ChatGPT non funziona? Ecco di chi è la colpa

ChatGPT Down - Borsainside.com

Nelle ultime ore, il mondo dell’intelligenza artificiale è stato scosso da un evento inaspettato: il down globale di ChatGPT. Inizialmente attribuito a un sovraccarico di accessi massiccio, l’evento ha rivelato una causa ben più sinistra: un attacco distribuito del servizio (DDoS).

Il Panorama dell’Attacco

Come riportato da The Verge il 9 novembre 2023 e confermato da OpenAI attraverso la pagina dello stato del servizio, il 8 novembre 2023 ChatGPT è stato vittima di un attacco DDoS. Contrariamente alle prime impressioni, gli utenti connessi non sono stati i responsabili del disservizio. L’attacco ha avuto l’obiettivo di esaurire deliberatamente le risorse del sistema, creando un flusso di traffico in ingresso eccezionalmente elevato.

Il Modus Operandi di un DDoS

Un attacco DDoS, o attacco distribuito del servizio, è un fenomeno comune su Internet. La sua modalità d’azione mira a sovraccaricare un servizio, rendendolo inaccessibile per gli utenti legittimi. Contrariamente agli attacchi che mirano a compromettere la sicurezza dei dati, un DDoS è progettato per disturbare le normali operazioni di un servizio online.

Le Conseguenze su ChatGPT

Mentre gli attacchi DDoS sono noti, quando colpiscono servizi di intelligenza artificiale su larga scala come ChatGPT, le conseguenze possono essere significative. OpenAI ha dichiarato di essere al lavoro per ripristinare completamente le prestazioni del servizio, nonostante l’accesso sembri ora essere tornato disponibile dopo un down di circa 90 minuti. Tuttavia, la fase di recupero è ancora in corso, indicando che potrebbe volerci del tempo prima che tutto ritorni alla normalità.

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