A cosa serve la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e quando bisogna farla

La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) rappresenta uno strumento cruciale per migliorare la qualità dell’ambiente e, di conseguenza, la nostra stessa qualità di vita. Essa si propone di identificare, descrivere e valutare in maniera accurata gli effetti ambientali di un progetto.

Ma cosa si intende per “impatto ambientale”? Questo termine si riferisce agli effetti che un evento o un’azione possono avere sull’ambiente, che possono essere sia positivi che negativi. L’impatto ambientale coinvolge una vasta gamma di fattori, tra cui l’umanità, la natura, la chimica, l’architettura, l’agricoltura e l’economia.

Purtroppo, siamo tutti consapevoli degli effetti negativi evidenti sull’ambiente. Pensiamo all’inquinamento, alla deforestazione, all’utilizzo indiscriminato delle risorse naturali del pianeta e all’elevata produzione di rifiuti. Al fine di controllare e prevenire i danni potenziali sull’ambiente, la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è stata introdotta negli Stati Uniti nel 1969.

A cosa serve la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)

Questa procedura mira a individuare, descrivere e valutare preventivamente gli effetti che determinati progetti pubblici o privati possono avere sull’ambiente, sulla salute e sul benessere umano. Inoltre, essa serve a identificare le misure atte a prevenire, eliminare o ridurre al minimo gli impatti negativi sugli ecosistemi prima che si manifestino effettivamente.

Ci sono concetti fondamentali che sottendono alla procedura di VIA:

  1. Prevenzione: si analizzano tutti gli impatti potenziali derivanti dalla realizzazione dell’opera o del progetto, con l’obiettivo non solo di salvaguardare l’ambiente, ma anche di migliorare la qualità della vita.
  2. Integrazione: si valutano tutte le componenti ambientali e le interazioni tra i diversi effetti possibili. Ci si concentra sull’analisi olistica dell’ambiente coinvolto, tenendo conto delle molteplici relazioni tra gli elementi presenti.
  3. Confronto: si favorisce il dialogo e il confronto tra i progettisti e le autorità coinvolte nella raccolta, nell’analisi e nell’utilizzo dei dati scientifici e tecnici. Questo scambio reciproco di informazioni è fondamentale per garantire un’adeguata comprensione degli impatti potenziali e per prendere decisioni informate.
  4. Partecipazione: si apre il processo di valutazione alla partecipazione dei cittadini, promuovendo una maggiore trasparenza. La domanda di autorizzazione e la possibilità di consultazione pubblica vengono rese accessibili, permettendo ai cittadini di contribuire al processo decisionale e di esprimere le loro preoccupazioni.

La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) si configura quindi come un mezzo essenziale per garantire che i progetti si sviluppino in modo sostenibile, minimizzando gli impatti negativi sull’ambiente e massimizzando i benefici per la società. Essa favorisce una pianificazione oculata e consapevole, in cui vengono valutate attentamente le possibili conseguenze ambientali prima che venga presa qualsiasi decisione definitiva.

Attraverso la VIA, si promuove una cultura di responsabilità ambientale, incoraggiando progettisti, autorità e cittadini a considerare attentamente gli effetti delle attività umane sull’ambiente e a adottare misure preventive e correttive adeguate. Inoltre, la VIA favorisce una visione integrata, in cui si tiene conto delle interconnessioni tra gli elementi naturali, sociali ed economici, consentendo una valutazione globale degli impatti e delle possibili alternative.

Normativa sulla Valutazione di Impatto Ambientale: il quadro regolamentare

La normativa relativa alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è stata fortemente promossa dall’Unione Europea. La Direttiva 337 del 1987 stabilisce le linee guida per la VIA, che sono state successivamente recepite in Italia solo nel 2006 attraverso il Decreto Legislativo del 3 aprile 2006, n. 152. Questo decreto, all’articolo 6 e con gli allegati alla parte seconda, definisce quando è obbligatorio sottoporre un progetto a una Valutazione di Impatto Ambientale.

Quali sono quindi i progetti soggetti all’obbligo di VIA? La Valutazione di Impatto Ambientale è obbligatoria per una serie di progetti specifici che possono avere un impatto significativo sull’ambiente. Tra questi rientrano:

  • Raffinerie di petrolio greggio, impianti di gassificazione e di liquefazione di almeno 500 tonnellate al giorno di carbone.
  • Centrali termiche ed altri impianti di combustione con potenza termica di almeno 300 MW.
  • Centrali di energia idroelettrica con potenza superiore a 30 MW, inclusi le dighe.
  • Impianti per l’estrazione dell’amianto, compreso il trattamento e la trasformazione.
  • Centrali nucleari e altri reattori nucleari.
  • Impianti termici per la produzione di energia elettrica, vapore e acqua calda con potenza termica complessiva superiore a 150 MW.
  • Impianti eolici per la produzione di energia elettrica sulla terraferma con potenza complessiva superiore a 30 MW.
  • Impianti che gestiscono combustibili nucleari irradiati o residui altamente radioattivi.
  • Elettrodotti sia aerei che interrati con una lunghezza superiore a 40 chilometri.
  • Acciaierie.
  • Impianti chimici su scala industriale per la produzione di prodotti chimici organici di base e per la fabbricazione di fertilizzanti a base di fosforo, azoto e potassio.
  • Pozzi per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi sulla terraferma e in mare.
  • Impianti eolici in mare.
  • Stoccaggio geologico di biossido di carbonio sia su terra che in mare.
  • Impianti geotermici.
  • Progetti ferroviari per il traffico a grande distanza.
  • Aeroporti con piste di atterraggio superiori a 1.500 metri di lunghezza.
  • Autostrade e strade extraurbane principali.
  • Trivellazioni in profondità.
  • Interporti per il trasporto merci e impianti di trasporto acqua interregionale.
  • Stoccaggio di gas combustibile e di CO2 in serbatoi sotterranei naturali.

Autorità competenti e procedura di VIA In Italia

L’autorità competente per la Valutazione di Impatto Ambientale è il Ministero della Transizione Ecologica. La Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale è responsabile dell’istruttoria tecnica volta a esprimere un parere sulla base del quale viene emanato il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale.

La Commissione tecnica valuta attentamente il progetto in questione, esaminando tutti gli elementi che possono influire sull’ambiente, sulla salute umana e sul benessere della comunità.

Durante l’istruttoria tecnica vengono analizzati i documenti presentati dal proponente del progetto, che devono includere una dettagliata descrizione dell’opera proposta, nonché una valutazione dei possibili impatti ambientali che potrebbero derivarne. La Commissione si avvale anche dell’apporto di esperti e di dati scientifici e tecnici per valutare in modo rigoroso gli effetti previsti.

Una volta conclusa l’istruttoria tecnica, la Commissione esprime un parere motivato sull’impatto ambientale del progetto, indicando eventuali misure di prevenzione, mitigazione o compensazione da adottare per ridurre gli impatti negativi. Il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale viene poi emanato dal Ministero della Transizione Ecologica sulla base di questo parere.

La VIA rappresenta quindi un processo decisionale fondato su una valutazione approfondita e imparziale degli impatti ambientali dei progetti, con l’obiettivo di conciliare lo sviluppo economico con la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute umana. Grazie a questa procedura, si mira a garantire una gestione sostenibile delle attività umane, prevenendo o riducendo al minimo gli impatti negativi e promuovendo un uso responsabile delle risorse naturali.

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