Usa, aziende e amministrazioni locali offrono premi per invitare la popolazione a vaccinarsi

In seguito ai grandi numeri registrati nelle scorse settimane, ora negli Usa si sta rilevando un importante rallentamento della campagna vaccinale contro il Covid-19 in quanto è diminuito notevolmente il numero di persone che decide appunto di vaccinarsi.

Per cercare di “convincere” i cittadini a vaccinarsi, diverse aziende e amministrazioni locali hanno deciso di ricorrere a delle offerte materiali di diversa natura, come ad esempio cibo o anche ricompense in denaro. Nella città di Detroit, ad esempio, vengono offerti 50 dollari a coloro che offrono un passaggio ad altri cittadini per raggiungere i centri di vaccinazione e, inoltre, a partire proprio da questi giorni verranno inviate delle persone che busseranno ad ogni porta della città per aiutare i vari residenti a prenotarsi.

Segue lo stesso esempio anche lo Stato federato del West Virginia, che pure ha deciso di ricorrere a delle ricompense in denaro: in questo caso i vaccinati più giovani, con età compresa tra i 16 e i 35 anni, verranno premiati con un buono del valore di 100 dollari.

Nella città di Chicago, invece, i funzionari si stanno adoperando per costruire dei centri di vaccinazione all’interno di luoghi dove in genere si svolgono festival o concerti, per far sì che chiunque si sottoponga alla vaccinazionne possa poi assistere all’evento del caso. Inoltre, sempre nella stessa città, i funzionari stanno cercando di stringere degli accordi con barbieri e parrucchieri per fornire servizi gratuiti solo a chi vaccinato.

Per quanto possa risultare discutibile questo metodo, alcune aziende hanno già deciso di aderire all’iniziativa, come ad esempio la catena Krispy Kreme, che già dal 22 marzo scorso sta offrendo una ciambella gratuita al giorno a chiunque possegga un certificato che dimostri l’avvenuta vaccinazione.

Anche la società statunitense che produce la birra Samuel Adams, ossia la Boston Beer Company, ha deciso di premiare con una birra gratis le prime 1000 persone che postano sul proprio profilo social una foto dell’inoculazione. In altre città degli Usa, tra cui Washington e New York, alcuni dispensatori di marijuana stanno addirittura offrendo spinelli o prodotti a base di cannabis gratuitamente ai cittadini già vaccinati.

In Alaska, invece, la Norton Sound Health Corporation (organizzazione sanitaria senza scopo di lucro che gestisce ben 15 cliniche) ha offerto dei premi, tra cui dei biglietti aereo e 500 dollari per l’acquisto di generi alimentari o carburante. Infine, il presidente Joe Biden nei giorni scorsi ha annunciato l’introduzione di un credito d’imposta per le piccole imprese, in modo da poter garantire ferie retribuite ai lavoratori che decideranno di vaccinarsi.

In realtà l’improvvisa diminuzione delle vaccinazioni negli Usa non era del tutto inaspettata, perché era facilmente intuibile che non appena i soggetti più vulnerabili e desiderosi di vaccinarsi avessero avuto la possibilità di farlo, tutto ciò sarebbe successo.

Infatti secondo i dati del Centers for Disease Control and Prevention, circa l’82% dei cittadini di età superiore ai 65 anni e oltre il 50% degli adulti ha già ricevuto almeno la prima dose, e mentre ad aprile si è registrato un record delle somministrazioni, di circa 3,2 milioni al giorno, ora questo dato è sceso a circa 2,5 milioni. Inoltre, in alcune zone degli Stati Uniti non viene nemmeno richiesta al governo la fornitura massima possibile di vaccini.

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