
Maire, società attiva nella trasformazione delle risorse naturali, ha annunciato oggi la firma di un accordo vincolante tra la propria controllata NEXTCHEM e la società energetica newcleo. L’intesa ha ad oggetto la costituzione di una joint venture denominata Nextcleo il cui obiettivo è quello di sviluppare su scala commerciale la Conventional Island e la Balance of Plant di impianti nucleari di nuova generazione, basati sul reattore modulare avanzato (Advanced Modular Reactor, AMR) da 200 MWe progettato da newcleo.
Secondo i termini dell’accordo, NEXTCHEM avrà in mano il 60 per cento del capitale sociale di Nextcleo e di conseguenza avrà il controllo operativo della nuova entità, che sarà integralmente consolidata nei conti del gruppo. Newcleo avrà invece il 40 per cento restante.
Oltre alla partecipazione nella joint venture, NEXTCHEM riceverà anche una quota iniziale pari a circa l’1,25 per cento del capitale di newcleo. In base ai termini dell’intesa, questa quota dovrà crescere fino a circa il 5 per cento, calcolato sulla base della valutazione attuale pre-money di newcleo. Le parti hanno concordato un periodo di lock-up di sette anni dalla firma del relativo accordo tra azionisti.
In base a quanto riportato nell’intesa, il completamento dell’operazione è previsto nel corso del secondo semestre del 2025. L’accordo può essere considerato un passo strategico molto importante nell’ambito del consolidamento della presenza di Maire nel settore dell’energia nucleare di nuova generazione.
Proprio per questo motivo ci si poteva attendere qualcosa in più dalla quotata Mid Cap e invece il titolo sembra procedere con il freno a mano inserito. Dopo circa due ora dall’apertura delle contrattazioni, infatti, il titolo è praticamente invariato a quota 11,1 euro, gli stessi prezzi della chiusura di borsa di ieri. Se le azioni Maire stanno restando ferme nonostante la realizzazione di una joint venture sui nuovi reattori nucleari, è perchè sono comunque cresciute già tanto sia nel medio che nel lungo termine. Rispetto ad un mese fa i prezzi sono più alti del 7 per cento mentre anno su anno spicca un verde del 59 per cento. L’intesa, quindi, potrebbe essere già incorporata nei valori attuali e da qui l’assenza di movimenti di prezzo significativi.
Ovviamente ciò non significa che non ci possono essere variazioni di prezzo su questo driver nei prossimi giorni.
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Cosa fare con le azioni Maire in borsa?
Il quadro tecnico delle azioni Maire è molto stimolante. Analizzando il grafico, c’è infatti una prima resistenza a 11,6 euro e e una seconda resistenza poco sopra i 12 euro. Gli attuali valori della quotata non sono distanti da queste aree ma di certo sono molto più vicini al primo livello di supporto che è collocato a 10,76 euro.
La view degli analisti sulle azioni Maire è decisamente improntata all’ottimismo. A inizio giugno gli esperti di Intesa Sanpaolo avevano confermato il rating buy con target price alzato a 12,6 euro. Per la banca guidata da Messina, quindi, la view è bullish e c’è anche un leggero potenziale di upside rispetto alle attuali quotazioni di borsa.
Ma l’ottimismo di Intesa Sanpaolo non è un caso isolato. Anche Jefferies nella settimana precedente aveva ribadito la sua raccomandazione buy con target price rivisto al rialzo a quota 12 euro, sempre sopra ai prezzi attuali.
In generale le azioni Maire sembrano godere proprio di un’ottima prospettiva agli occhi degli analisti. In rating medio tra tutte le coperture è infatti buy e ciò significa che c’è una convergenza bullish sul titolo. Non male anche il target price medio a 12 mesi che è stato fissato a 11,42 euro.
Insomma sarà anche una Mid Cap ma chi investe sugli indici secondari di Borsa Italiana dovrebbe avere un occhio di riguardo per il titolo Maire.
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