Primo piano di Trump al telefono. Putin seduto a una scrivania con uno scenario di guerra alle spalle
Donald Trump e Vladimir Putin (immagine generata da IA) - BorsaInside.com

Il presidente Donald Trump ha riferito ai leader europei, durante una telefonata privata avvenuta lunedì, che il presidente russo Vladimir Putin non ritiene che la guerra in Ucraina debba finire, perché è convinto di star vincendo. Lo ha riportato mercoledì il Wall Street Journal, citando tre persone a conoscenza della conversazione.

Il commento, secondo quanto riferito, è stato fatto durante una conferenza telefonica alla quale hanno partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente francese Emmanuel Macron e altri leader europei, e rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle precedenti dichiarazioni pubbliche di Trump, in cui aveva suggerito che Putin fosse aperto alla pace, afferma il WSJ.


Cessate il fuoco annunciato, ma niente sanzioni aggiuntive

Trump aveva annunciato pubblicamente lunedì che Russia e Ucraina avrebbero iniziato immediatamente negoziati per un cessate il fuoco volto a porre fine alla guerra in corso.

«Credo che sia andata molto bene. Russia e Ucraina inizieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco e, cosa ancora più importante, per la fine della guerra»

Questa era stata la dichiarazione di Trump dopo i colloqui con il suo omologo russo. Sebbene la telefonata con i leader europei abbia aiutato a chiarire la posizione di Putin, Trump non ha sostenuto misure più dure, ha riportato il WSJ.

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Proposta di negoziati in Vaticano e cautela sugli aiuti

Secondo il giornale, Trump si è rifiutato di appoggiare nuove sanzioni contro la Russia e ha invece proposto di riavviare negoziati a un livello più basso tra Ucraina e Russia presso il Vaticano. I colloqui sono ora previsti per metà giugno.

Prima della sua telefonata di due ore con Putin, Trump aveva detto ai leader europei domenica che le sanzioni potevano essere usate per fare pressione su Putin, ma lunedì sembrava aver abbandonato tale posizione, aggiunge il WSJ.

Secondo i funzionari europei, i colloqui sono stati considerati un successo parziale, in quanto hanno contribuito a stabilire che Putin rimane riluttante a fermare il conflitto. Tuttavia occorre ricordare che Putin ha sempre posto le stesse condizioni, fin dall’inizio dell’operazione militare speciale, e non sta facendo altro che confermare quanto sostenuto in precedenza.

I leader europei però sembrano volersi mostrare sorpresi, e ora ritengono di dover assumere una maggiore responsabilità nel sostenere l’Ucraina, conclude il WSJ.

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