
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che un accordo commerciale con il Regno Unito sarà “completo e globale”, mentre i due Paesi sembrano vicini alla firma di un’intesa.
- L’accordo viene definito da Trump “completo e globale”
- L’obiettivo è rafforzare i rapporti tra Stati Uniti e Regno Unito
- Il Regno Unito è il primo annuncio tra molti altri accordi in arrivo
“L’accordo con il Regno Unito è completo e globale e rafforzerà il rapporto tra gli Stati Uniti e il Regno Unito per molti anni a venire”, ha scritto Trump in un post sulla sua piattaforma Truth Social giovedì. “Data la nostra lunga storia e alleanza, è un grande onore avere il Regno Unito come nostro PRIMO annuncio. Molti altri accordi, attualmente in fasi avanzate di negoziazione, seguiranno!”
Il New York Times aveva precedentemente riportato che l’accordo riguarderà il Regno Unito, citando tre fonti a conoscenza dei piani. I dettagli dell’intesa non erano immediatamente chiari, anche se i colloqui commerciali tra Stati Uniti e Regno Unito hanno riguardato una riduzione delle tariffe britanniche sui prodotti americani, e viceversa.
Non è stato neppure chiarito se l’accordo fosse stato finalizzato o se si trattasse di un’intesa quadro destinata a preparare il terreno per ulteriori negoziazioni, secondo quanto riferito dal New York Times.
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Le tariffe restano al centro del negoziato
L’accordo sarebbe il primo importante patto commerciale dopo che Trump ha introdotto tariffe reciproche a inizio aprile. Successivamente, il presidente ha posticipato l’entrata in vigore delle tariffe aumentate di 90 giorni, sostenendo che la mossa era principalmente un modo per portare i Paesi al tavolo delle trattative.
- L’accordo con il Regno Unito è il primo dopo le tariffe reciproche
- Le trattative commerciali sono in corso con varie grandi economie
- Il Regno Unito è soggetto a una tariffa universale del 10% e dazi settoriali del 25%
Secondo quanto riferito, funzionari dell’amministrazione Trump sono stati impegnati negli ultimi mesi in colloqui bilaterali con diverse grandi economie, sebbene il presidente abbia dichiarato all’inizio della settimana di non avere fretta di firmare accordi.
Il Regno Unito non è stato soggetto alle tariffe reciproche di Trump, poiché importa più beni dagli Stati Uniti di quanti ne esporti. Tuttavia, continua a essere colpito da una tariffa universale del 10%, oltre a pesanti dazi settoriali, come un’imposta del 25% su acciaio, alluminio e automobili importate.
Il New York Times ha aggiunto che l’amministrazione Trump non sta considerando di eliminare la tariffa del 10% nell’ambito dell’accordo commerciale. “Se non ci saranno ulteriori progressi sulle tariffe di base statunitensi, ciò limiterà significativamente i benefici economici derivanti dal proseguimento delle trattative e da eventuali concessioni future”, ha affermato Allan Monks, economista di JPMorgan, in una nota ai clienti.
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Prossimi colloqui con la Cina e tensioni sul fronte asiatico
I colloqui con il Regno Unito avvengono mentre l’amministrazione Trump si prepara ad avviare negoziazioni separate con la Cina. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent e il Rappresentante al Commercio Jamieson Greer dovrebbero incontrare i loro omologhi cinesi in Svizzera questo fine settimana.
- Nuovi negoziati tra USA e Cina sono imminenti
- Trump non intende ridurre i dazi del 145% contro Pechino
- La Cina ha imposto tariffe del 125% e rifiuta trattative percepite come ricattatorie
Tuttavia, Trump ha fatto intendere che non ridurrà i suoi massicci dazi di almeno il 145% contro la Cina. Pechino, che ha imposto dazi reciproci del 125% sulle importazioni dagli Stati Uniti, ha dichiarato che, pur avendo intenzione di “riaprire il dialogo” con gli Stati Uniti, “non accetterà mai” un accordo se l’amministrazione Trump tenterà di usare i colloqui come “copertura” per mantenere tariffe elevate che la Cina considera una forma di “coercizione e ricatto”.
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