Elezioni politiche 2022, ecco i programmi dei principali partiti

Mancano appena dieci giorni alle consultazioni elettorali dalle quali dovrebbe emergere una nuova maggioranza e quindi un nuovo esecutivo, che sarà chiamato a dare risposte tempestive e adeguate in un momento a dir poco critico per il Paese.

Ma in che modo le forze politiche che si stanno proponendo all’elettorato intendono affrontare le maggiori criticità? I punti principali dei programmi elettorali dei maggiori partiti che prendono parte alla competizione elettorale sono per buona parte già presenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del governo di Mario Draghi.

Si parla infatti dI:

  • potenziamento della banda ultralarga
  • agevolazioni aggiuntive per l’industria 4.0
  • spinta alla digitalizzazione della pubblica amministrazione
  • regolamentazione della data economy
  • investire sulla digitalizzazione per potenziare turismo e agricoltura, per stimolare la creazione di smart city, e per contrastare l’evasione fiscale

Qual è il programma del centrodestra

Le forze politiche che fanno parte della coalizione di centrodestra, quindi Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, hanno raggiunto un accordo su un programma condiviso dal titolo: “Per l’Italia – Accordo quadro di programma per un Governo di centrodestra”.

Questo programma prevede tra le altre cose il potenziamento e lo sviluppo delle infrastrutture digitali e l’estensione della banda ultralarga in tutto il territorio nazionale, nonché una spinta al processo di digitalizzazione, quindi l’efficientamento e l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione con il potenziamento delle misure e dei sistemi di cyber-sicurezza.

Ai tre maggiori partiti di centrodestra si aggiunge anche il gruppo dei moderati costituito da Toti, Lupi e Brugnaro che chiede investimenti per la digitalizzazione del settore turistico e della cultura, ma anche la promozione di una filiera italiana per l’innovazione nell’agricoltura.

In primo piano anche la valorizzazione e la promozione delle scuole tecniche professionali che permettono l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, nonché l’incentivazione dei corsi universitari per le professioni Stem. Nel programma anche misure per incentivare l’imprenditoria giovanile e per la creazione di start up tecnologiche.

Il programma elettorale di Fratelli d’Italia

Quello di Giorgia Meloni dovrebbe essere il partito che otterrà la maggioranza relativa dei consensi, infatti attualmente è dato come favorito da tutti i sondaggi, e complessivamente la coalizione di centrodestra potrebbe arrivare non così lontano dalla maggioranza assoluta in Parlamento.

Diventa quindi ancora più importante capire quali sono i programmi del principale partito di centrodestra, Fratelli d’Italia, dove troviamo i seguenti punti:

  • rendere strutturali incentivi e crediti d’imposta per investimenti tecnologici e spese di ricerca e sviluppo
  • innovazione digitale per il rilancio del turismo e dei beni culturali
  • tutela dell’industria audovisiva italiana e progetti di sviluppo per quella creativa digitale
  • potenziamento delle misure e dei sistemi di cyber-sicurezza e sicurezza dei dati personali
  • smart city e smart road
  • formazione e inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Più nel dettaglio, per quel che riguarda cyber sicurezza e sicurezza dei dati personali, nel programma di FdI si legge “no all’introduzione di strumenti di controllo digitale di massa e di compressione delle libertà individuali o a meccanismi di scoring come la ‘cittadinanza a punti’ su modello Cinese. Contrasto alla censura arbitraria dei social network e garanzia del rispetto della libera manifestazione del pensiero da parte delle grandi piattaforme di comunicazione. Garanzia di massima sicurezza nella protezione dei dati personali”.

Poi per quanto riguarda invece gli investimenti per smart city e smart road, viene spiegato che si intende investire nella creazione di una filiera produttiva italiana ed europea per le rinnovabili, le reti e gli accumuli, implementando la ricerca scientifica e tecnologica. Grazie allo sviluppo delle cosiddette smart city si potrà raggiungere un livello complessivamente maggiore di efficienza energetica, mentre con il progetto delle smart road avremo investimenti riguardanti anche le app tecnologiche operanti nel settore taxi e Ncc (noleggio con conducente).

Infine, circa la promozione e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, Fratelli d’Italia intende rilanciare gli strumenti del contratto di apprendistato e dei tirocini, procedendo con la riforma degli Istituti Tecnici Superiori e il potenziamento del sistema dei corsi dopo il diploma per l’inserimento lavoravito.

FdI punta inoltre sulla promozione della formazione nell’ambito delle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro in quegli ambiti in cui attualmente si registra una carenza di figure qualificate.

Il programma elettorale della Lega

Anche una parte del programma della Lega spinge sul processo di digitalizzazione, arrivando a prevedere addirittura l’istituzione di un Ministero dell’Innovazione Tecnologica “che sappia attuare con efficacia le misure previste dal Pnrr: digitalizzazione della pubblica amministrazione e delle imprese, e-governance, capitale umano, infrastrutture, connettività, ricerca e sviluppo digitale”.

