L’accelerazione della digitalizzazione dei mercati finanziari sta modificando profondamente il modo in cui il denaro circola, viene utilizzato e garantito. Con la diffusione di pagamenti su blockchain, stablecoin, depositi tokenizzati e fondi monetari digitali, cresce rapidamente il bisogno di strumenti che possano assicurare stabilità di valore, settlement immediato e sicurezza sistemica. Secondo un professore di finanza della Stanford Graduate School of Business, il sistema attuale non è pronto a sostenere questa trasformazione: servirebbe un nuovo titolo del Tesoro americano, progettato appositamente per l’era digitale.
L’idea è quella di introdurre un nuovo strumento chiamato Ports, acronimo di Perpetual Overnight Rate Treasury Securities, sviluppato in collaborazione con Don Wilson, CEO della società di trading DRW. L’obiettivo è fornire un asset federale in grado di combinare la sicurezza creditizia dei Treasury, la liquidità quotidiana garantita dai meccanismi della Federal Reserve e la trasparenza della blockchain, diventando il pilastro dei dollari tokenizzati.
Perché i dollari digitali oggi non sono completamente sicuri
Gli attuali strumenti che cercano di replicare un dollaro digitale stabile – come stablecoin, fondi monetari tokenizzati e depositi on-chain – hanno un problema strutturale: garantiscono la possibilità di riscattare ogni unità al valore di 1 dollaro, ma gli asset che le sostengono non hanno prezzo fisso. Anche i Buoni del Tesoro a breve termine, spesso utilizzati come garanzia, oscillano ogni giorno con le variazioni dei tassi d’interesse.
Questa fragilità può generare scenari pericolosi. Il professore ricorda che durante la crisi finanziaria del 2008, il fallimento del Reserve Primary Fund per perdite sui titoli Lehman portò a riscatti di massa e costrinse la Fed a intervenire per salvare l’intero settore dei fondi monetari. Una dinamica simile potrebbe manifestarsi con i dollari tokenizzati: se gli investitori perdono fiducia nella capacità di riscattare 1 dollaro, i riscatti simultanei rischiano di bloccare pagamenti, regolamenti e operazioni di mercato.
La proposta: creare un Treasury digitale sempre scambiabile a 1 dollaro
I Ports sono pensati per risolvere questo problema. Si tratterebbe di un titolo del Tesoro a scadenza perpetua regolato giorno per giorno, con rendimento aggiornato quotidianamente tramite un’asta.
Ogni giorno il Tesoro americano metterebbe all’asta una nuova emissione di Ports a valore nominale costante di 1 dollaro. Gli investitori presenterebbero le proprie offerte indicando quale tasso d’interesse desiderano per il giorno successivo. Le proposte con i tassi più bassi verrebbero accettate fino a esaurimento dell’emissione, determinando un tasso di clearing giornaliero.
Il risultato è un titolo che:
- mantiene sempre il valore di scambio a 1 dollaro, grazie al meccanismo d’asta
- offre un rendimento variabile giornaliero, coerente con i tassi di mercato
- può essere detenuto on-chain, garantendo totale trasparenza
- non comporta rischio di credito, essendo un titolo del Tesoro USA
I Ports diventerebbero così l’asset ideale da detenere come garanzia per stablecoin, depositi digitali, strumenti di lending e sistemi di regolamento blockchain, offrendo un supporto stabile e privo di rischio.
Esempio pratico di un’asta Ports
Il professore illustra un possibile scenario:
- Il Tesoro annuncia un’emissione di 40 miliardi di dollari.
- Le offerte sono:
- 30 miliardi al 3,01%
- 20 miliardi al 3,02%
- 25 miliardi al 3,03%
Tutti i 30 miliardi al 3,01% vengono assegnati. Rimangono 10 miliardi da distribuire, che vengono assegnati per metà ai 20 miliardi offerti al 3,02%. Questo tasso diventa il tasso di clearing, applicato il giorno successivo a tutti i Ports in circolazione, sia nuovi che già emessi.
La caratteristica chiave è che un Port varrà ogni giorno 1 dollaro, sia nel mercato primario che in quello secondario.
Perché i Ports potrebbero trasformare la finanza digitale
Secondo Wilson e l’autore della proposta, l’adozione dei Ports sarebbe sostenuta da un’enorme domanda iniziale. Essendo lo strumento più sicuro, più trasparente e più facilmente convertibile in dollari, supererebbe rapidamente ogni altro tipo di dollaro tokenizzato.
I vantaggi includono:
- riduzione del rischio sistemico, grazie a un asset che non può “rompere la parità”
- minori costi di finanziamento per il governo USA, poiché i Ports verrebbero accettati anche con tassi inferiori ad altri strumenti overnight
- riduzione della necessità di emettere Treasury a lungo termine
- maggiore stabilità per i mercati digitali, che avrebbero finalmente un asset privo di rischio realmente on-chain
L’introduzione dei Ports potrebbe quindi rappresentare il passo decisivo per un’infrastruttura finanziaria americana capace di sostenere la transizione verso l’economia digitale basata su blockchain.
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