Cambiamenti climatici e rischi per il turismo in Italia: ecco cosa bisogna fare per tutelare il comparto

Il turismo in Italia e i rischi legati al cambiamento climatico - Borsainside.com

Il cambiamento climatico sta proiettando l’Europa verso una rivoluzione nel settore del turismo. Secondo uno studio condotto dal JRC, il servizio scientifico della Commissione europea, un aumento della temperatura di 3°C o 4°C avrà impatto significativi sul turismo estivo nelle regioni costiere.

Le regioni del Sud sperimenteranno una riduzione del 10% dei turisti estivi, mentre le coste settentrionali vedranno una crescita del 5% nella domanda. Questo sposterà la stagionalità del turismo, con una maggiore affluenza in primavera, autunno e inverno, ma una diminuzione durante i mesi di luglio.

L’Europa è la regione più visitata al mondo, con il 51% degli arrivi internazionali nel 2019, generando direttamente il 5% del PIL dell’UE grazie al turismo. Tuttavia, l’aumento delle temperature e la maggiore variabilità climatica richiedono azioni concrete per garantire la sostenibilità del settore.

Lo studio prevede un aumento complessivo del 1.58% nella domanda turistica europea nello scenario di maggiore riscaldamento (4°C), ma con notevoli differenze regionali. Mentre le regioni centrali e settentrionali vedranno un incremento della domanda, ci sarà un calo nelle regioni meridionali.

Variazioni stagionali e impatto sulle Regioni costiere

Il cambiamento climatico avrà un impatto significativo sulla stagionalità del turismo europeo, con effetti differenziati nelle diverse regioni.

  • Le regioni costiere del Nord sperimenteranno un aumento del 5% della domanda durante i mesi estivi e all’inizio dell’autunno.
  • Le regioni costiere mediterranee invece subiranno una perdita di quasi il 10% dei turisti estivi, soprattutto in scenari climatici più caldi (3°C e 4°C).

Tuttavia, la diminuzione della domanda estiva nelle regioni mediterranee sarà in parte compensata da un aumento delle visite turistiche in primavera, autunno e inverno. A livello aggregato, aprile mostrerà il maggior incremento nel flusso turistico, con un +8.89% rispetto al presente nello scenario a 4°C.

La maggiore diminuzione sarà registrata a luglio, con una variazione che oscillerà tra -0.06% nello scenario a 1.5°C e -5.72% nello scenario climatico più caldo.

Il cammino verso un turismo sostenibile in Europa

Per mantenere l’Europa come una delle principali destinazioni turistiche, la Commissione Europea ha lanciato una roadmap nel 2022 per realizzare una doppia transizione verde e digitale e promuovere la resilienza nel settore.

Questa iniziativa si concentra sull’interconnessione tra la sostenibilità ambientale del turismo e le iniziative legislative per la protezione ambientale e la neutralità climatica. Il Consiglio dell’Unione Europea ha ribadito l’importanza della resilienza e della sostenibilità nel settore turistico nell’Agenda dell’UE per il turismo del 2030.

Il futuro del turismo europeo è strettamente legato alla sfida di adattarsi al cambiamento climatico e abbracciare pratiche sostenibili. In Italia, l’aumento delle temperature mediterranee rende il Paese particolarmente vulnerabile.

Le regioni meridionali sperimentano una diminuzione del flusso turistico estivo, mentre le destinazioni costiere del Nord e le località sciistiche montane dovranno affrontare nuove sfide.

Le località sciistiche italiane dovranno diversificare l’offerta a causa della riduzione prevista della copertura nevosa. Le destinazioni montane dovranno promuovere il turismo fuori stagione e adottare pratiche sostenibili per rimanere attrattive in un contesto climatico mutevole.

Preservare l’attrattività turistica italiana

Per preservare l’attrattività turistica in Italia, è necessario intraprendere azioni concrete per tutelare le zone costiere e montane dagli eventi climatici estremi. Queste misure richiederanno sforzi a livello nazionale e istituzionale e includeranno progetti complessi come il ripascimento delle spiagge e la gestione sostenibile del territorio.

Il turismo italiano dovrà affrontare la sfida dei cambiamenti climatici trasformando le difficoltà in opportunità. Attraverso una visione lungimirante e azioni concrete, l’Italia può proteggere il suo patrimonio naturale e storico-artistico, garantendo un futuro sostenibile per l’industria turistica.

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