L’attivismo crescente da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena, che sembra puntare con decisione a un’aggregazione con Mediobanca, sta suscitando numerose perplessità tra analisti finanziari e investitori istituzionali. In una recente nota pubblicata da AlphaValue, società di ricerca indipendente specializzata nell’analisi del settore bancario europeo, l’approccio adottato da MPS viene letteralmente definito come “disperato” e potrebbe rivelarsi controproducente, soprattutto se l’operazione venisse perseguita senza considerare attentamente le condizioni di contesto e le reali possibilità di integrazione.

L’acquisizione di Banca Generali potrebbe cambiare gli equilibri

La questione è tornata sotto la luce dei riflettori in seguito alle indiscrezioni di mercato secondo cui Mediobanca starebbe per finalizzare l’acquisizione di Banca Generali, società attiva nel settore del risparmio gestito. In questo contesto, Monte dei Paschi di Siena avrebbe intenzione di mantenere aperta la propria offerta ostile, nonostante la complessità aggiuntiva che una simile operazione comporterebbe. L’integrazione di un gruppo bancario ulteriormente ampliato renderebbe infatti decisamente più difficile la gestione strategica e operativa dell’eventuale conglomerato.

Secondo David Grinsztajn, noto analista di AlphaValue con lunga esperienza nel monitoraggio del comparto bancario continentale, l’ingresso di Banca Generali nel perimetro di Mediobanca modificherebbe in modo sostanziale lo scenario, obbligando MPS a rivedere le condizioni della propria proposta per riflettere la nuova configurazione societaria.

Alta complessità e attenzione dei proxy advisors

Il nodo principale è l’elevato rischio insito nell’operazione. Anche nella sua formulazione attuale, la fusione appare tecnicamente complessa e potenzialmente instabile. Se si aggiungesse l’acquisizione di Banca Generali, la possibilità di un epilogo incerto si farebbe ancora più concreta. Uno scenario che preoccupa non soltanto gli investitori professionali, ma anche i proxy advisors, figure centrali nelle decisioni assembleari degli azionisti, soprattutto quando sono coinvolte operazioni straordinarie.

AlphaValue sottolinea come un esito confuso rappresenterebbe la peggiore delle opzioni per Mediobanca. In una fase così delicata, chi detiene azioni del gruppo guidato dall’amministratore delegato Alberto Nagel dovrebbe muoversi con estrema cautela, anche in virtù delle attuali valutazioni di mercato.

Le azioni di Monte dei Paschi di Siena vengono scambiate a 73 euro, in rialzo del 6,7% da inizio anno. Quelle di Mediobanca, che hanno raggiunto i 19,9 euro, segnano invece un incremento del 41%. Una performance notevole, che tuttavia potrebbe essere messa a rischio da operazioni che introducano nuove incognite strategiche.

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