
Il rialzo del 15 per cento a 3,58 euro messo a segno dalle azioni MediaForEurope A (MFE A) nell’ultima settimana di contrattazioni in scia alla riuscita dell’OPAS sulla tedesca Prosiebensat non significa venir meno dell’appeal speculativo sul titolo. Questo è il messaggio che sembra arrivare dalla recente revisione della raccomandazione condotta dagli analisti di Banca Akros. Gli esperti italiani non solo hanno confermato il rating buy su entrambe le categorie di azioni MediaForEurope (MFE A e MFE B) ma soprattutto hanno ulteriormente alzato il target price. La ratio della nuova valutazione è di facile comprensione: MediaForEurope sarà si crescita tanto grazie all’avvenuta acquisizione di Prosiebensat, tuttavia c’è ancora spazio per un ulteriore apprezzamento e infatti il consiglio non è quello di limitarsi a tenere ancora in portafoglio le azioni dell’ex Mediaset ma di comprare!
Sembra questa essere proprio un’esortazione rivolta a quegli investitori che, fino ad ora, sono rimasti alla finestra e quindi non hanno tratto profitto dal grande balzo in avanti condotto della quotata. Ma vediamo fino a dove, stando alla valutazione di Banca Akros, le azioni MediaForEurope si potrebbero spingere.
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Per Banca Akros le azioni MFE restano bullish
Rating buy e target price a 4,4 euro per le azioni MFE A e rating sempre buy ma con target price a 5,9 euro per le azioni MFE B: è questa la valutazione rilasciata da Banca Akros sull’ecosistema MediaForEurope. Attualmente le azioni ordinarie MFE sono scambiate a 3,58 euro con un rialzo del 32 per cento solo nell’ultimo mese e del 27 per cento su base annua mentre le azioni MFE B sono scambiate a 4,94 euro con una progressione del 26 per cento nell’ultimo mese e del 27 per cento anno su anno. Ci sono delle sfumature ma il trend di medio e lungo termine delle due categorie di azioni MediaForEurope è simile. Quasi uguale è anche il potenziale di upside delle due tipologie di titoli.
Cosa dedurre da questa presa di posizione? Una prima considerazione riguarda la “diversità” rispetto a quello che avviene di solito al completamento di una acquisizione. Di solito dopo che l’OPAS termina anche l’appeal sulla quotata promotrice tende a ridursi. Un meccanismo che diventa ancora più marcato nel caso in cui la quotata in questione ha registrato rialzi molto forti. Ebbene, assumendo per vera la prospettiva tracciata da Banca Akros, non sembra proprio essere questo il caso delle azioni MediaForEurope che, al contrario, hanno spazio per salire ancora e quindi restano da comprare.
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Con la conquista di Prosiebensat: nasce un nuovo polo europeo della tv
C’è un motivo molto pratico per cui Banca Akros ritiene che le azioni MediaForEurope siano ancora da comprare nonostante la cavalcata registrata grazie all’acquisizione della tedesca Prosiebensat: la consapevolezza che grazie a questa operazione italiana, sia nato un colosso europeo della TV.
Il percorso che ha portato il gruppo della famiglia Berlusconi ad arrivare a detenere il 75,61 per cento del capitale e il 75,67 per cento dei diritti di voto del colosso tedesco, assumendo di fatto il controllo della società che presidia mercati strategici come Germania, Austria e Svizzera, non è stato privo di ostacoli. Lanciata a maggio, l’offerta di MediaForEurope aveva incontrato la resistenza di alcuni azionisti e la concorrenza del gruppo ceco Ppf, che sembrava intenzionato a difendere la propria posizione in Prosiebensat. A luglio però Cologno Monzese aveva rilanciato, migliorando la parte azionaria della proposta e alzando la posta. L’Opas conclusa a inizio settembre ha previsto per ogni titolo Prosiebensat un corrispettivo di 4,48 euro in contanti più 1,3 azioni ordinarie Mfe A. Una combinazione che ha convinto la maggior parte degli investitori ad aderire. E così, alla fine, anche la PPF aveva deciso di fare un passo indietro, aderendo all’offerta e lasciando campo libero al gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi.
Adesso per completare tutto manca solo il settlement – ossia la consegna del corrispettivo agli azionisti aderenti – che si terrà il prossimo 16 settembre, con la liquidazione dei diritti frazionari attesa entro la fine del mese.
Tornando al punto di vista di MediaForEurope è evidente che si tratta di un risultato che non si esaurisce sul piano finanziario. L’operazione consente infatti di consolidare un progetto industriale che mira a creare il primo grande gruppo televisivo europeo privato, con una presenza forte in Italia, Spagna e Germania.
In un mercato dominato sempre più dalle piattaforme globali – da Netflix a YouTube, fino a Disney+ – la televisione tradizionale vive una fase di profonda trasformazione, tra la fuga degli investimenti pubblicitari e il calo costante degli ascolti. Secondo Pier Silvio Berlusconi, il consolidamento è l’unica strada per garantire competitività:
Se la logica industriale dell’operazione appare chiara, ossia fare massa critica per attrarre inserzionisti e finanziare produzioni di contenuti originali, restano alcune incognite da sciogliere.
La prima riguarda la governance del nuovo gruppo. Prosiebensat porta con sé un radicamento culturale e istituzionale tipicamente tedesco, che dovrà essere bilanciato con l’approccio più commerciale che caratterizza Mediaset. Un altro tema aperto riguarda il futuro dei due componenti del Supervisory Board espressione del gruppo PPF. Proprio questi nodi potrebbero dare ancora visibilità a MediaForEurope.
Ad ogni modo per il gruppo di Cologno Monzese, la conquista di Prosiebensat rappresenta non solo una vittoria finanziaria, ma l’inizio di una nuova fase industriale, con la prospettiva di trasformarsi in un vero network paneuropeo. Un passo che potrebbe segnare il futuro della tv generalista e dell’intrattenimento in Europa. Di certo sta segnando il corso delle azioni MFE in borsa.
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