroeconomici:

  • riduzione dei tassi di interesse: la Federal Reserve dovrebbe continuare a tagliare i tassi nel 2025, stimolando ulteriormente il mercato.
  • crescita economica stabile: gli indicatori del ciclo economico mostrano segnali di miglioramento.
  • espansione degli utili: si prevede una crescita degli utili aziendali del 14,1% nel 2025, triplicando il ritmo del 2024 (4,7%).

In una sua recente dichiarazione Wilson ha affermato di attendersi che il rally si estenda a più settori, spingendo il mercato verso una performance più equilibrata. Il manager ha poi aggiunto che “la diversificazione è fondamentale, e la rotazione fuori dai titoli mega-cap continuerà,”.

Le sfide da considerare

Nonostante le previsioni positive, permangono almeno due rischi che possono mettere a rischio la view bullish:

  • le attuali valutazioni elevate: oramai l’S&P 500 scambia a 22,6 volte gli utili attesi nei prossimi 12 mesi, un livello considerato ricco.
  • l’inflazione e la politica: non è da escludere che le iniziative della nuova amministrazione Trump possano riaccendere i timori inflazionistici e creare volatilità.

Tirando le somme, Morgan Stanley ritiene che il 2025 possa offrire ancora guadagni interessanti, ma gli investitori dovranno essere in grado di diversificare e rimanere agili di fronte ai cambiamenti del mercato. Con un’espansione economica solida e tagli ai tassi, l’S&P 500 potrebbe continuare la sua corsa positiva, pur adottando un ritmo più bilanciato rispetto agli anni precedenti.

Deutsche Bank ancora più ottimista: l’S&P 500 pronto a crescere del 17% nel 2025

Secondo Deutsche Bank, l’indice S&P 500 potrebbe raggiungere i 7.000 punti entro la fine del 2025, con una crescita del 17% rispetto al trend di fine novembre. Nonostante l’indice non sia destinato a replicare le performance eccezionali del 2024, gli esperti tedeschi prevedono comunque un altro anno di rendimenti a doppia cifra.

Il 2024 ha visto l’S&P 500 crescere del 25%, trainato dai grandi titoli tecnologici, dati incoraggianti sul mercato del lavoro, l’inflazione e la crescita del PIL. Guardando al 2025, Deutsche Bank prevede che il contesto domanda-offerta rimarrà favorevole, sostenuto da:

  • attività robusta degli investitori.
  • significativi programmi di riacquisto azionario.

Le aziende statunitensi dovrebbero riacquistare azioni proprie per un totale di 1,3 trilioni di dollari, in aumento rispetto agli 1,1 trilioni del 2024.

Gli analisti, inoltre, sottolineano che il ciclo azionario non abbia ancora raggiunto il suo apice. Tra gli indicatori di un ciclo ancora in espansione troviamo:

  • la transizione da una fase di destoccaggio a una di ri-stoccaggio.
  • una ripresa degli investimenti al di fuori del settore tecnologico.
  • un miglioramento nel settore manifatturiero.
  • incrementi della fiducia dei consumatori e delle aziende.
  • una ripresa dei mercati dei capitali e delle attività di fusione e acquisizione (M&A).
  • una crescita dei prestiti e una maggiore attività economica globale.

E per quello che riguarda le decisioni di Trump? Ebbene le politiche economiche della seconda amministrazione Trump potrebbero avere effetti sia positivi che negativi. Deutsche Bank si aspetta che i tagli fiscali e la deregolamentazione precedano eventuali nuove tariffe, contribuendo a stimolare la crescita economica.

La crescita degli utili come motore del mercato

Secondo Deutsche Bank, la crescita degli utili aziendali, principale motore per la performance dell’S&P 500, dovrebbe aumentare dell’11,6% nel 2025, con un utile per azione (EPS) previsto a 282 dollari, rispetto all’11% previsto per il 2024. Se la crescita globale raggiungesse la fascia alta del suo intervallo storico, gli utili potrebbero aumentare fino al 17%, portando l’EPS a 295 dollari.

Operativamente i trader focalizzati sui settori, dovrebbero sovrappesare le azioni di questi comparti:

  • finanza.
  • beni di consumo ciclici.
  • materiali.

Al contrario, sarebbe il caso di sottopesare settori come:

  • sanità.
  • beni di prima necessità.
  • telecomunicazioni.

Per speculare in entrambe le direzioni su questi comparti si possono utilizzare sempre strumenti derivati come i CFD che hanno il vantaggio di non implicare il possesso del sottostante.

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Investire sull’S&P 500 nel 2025 conviene?

Con un contesto economico favorevole, un aumento degli utili aziendali e un rinnovato appetito per il rischio, il 2025 si prospetta come un altro anno positivo per il mercato azionario americano. La risposta alla domanda è quindi affermativa: investire sull’S&P 500 potrebbe essere conveniente anche nel 2025 come messo in evidenza dagli esperti che abbiamo citato in questo report. C’è però una differenza rispetto al 2024 (o almeno sembra profilarsi): gli investitori dovrebbero navigare tra opportunità e rischi legati alle politiche economiche e ai cicli di mercato, concentrandosi su settori chiave per massimizzare i rendimenti.

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