Hedge Invest sembra essere ottimista sullo scenario degli investimenti nel continente africano.
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Brasile sotto la lente dopo l'elezione di Bolsonaro alla presidenza: analisi sull'andamento dell'indice Bovespa
Le nuove previsioni (non ottime) della Banca Mondiale su emergenti e mercati in via di sviluppo.
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Il 2019 potrebbe essere un anno di grandi opportunità per i mercati emergenti.
Secondo alcuni investitori sta per arrivare il momento giusto per puntare su Buenos Aires.
I mercati emergenti potrebbero conoscere una maggiore stabilità il prossimo anno su reddito fisso e azioni
La view di Legg Mason in riferimento alle potenziali evoluzioni dei mercati emergenti.
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Huawei si dichiara fiduciosa sul mantenimento degli obiettivi di fatturato 2018.
Erik Renander, gestore del fondo HI Africa Opportunities, Hedge Invest Sgr, analizza i migliori bond dell'Africa
Il prezzo del petrolio è nelle mani di Russia, USA e Arabia Saudita: ma con quali obiettivi?
L'OPEC aggiorna le proprie previsioni e apre a una domanda in calo.
Una nuova analisi sullo sviluppo dei mercati emergenti nel prossimo futuro a breve termine.
Merian si dice ottimista sulle possibili evoluzioni dei mercati finanziari dopo le elezioni brasiliane.
T.Rowe Price traccia alcuni possibili scenari in Brasile dopo la vittoria di Bolsonaro.
Uno sguardo agli investimenti sui mercati emergenti nel corso dei prossimi mesi.
A partire da ieri la cannabis è diventata legale in Canada ma tra le azioni del settore non c'è stata nessuna festa, anzi
Il Messico non vuole farsi mettere all'angolo dalle nuove regole post NAFTA.
Tutte le principali stime sull'outlook dell'oro da parte dei più noti esperti di settore.
Tutti i dubbi degli analisti sui mercati obbligazionari globali e la connessa volatilità.
Elezioni brasiliane, la sinistra è chiusa all'angolo: cosa farà Haddad?
JP Morgan particolarmente ottimista sullo sviluppo dei mercati emergenti: + 15% entro 6 mesi?
Ecco perché il rally petrolifero verso quota 100 dollari potrebbe essere di breve durata.
L'OPEC ha incrementato le prospettive sugli approvvigionamenti di greggio degli USA.
La produzione di petrolio libico potrebbe crescere oltre i massimi dal 2013.
L'Arabia Saudita apre a petrolio oltre gli 80 dollari al barile senza perdita di comfort.
I mercati emergenti sono vicini a un punto di svolta: quale sarà il loro destino?
T. Rowe Price ci fornisce alcune indicazioni sugli investimenti nei c.d. "mercati di frontiera".
La volatilità è sempre presente, ma secondo alcuni analisti i trader non dovrebbero allarmarsi.
Sempre più spesso si sente parlare di paesi emergenti. Questa espressione viene utilizzata in contrapposizione a paesi o economie avanzate per indicare quelle nazioni e quei mercati che stanno conoscendo negli ultimi anni un forte sviluppo. Mentre i paese avanzati sono noti, sui paesi emergenti c’è invece un po’di confusione. In questa guida cercheremo di rispondere principalmente a due domande: quali sono i paesi emergenti e perché conviene investire oggi nei paesi emergenti.
Contrariamente a quello che si può pensare i paesi emergenti non sono tali a discrezione dell’investitore. C’è invece una classifica ben precisa che include tutti quei mercati emergenti su cui è possibile investire.
Un sinonimo che spesso si usa quando ci si riferisce ai paesi emergenti è quello di Paesi a recente industrializzazione. Questo sinonimo di paesi emergenti consente di individuare con maggiore facilità quelle che sono le caratteristiche di una nazione emergente.