Nei progetti del Carroccio lo switch off del rame entro il 2030 e il passaggio alle reti in fibra dovrebbero accompagnare il processo di innovazione tecnologica del Paese.

Inoltre il programma prevede la nomina dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome al ruolo di commissario per la connettività per la realizzazione della Rete Unica. Inoltre la Lega ritiene necessario inserire nella Carta Costituzionale la tutela dell’identità legale che verrebbe assegnata alla nascita come il codice fiscale.

Nel programma elettorale di Matteo Salvini leggiamo che “la transizione digitale deve proseguire: la dematerializzazione del patrimonio informativo delle pubbliche amministrazioni e delle imprese è fondamentale per rendere il sistema-Paese più snello e competitivo. Tuttavia, occorre seguire un’agenda digitale strutturata in maniera coerente ed organica, che non proceda seguendo le specifiche urgenze del momento”.

Anche nel programma della Lega, in linea con quanto previsto dal programma di Fratelli d’Italia, assume carattere di primaria importanza il rispetto dei diritti dell’individuo. Infatti leggiamo che progresso tecnologico ed efficienza digitale non possono “giustificare la compressione dei diritti e delle libertà individuali. L’innovazione deve essere governata e regolata con competenza e responsabilità”.

Per la Lega di Salvini resta ancora molta strada da fare in Italia per quel che riguarda la sovranità digitale ma anche un altro tema assume una certa importanza nel programma del Carroccio, ed è quello dell’educazione digitale e “inclusione tecnologica delle persone che si trovano in situazioni di divario digitale, con particolare attenzione ai benefici per le persone con disabilità”.

Altro punto importante nel programma elettorale della Lega è quello del rafforzamento dell’ecosistema “degli investimenti in start up e Pmi innovative potenziando gli incentivi per le società italiane che comprano start up da fondi di investimento o che investono in esse, al fine di favorire e facilitare le operazioni di investimento in ingresso e in uscita”.

Non viene trascurata poi la questione regolamentazione del mercato delle criptovalute, infatti nel programma leggiamo che “al fine di svilupparne l’utilizzo e considerata l’esigenza di stabilire anche sul mercato italiano regole per le infrastrutture e gli attori di questo nuovo mondo della finanza digitale” occorre introdurre un quadro normativo che preveda una specifica classificazione delle criptovalute e dei token.

Il programma elettorale di Forza Italia

Il programma di Forza Italia si inserisce nel contesto delle priorità che i partiti di centro destra hanno fatto proprie, e propone:

  • potenziamento della semplificazione
  • neutralità tecnologica e sostenibilità industriale
  • supporto all’imprenditoria giovanile
  • incentivi per la creazione di start up tecnologiche e/o a valenza sociale
  • sostegno di progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico

Forza Italia quindi propone con il suo programma elettorale una serie di interventi mirati alla semplificazine, allo snellimento quindi delle procedure burocratiche che ingolfano la macchina per lo sviluppo del Paese nel suo insieme.

Per raggiungere una neutralità tecnologica e una maggior sostenibilità industriale si propone l’introduzione di incentivi strutturali e crediti di imposta per le imprese che riconvertono e investono in eco innovazione e nuove tecnologie.

Inoltre si prevede l’introduzione del coding e della didattica digitale, quindi investimenti finalizzati ad estendere la copertura della banda ultra larga, più formazione professionale e più tecnologi del futuro attraverso le Its Academy. A tal fine sarà importante la realizzazione di un polo formativo tecnico professionale di eccellenza in ogni Regione italiana.

Per quanto riguarda poi il tema della Cyber security, Forza Italia crede nella necessità di potenziare le misure con il controllo degli investimenti previsti dal Pnrr, introducendo voucher e detrazioni di imposta sull’acquisto di servizi di cybersecurity e incentivi per la formazione di imprese e professionisti.

Il programma elettorale del Partito Democratico

Il programma del Partito Democratico mette al primo posto lo “sviluppo sostenibile e transazioni ecologica e digitale“, infatti nel testo del programma si legge: “vogliamo rafforzare il grande potenziale delle nostre imprese, dei piccoli imprenditori, delle start-up innovative, del mondo degli artigiani e dei professionisti, attraverso misure di sostegno e di semplificazione, favorendo la transizione 4.0 in uno scenario che coniughi innovazione, concorrenza e sostenibilità. Vogliamo investire nella ricerca e nell’innovazione per superare le inefficienze e i problemi strutturali di bassa produttività del Sistema Italia”.

