
OpenAI, protagonista assoluta dell’attuale corsa all’intelligenza artificiale, si prepara a lanciare GPT-5 entro l’estate, alimentando una nuova ondata di entusiasmo tecnologico. Ma il prossimo modello non è l’unica novità: l’azienda guidata da Sam Altman sta ridefinendo i suoi rapporti con Microsoft, entrando nel territorio finora dominato da Palantir e spingendo verso una possibile IPO.
Una struttura unica, tra no-profit e profitti miliardari
OpenAI mantiene una struttura ibrida: la fondazione no-profit controlla le decisioni strategiche dell’entità for-profit, garantendo che lo sviluppo dell’AI rimanga allineato a obiettivi etici, almeno sulla carta. Un modello che ha permesso investimenti colossali da parte di Microsoft, che ha versato 13 miliardi di dollari in cambio del 49% dei futuri profitti (con tetti predefiniti) e diritti sull’IP fino al 2030, oltre al 20% dei ricavi.
Ora, però, OpenAI sembra voler ridiscutere l’intero accordo: secondo The Information, la società vorrebbe che Microsoft accettasse una quota del 33%, rinunciando a ricavi futuri e diritti sull’IP. Questo passo sarebbe funzionale all’apertura al mercato azionario, un traguardo che cambierebbe profondamente il volto dell’azienda.
Concorrenza interna: OpenAI sfida Microsoft anche sul piano commerciale
Mentre il rapporto si complica, OpenAI inizia a competere direttamente con Microsoft sul fronte enterprise. ChatGPT Enterprise viene ora scontato del 10-20% per le aziende che acquistano anche altri servizi OpenAI, rendendo l’offerta meno dipendente dall’infrastruttura Azure e più appetibile come bundle indipendente.
OpenAI entra anche nel territorio governativo, firmando il suo primo contratto significativo con il Dipartimento della Difesa USA: 200 milioni di dollari in un anno per soluzioni AI prototipali, assegnato dall’Ufficio del Chief Digital and AI Officer (CDAO). Un risultato che mette in discussione la posizione dominante di Palantir, il cui contratto più grande – Maven Smart System – vale circa 210 milioni l’anno.
Nel frattempo, la startup xAI di Elon Musk è in piena fase di raccolta fondi, nel tentativo di coprire una spesa mensile da 1 miliardo di dollari. Con appena 500 milioni di ricavi stimati nel 2025, xAI sta cercando 9,3 miliardi di finanziamenti per restare competitiva nel mercato AI dominato da OpenAI.
GPT-5 in arrivo: conferma ufficiale da Altman
Durante il primo podcast ufficiale di OpenAI, Sam Altman ha confermato che GPT-5 verrà rilasciato “probabilmente durante l’estate”, pur senza fornire una data esatta. Il nuovo modello è atteso come un salto generazionale, con migliori capacità logiche, di ragionamento, e possibilità di uso personalizzato su larga scala, soprattutto per le aziende.
OpenAI sta dunque accelerando su tutti i fronti: espansione commerciale, ambizioni pubbliche, rafforzamento nei settori governativi e preparativi per un nuovo modello AI che potrebbe riscrivere gli standard del settore. La domanda ora è: fino a che punto Microsoft accetterà di perdere controllo su ciò che in parte ha contribuito a costruire?
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