In base alla definizione attuale, infatti, sono da considerarsi paesi emergenti quei paesi caratterizzati da una recente espansione economica e da una rapida crescita economica grazie soprattutto alle esportazioni. Il successo dei paesi emergenti, quindi, dipende soprattutto dall’export con l’estero, fermo restando che, nonostante la crescita, i paesi emergenti non hanno comunque raggiunto il livello dei paesi sviluppati.
I più importanti paesi emergenti oggi sono, secondo il criterio della recente industrializzazione, alcune delle nazioni del Sud America, dell’Asia e dell’Africa. Più nel dettaglio, per quello che riguarda l’America Latina, paese emergente è il Brasile. Per quello che riguarda l’Asia, paesi emergenti sono la Cina, l’India, la Malesia, le Filippine e la Thailandia. Per quello che riguarda l’Africa paese emergente è il Sud Africa. Tra i paesi emergenti sono da annoverare anche due paesi del Nord America e dell’Europa. Si tratta, rispettivamente, del Messico e della Turchia.
I paesi emergenti rappresentano una importante occasione di investimento. Solitamente, infatti, i governi dei paesi emergenti ricorrono all’emissione di bond sovrani per sostenere la crescita.
Questi prestiti obbligazionari propongono una remunerazione molto allettante e consentono cedole che da decenni i paesi sviluppati non offrono. Ovviamente tutto questo non è un regalo. I bond dei paesi emergenti, infatti, presentano un livello di rischio abbastanza alto dovuto alla precarietà politica e alle tensioni sociali che spesso caratterizzano queste nazioni.
Prendiamo a titolo di esempio il Sud Africa e la Turchia (ma il discorso vale per tutti i paesi emergenti). I bond della Repubblica Sudafricana e della Turchia, infatti, offrono rendimenti molti interessanti. Tuttavia le tensioni interne che sono presenti in questi paesi rendono molto rischioso l’investimento in obbligazioni.
Accanto ai bond sovrani (ossia emessi dallo Stato) un altro modo per investire nei paesi emergenti è quello di puntare sulle azioni societarie. Molto spesso, infatti quei colossi industriali che sono la spina dorsale dello sviluppo dei Paesi a recente industrializzazione, emettono delle obbligazioni.
Anche in questo caso siamo in presenza di rendimenti molto interessanti, tuttavia il livello di rischio di queste obbligazioni, è ancora più elevato rispetto a quello delle obbligazioni sovrane.
Terza strada per investire nei paesi emergenti è quella di puntare sulle borse di questi mercati. Possiamo dire che, tra le varie soluzioni presentate, quella dei mercati azionari delle economie emergenti, è in assoluto quella meno battuta.
In borsa, infatti, ha senso solo un investimento nel lungo termine, e i rischi dei paesi emergenti sono in grado di determinare possibili crolli futuri che portano alla perdita anche di tutto il proprio capitale investito.
In sintesi, quindi, possiamo affermare che investire nei paesi emergenti conviene ma è necessaria molta prudenza nella valutazione del profilo di rischio.
Quando si fa riferimento ai paesi emergenti, il pensiero, il più delle volte va ai Bric. Allo stato attuale dei fatti, i Bric sono i più importanti paesi emergenti. Con questo acronimo si indicano le economie di Brasile, Russia, India, Cina e SudAfrica.
Si tratta di cinque paesi che, nell’ambito delle Economie a recente industrializzazione, presentano i più alti e stabili livelli di crescita. I Brics, oltre che ad identificare i cinque paesi emergenti corrispondenti, indicano anche e soprattutto una organizzazione economica e politica che è stata per lungo tempo considerata quasi alternativa al modello unipolare ad oggi dominante.
Molti analisti, in altre parole, hanno ritenuto che i Brics potessero essere una sorta di modello alternativo agli Usa. In realtà, gli stessi fatti hanno mostrato che l’organizzazione Brics non solo non mette in discussione il capitalismo di matrice occidentale ma si è mostrata comunque legata ad un sistema basato sulla centralità del Dollaro.