Nel programma del Pd si parla anche dell’importanza di agevolare il passaggio per imprese e famiglie verso le reti di connettività a banda ultralarga, attuali e future, nonché “al pieno dispiego delle competenze e dei servizi digitai, ivi inclusi quelli offerti dalla Pubblica Amministrazione“.

Il programma dem cita anche tra i suoi punti di maggior interesse quello della sicurezza della Rete, mettendo al primo posto l’obiettivo di tutelare “il diritto delle persone ad esprimersi liberamente in uno spazio digitale sicuro“.

Nel testo del documento leggiamo anche che si intende garantire “nel solco delle normative europee, agli utenti dei servizi digitali pieno controllo dei propri dati personali, insieme ad un’efficace regolazione contro gli abusi delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, contro le interferenze delle strategie di disinformazione, contro forme di tracciamento e di riconoscimento biometrico o l’uso di software di sorveglianza”.

La digitalizzazione viene presentata anche dal Pd come un processo che deve interessare da vicino anche il settore dell’agricoltura, e si parla perciò di “una migliore programmazine dell’uso del suolo, delle colture e del consumo idrogeologico, in ragione di una più efficace capacità di monitoraggio e tracciamento, la raccolta e condivisione di dati, lo sviluppo dell’agricoltura di precisione”.

A tale scopo i dem propongono misure mirate alla valorizzazione delle “sinergie territoriali in un quadro di coordinamento nazionale per la tutela dell’ecosistema e della salute, inclusa la tutela delle coste e del mare e il sostegno della transizione ecologica nel settore ittico”.

Infine nel programma viene dato ampio spazio al potenziamento della connessione digitale, che segue la traccia indicata nel Pnrr con la missione 1.2, e spinge sulla rete internet di ultima generazione 5G.

Diventa quindi fondamentale “incentivare il passaggio delle famiglie a reti a banda ultralarga” attraverso eventuali bonus e agevolazioni in grado di coprire costi fissi di migrazione e altre spese necessarie al completamento del passaggio.

Il programma elettorale del Movimento 5 Stelle

Il programma del Movimento 5 Stelle non presenta più la minima traccia degli slogan ‘anti-sistema’ che avevano caratterizzato la campagna elettorale del 2018, si limita invece ad elencare alcuni interventi ritenuti necessari toccando come punti principali:

  • stabilizzazione del sistema del credito d’imposta per i bonus
  • transizione 4.0 e investimenti nel settore agricolo
  • piattaforma per il turismo
  • digitalizzazione e nuove tecnologie
  • diritto di accesso alla rete e banda ultralarga
  • piano industriale per le tecnologie strategiche per il futuro
  • startup e imprese innovative

Nel programma 5 Stelle trovano posto quindi interventi che mirano al potenziamento e alla stabilizzazione decennale di Transizione 4.0 attraverso il meccanismo della cessione dei crediti d’imposta sul modello del Superbonus.

Si propongono inoltre maggiori investimenti per potenziare il settore dell’agricoltura e quello del turismo con il progetto smart road che prevede l’istituzione di una piattaforma per il turismo che dovrebbe diventare anche un canale importante per la vendita di prodotti e servizi per le piccole e medie imprese agricole e artigiane.

Il programma del M5S dedica poi un intero capitolo all’innovazione tecnologica e lo presenta con il titolo: “Dalla parte delle nuove tecnologie: per un Paese digitale e moderno”.

In questo capitolo si parla della stesura della carta dei diritti digitali con il riconoscimento dell’accesso alla rete quale principio cardine, e l’importanza di una copertura nazionale con banda ultralarga. Il progetto passa anche per la realizzazione di una Banca dati digitale nazionale per riconoscere il diritto all’autodeterminazione informativa che dovrebbe permettere a qualsiasi utente di verificare in qualsiasi momento in che modo i dati personali vengono utilizzati.

Per quanto riguarda il processo di digitalizzazione nell’ambito della Pubblica Amministrazione i 5 Stelle credono in una radicale digitalizzazione, dematerializzazione e interoperabilità.

Il programma si sofferma poi sul piano industriale che viene impostato sulle tecnologie strategiche per il futuro, quindi manifattura digitale, fintech, valute digitali, intelligenza artificiale e robotica, agrifoodtech, aerospazio, web3, semiconduttori, scienze della vita, creazione di contenuti digitali, metaverso, ma anche nanotecnologie e quantum computing.

Infine nel programma targato 5 Stelle si punta anche sull’ecosistema dell’innovazione e si crede quindi nell’importanza di investire sulle startup e sulle imprese innovative, ma anche sul percorso di formazione per la preparazione delle figure fondamentali in questo processo innovativo.

Si sottolinea quindi come sia necessario investire nel modo giusto nella scuola, nell’università, nei centri di ricerca, potenziando l’insegnamento delle materie stem fin dai primi gradi dell’istruzione.

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