Forse qualcuno si attendeva un rimbalzo vero per le azioni Unidata (segmento Star di Borsa Italiana ) Nelprotagoniste in negativo della seduta di borsa di ieri e invece il titolo sta facendo capolinea con un rimbalzino o poco di più. Quando manca circa un’ora alla chiusura delle contrattazioni, infatti, il titolo segna una progressione del 2,5 per cento a 2,84 euro. Un piccolo passo in avanti rispetto ai 2,77 euro della chiusura di ieri ci sta ma è quasi niente in confronto ai 3,09 euro che si erano imposti al termine della scorsa ottava. Insomma i numeri suggeriscono che quello di oggi possa al massimo essere il classico tampone che spesso si vede dopo un grande crollo.
La tensione, quindi, resta bella alta anche perchè per effetto proprio della batosta di ieri, la quotata ha allargato ad oltre il 3 per cento il rosso dell’ultimo mese. Putroppo Unidata non se la passa bene neppure sui frame temporali più lunghi: -6 per cento, ad esempio, la prestazione da inizio anno. Intanto sul titolo arriva anche la bocciatura del target price da parte degli analisti di Intermonte. La sim è intervenuta proprio dopo il crollo di neppure 24 ore fa e quindi la nuova valutazione ingloba quanto accaduto a Unidata: rating buy confermato ma prezzo obiettivo abbassato a 4,5 euro. Poteva andare molto peggio visto che comunque la valutazione rimane bullish e lo stesso target price è stato si rivisto al ribasso ma siamo sempre ben oltre le attuali quotazioni. C’è quindi un forte potenziale di upside.
Cosa è successo a Unidata da giustificare il crollo di ieri?
Nella giornata di ieri Unidata ha reso noto di aver rivisto e ampliato il proprio piano industriale, estendendo l’orizzonte strategico fino al 2028. L’aggiornamento è stato esaminato e approvato dal consiglio di amministrazione, che ha delineato un percorso di crescita caratterizzato da un incremento costante dei ricavi, un rafforzamento della marginalità e investimenti significativi nelle infrastrutture. Insomma, potenzialmente, una notizia positiva.
Venendo ai numeri delle proiezioni, la società punta a chiudere il 2028 con un volume d’affari compreso fra 138 e 142 milioni di euro, confermando un trend di espansione sostenuto da progetti infrastrutturali e dal consolidamento nei segmenti a più alta redditività. Il margine operativo lordo adjusted è invece stimato in un intervallo tra 33 e 35 milioni di euro, un valore che dovrebbe tradursi in una marginalità operativa vicina al 24 per cento. Insomma target che sembrano mostrare l’intenzione dell’azienda di mantenere una profittabilità stabile, nonostante gli investimenti programmati e la crescita dimensionale.
Sul fronte della struttura finanziaria, poi, Unidata prevede per il 2028 un indebitamento netto compreso tra 26 e 28 milioni di euro, livello che risulta coerente con un piano di investimenti infrastrutturali stimato in circa 67 milioni di euro di Capex cumulati nell’arco del piano. Questi investimenti saranno verosimilmente indirizzati all’ampliamento della rete in fibra ottica, allo sviluppo di soluzioni cloud proprietarie e all’espansione delle piattaforme IoT, settori centrali per la strategia di lungo periodo dell’azienda.
Prevista una crescita graduale per Unidata
Le proiezioni intermedie confermano un percorso di crescita graduale con lo slittamento dei target. Per il 2026, Unidata stima ricavi compresi tra 114 e 116 milioni di euro, con una marginalità operativa attorno al 25 per cento, segnale di un equilibrio tra spinta espansiva e capacità di generare valore. L’anno successivo, nel 2027, il giro d’affari dovrebbe salire a una fascia compresa fra 128 e 131 milioni di euro, mentre la marginalità adjusted è prevista leggermente inferiore ma comunque robusta, intorno al 24 per cento. La dinamica suggerisce che l’azienda si attende una fase di consolidamento dopo gli investimenti più rilevanti, mantenendo comunque livelli di redditività pienamente in linea con gli standard del settore.
Nel complesso, il nuovo piano industriale riflette l’ambizione di Unidata di rafforzare ulteriormente la propria posizione competitiva in un mercato caratterizzato da evoluzioni tecnologiche rapide e da una domanda crescente di connettività avanzata. L’espansione nel cloud e nell’IoT, unita alla continua estensione delle reti ultrabroadband, rappresenta la spina dorsale della strategia aziendale, che mira a cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione diffusa di imprese e pubbliche amministrazioni.
L’aggiornamento dei target al 2028 offre quindi un quadro chiaro delle direttrici di sviluppo: crescita sostenuta dei ricavi, investimenti di medio-lungo periodo e consolidamento della redditività. Unidata si prepara così a una fase di ulteriore rafforzamento, puntando su infrastrutture e innovazione come leve fondamentali per mantenere la propria traiettoria positiva nei prossimi anni.
Tutto apparentemente interessante eppure, guardando al tracollo di ieri e all’assenza oggi di un forte rimbalzo, viene da pensare che il mercato non abbia affatto gradito quello che, dal suo punto di vista, potrebbe essere considerato il dato saliente del piano finanziario ossia lo slittamento di molti target.
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