donne indiane e schermata di trading
Le elezioni in India confermano i conservatori ma senza maggioranza assoluta - BorsaInside

2024 anno delle elezioni e anche gli indiani sono stati chiamati al voto. L’esito delle elezioni nel gigante asiatico era scontato. Tutti i sondaggi della vigilia davano come vincitore Narendra Modi leader del partito conservatore Bharatiya Janata Party (BJP). L’uomo forte di New Delhi è ottenuto la sua terza rielezione e ora ha l’opportunità non di poco conto di dare continuità al sua operato. Rispetto alle altre due precedenti vittorie, però, c’è una novità non di poco conto: il Bharatiya Janata Partynon ha avuto la maggioranza dei seggi in Parlamento.

In poche parole Modi potrà governare (e lo farà) ma solo se il suo partito, il BJP, otterrà l’appoggio di altri movimenti in modo tale da costruire una solida alleanza e avere i numeri per attuare la propria azione politica. Secondo tutti gli analisti l’accordo di alleanza sarà siglato con la formazione di destra Alleanza democratica nazionale (NDA).

In pratica si va a configurare un governo di coalizione con tutto ciò che questo scenario inedito può comportare. Lato investitore la situazione che si va a profilare sembra essere molto stimolante e infatti tanti trader già si chiedono come investire in India dopo la vittoria “a metà” di Narendra Modi e del suo Bharatiya Janata Party (BJP). Proprio questo sarà l’argomento di questo post.

Per un investitore con poca esperienza, il solo pensiero di investire in India potrebbe generare una certa ansia visto la lontananza geografica del paese. Tuttavia la distanza non è un problema perchè ci sono addirittura banche come Fineco che permettono di investire in India attraverso ETF, azioni e indici azionari. Tra l’altro Fineco è la banca con la migliore piattaforma trading in Italia.

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La reazione del mercato alle elezioni in India

Il fatto che il partito di maggioranza relativa BJP sia stato costretto ad una alleanza con la NDA non crea problemi di governabilità ma determina senza dubbio un aumento dell’incertezza. Proprio per questo motivo, molti investitori, a seguito dell’esito delle elezioni indiane, hanno preferito lasciare il paese.

Il primo effetto del voto indiano è stata la flessione degli investimenti esteri. Come messo in evidenza dal britannico Economist, ad aprile 2024 ci sono state vendite di azioni indiane per un valore pari a 1 miliardo di dollari e a maggio 2024 vendite per oltre 4,2 miliardi di dollari. I numeri non devono però far pensare ad una fuga perchè gli investitori stranieri hanno in mano qualcosa come 900 miliardi di dollari di azioni indiane. Ad ogni modo se è bene non allarmarsi non è neppure lecito minimizzare.

Dalle azioni spostiamoci alla borsa. Il giorno dopo le elezioni la borsa indiana ha perso il 5 per cento per poi rimbalzare del 3 per cento nel giorno seguente. Gli esperti di Federated Hermes ritengono che almeno nel breve termine i titoli indiani siano esposti al rischio di ribasso anche perchè le valutazioni di small e mid cap restano molto alte. Nel medio termine, invece, a fare la differenza potrebbero essere gli utili delle quotate quindi elementi più concreti.

E nel lungo termine? Come messo in evidenza da Goldman Sachs le prospettive dell’India sono molto interessanti. Innovazione tecnologica, semiconduttori e mobilità elettrica sono i tre capisaldi della crescita. Non è un mistero che l’India punta ad essere il più grande hub globale della produzione di semiconduttori. Dalla sua il Paese ha due variabili di non poco conto: il boom demografico e il forte aumento del PIL pro-capite. E’ proprio l’India ad avere la popolazione più giovane in età lavorativa e questo, alla lunga, fa la differenza.

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Perchè investire in India dopo le elezioni politiche

Non considerare la possibilità di investire in India a seguito dell’esito del voto significa privarsi di occasioni di trading molto interessanti. Non stiamo parlando di un paese qualsiasi, ma di un mercato con prospettive di crescita enormi. Secondo una recente analisi di Goldman Sachs, il Prodotto interno lordo (PIL) indiano è destinato a superare quello cinese entro il 2027. Non solo ma l’India è il paese con maggior potenziale di crescita di tutta l’area asiatica. Insomma le prospettive sono interessanti e l’esito “particolare” delle elezioni potrebbe creare margini di ingresso interessanti sulle varie asset class.

Proprio per questa ragione è fondamentale usare una banca come Fineco che consente di operare da una sola piattaforma su asset class diverse.

Tanto per iniziare Fineco permette di investire con i CFD sugli indici della borsa indiana. I contratti per differenza sono strumenti derivati che replicano l’andamento del sottostante senza possederlo. Punto di forza dei CFD è il fatto che essi consentono di operare sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading) usando la leva finanziaria. Sempre con i CFD si può poi investire anche nelle più importanti azioni che, al tempo stesso, possono essere acquistate anche direttamente.

Per chi volesse avere un’esposizione meno focalizzata sul mercato indiano, una valida alternativa sarebbero gli ETF India o gli ancora più generali ETF sui mercati emergenti.

Gli ETF India sono fondi di investimento quotati in borsa che mirano a replicare l’andamento di un indice azionario specifico del mercato indiano. Grazie agli ETF gli investitori hanno a disposizione un modo semplice e conveniente per avere un’esposizione diversificata al mercato azionario indiano senza dover acquistare direttamente singole azioni di società indiane (procedura che implica un rischio più alto). Gli ETF India sono progettati per replicare l’andamento di un indice specifico del mercato indiano, come il Nifty 50 o il BSE Sensex.

Le commissioni di gestione di questi ETF sono più basse rispetto ai fondi comuni di investimento tradizionali che investono su asset indiani come ad esempio il fondo azionario BSF Emerging Markets Equity Strategies Fund Classe E2 EUR ACC (investe il 70 per ceto del portafoglio in società con sede o che esercitano la parte preponderante della propria attività economica nei mercati emergenti).

Tra i migliori ETF India ci sono:

  • iShares MSCI India ETF (INDA): tra gli ETF più popolari, replica l0indice MSCI India
  • WisdomTree India Earnings Fund (EPI): altro ETF molto popolare, è focalizzato sulle società indiane con elevati utili.
  • Franklin FTSE India ETF (FLIN): ETF che replica la performance dell’indice FTSE India

Queste ETF citati, assieme a tanti altri, sono disponibili sulla piattaforma Fineco. Tra l’altro Fineco è una delle poche banche ad offrire anche una vasta selezione di ETF senza commissioni.

Tra gli altri vantaggi offerti da Fineco ci sono poi i tanti grafici e strumenti di analisi tecnica a disposizione dell’investitore, le quotazioni in tempo reale e l’annullamento di ogni problema fiscale (Fineco è broker sostituto di imposta).

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