Arera: riduzione del prezzo del gas in bolletta a partire dal 1° ottobre

A partire dal 1° ottobre 2022 cambierà il modo di calcolare il prezzo del gas in bolletta per chi è in mercato tutelato. L’obiettivo è quello di evitare il più possibile i futuri aumenti dei costi.

Inoltre ciò permetterà di prepararsi a raccogliere i benefici legati all’eventuale introduzione di un tetto massimo al prezzo del gas a livello europeo. La decisione arriva il 29 luglio (a borse chiuse) dall’Arera, con la deliberazione 374/2022/R/gas.

Di quanto cambierà il prezzo del gas in bolletta?

L’aggiornamento stabilito dall’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) comprende tutte le utenze del mercato tutelato, quindi circa un terzo di tutte le utenze, che corrispondono a poco più di 7 milioni.

A partire dal prossimo trimestre sembra essere certo un cambiamento del prezzo della materia gas. Infatti la componente Cmem, che indica i costi di approvvigionamento del gas naturale nei mercati all’ingrosso, verrà indicizzata al punto di scambio virtuale italiano e non più al Ttf olandese come accade ora.

Ma cosa vuol dire tutto ciò? Fino ad oggi (e ancora fino al 1 ottobre) la componente Cmem del prezzo del gas in bolletta veniva determinata basandosi sulle quotazioni dell’hub olandese Ttf, che rappresenta uno degli hub commerciali più importanti al mondo e il primo in Europa per il gas.

Il Ttf inoltre è considerato il “benchmark” in Europa e proprio per questo motivo non tiene conto solamente delle reali condizioni di domanda e offerta, ma anche di tutte le operazioni speculative.

Anche per questo l’andamento dei prezzi al Ttf è stato una delle cause che hanno contribuito all’incredibile aumento dei prezzi dell’energia che si sono registrati negli scorsi mesi.

A partire dal 1° ottobre 2022, quindi, l’Arera indicizzerà il prezzo del gas in bolletta, per quanto riguarda la componente materia gas, al punto di scambio virtuale italiano, che indica il prezzo del gas nazionale.

Così facendo, scrive l’Arera, si otterrà “l’allineamento alle quotazioni del prodotto day-ahead (prezzo che si forma giornalmente con riferimento al gas, con consegna il giorno successivo al punto di scambio virtuale italiano) del mercato italiano del gas naturale”.

Inoltre l’Autorità ha fatto sapere che l’aggiornamento dei prezzi a partire da ottobre avrà cadenza mensile e non più trimestrale. I vantaggi attesi dall’introduzione di queste novità sono 2.

Il primo riguarda l’andamento altalenante dei prezzi. Infatti anche se “non permette di intervenire strutturalmente sui livelli elevati dei prezzi di mercato”, questa norma fa sì che non vengano trasferiti in bolletta i costi previsti per la copertura del rischio.

Per quanto riguarda il secondo tipo di vantaggio, invece, occorrerà osservare cosa succederà in Europa nei prossimi mesi. Infatti il nuovo meccanismo di formazione del prezzo permette di ridurre fin da subito i costi in bolletta solamente se l’Ue si sbriga ad introdurre un tetto massimo al prezzo del gas.

Questa è una misura fortemente voluta da diversi Stati membri, tra cui l’Italia, che però è ancora in fase di studio. Inoltre, secondo quanto emerso dal Piano Ue sul gas presentato recentemente dalla Commissione, delle novità in merito potrebbero arrivare proprio in autunno.

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