orologio a cipolla posato su alcune carte

La proposta di tenere l’ora legale per tutto l’anno era arrivata nelle scorse settimane, e si colloca nel quadro dei possibili interventi finalizzati a ridurre il consumo energetico in questa fase di profonda crisi. Una crisi energetica che continua ad aggravarsi col passare dei mesi, e con il peggioramento dei rapporti tra Paesi europei e Russia, o meglio il consolidarsi della profonda frattura tra due blocchi ormai sempre più distanti.

La gestione politica della crisi ucraina ha determinato infatti una spaccatura insanabile, e le sanzioni imposte contro la Russia non solo non hanno impedito che il conflitto proseguisse e si intensificasse, ma hanno danneggiato pesantemente l’economia dei Paesi europei più che l’economia russa.

E ora, nell’impellente necessità di ridurre i consumi di gas, in Italia e nel resto dei Paesi europei vengono avanzate varie proposte che dovrebbero permetterci di arrivare alla fine dell’inverno senza ‘restare a secco’.

La proposta dell’ora legale tutto l’anno arriva dal SIMA

Una delle proposte che in Italia sono state avanzate nell’intento di ridurre il consumo di energia elettrica è quella di mantenere per tutto l’anno l’ora legale. Si tratta di una proposta che arriva dal SIMA, acronimo che sta per Società Italiana di Medicina Ambientale.

Il SIMA infatti nei giorni scorsi ha chiesto a gran voce l’abolizione del passaggio dall’ora legale all’ora solare, in quanto ritiene che ciò porterebbe ad un risparmio energetico significativo.

Quello dell’abolizione del cambio dell’ora in realtà è un tema che riemerge puntualmente ogni anno a ridosso della data in cui la lancetta dev’essere spostata di un’ora. Non sono in pochi infatti a considerare inutile e persino anacronistico cambiare l’orario ogni sei mesi, e già nel 2018 il Parlamento europeo aveva deciso di dare carta bianca a ciascun Paese membro per quel che riguarda il passaggio dall’ora legale all’ora solare o viceversa.

Quanto si risparmierebbe tenendo l’ora legale tutto l’anno

Ma alla fine se mantenessimo l’ora legale riusciremmo effettivamente ad ottenere un risparmio energetico significativo? Secondo il SIMA evidentemente sì, infatti chi ha avanzato la proposta ritiene che ciò permetterebbe di ‘recuperare’ un’ora di luce in più ogni giorno.

In questo modo si avrebbe un evidente risparmio di energia, perché se si ha un’ora di luce solare in più si ha anche un’ora di luce artificiale in meno.

Lo stesso presidente del SIMA, Alessandro Miani, spiega che se la proposta di mantenere l’ora legale venisse accettata sarebbe possibile risparmiare molta energia elettrica ogni giorno,

“Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro Paese dei risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio” ha infatti spiegato il professore.

I benefici del mantenimento dell’ora legale si riscontrerebbero anche sull’ambiente, secondo i calcoli di Terna. Il colosso della trasmissione di energia elettrica indipendente in Europa ha infatti spiegato che l’ora legale ha permesso un risparmio complessivo di circa 420 milioni di kilowattora nei sette mesi del 2022 durante i quali è stata in vigore.

E si tratta di un risparmio molto significativo anche perché viene calcolato sui prezzi dei mesi scorsi, e che diventerebbe ancora più evidente in seguito agli aumenti attesi nel mese di ottobre.

Si calcola inoltre che il risparmio ottenuto grazie ai sette mesi di ora legale equivale al fabbisogno annuale medio di circa 150 famiglie, per un importo in euro pari a oltre 190 milioni.

Ma tornando alla questione dei benefici per l’ambiente, Terna riferisce che con l’ora legale si è potuto evitare di immettere nell’atmosfera circa 200 mila tonnellate di Co2.

Il ministro Cingolani dice no all’ora legale tutto l’anno

La proposta del SIMA di mantenere l’ora legale tutto l’anno non è piaciuta però al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che ritiene i benefici sotto l’aspetto del risparmio energetico non così rilevanti e comunque nemmeno così immediati.

Cingolani non esclude che si possa ottenere un risparmio energetico quindi, ma stando a quanto ha spiegato nel corso di un collegamento telefonico con Radio24, non ne varrebbe la pena.

La proposta del presidente del SIMA partiva dal presupposto che tenere l’ora legale per tutto l’anno “consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno” e che al tempo stesso permetterebbe di “tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 ogni anno, con conseguenze positive sulla salute umana oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento”.

Il ministro però è di un parere diverso, e ha spiegato che sulla base di alcuni studi realizzati sul cambio di orario, con l’ora legale permanente “non sembra esserci un particolare vantaggio” da un punto di vista energetico, perché “quell’ora che si guadagna la sera, molto probabilmente, la si perde la mattina” in quanto in molti si sveglierebbero quando è ancora buio.

Pertanto, secondo Cingolani, “alla fine il vantaggio medio non è altissimo” e non solo, “se non ci si muove unanimemente ci sono problemi non da poco sul fatto che cambiano gli orari al confine”.

Quindi non solo il risparmio energetico sarebbe tutto sommato contenuto, ma occorrerebbe comunque riuscire a muoversi a livello comunitario onde evitare di causare disagi nelle comunicazioni coi Paesi confinanti in particolare.

Eppure nonostante mantenere l’ora legale non sia, secondo Cingolani, un grande affare, la proposta non è del tutto da scartare. Sarebbe una carta che potrebbe essere il caso di giocare nell’evenienza di un netto peggioramento della crisi energetica. Infatti il ministro ha precisato che “insieme allo smart working questa è una delle misure che se dovesse esserci un inasprimento del problema potremmo considerare”.

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