Il gruppo Mediolanum ha archiviato i primi sei mesi del 2025 con risultati in forte espansione, consolidando la propria posizione di leadership nel panorama del risparmio gestito italiano. L’utile netto ha raggiunto quota 477,3 milioni di euro, segnando un progresso del 6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Una performance che testimonia la solidità del modello di business della banca guidata da Massimo Doris, capace di mantenere ritmi di crescita sostenuti anche in un contesto di mercato caratterizzato da diverse sfide.
Le commissioni trainano la redditività
Il motore della crescita si conferma essere il comparto delle commissioni nette, salite a 644,4 milioni di euro con un incremento del 10% su base annua. Questo risultato riflette la capacità della rete commerciale di attrarre nuovi capitali, particolarmente nel segmento del risparmio gestito dove la raccolta netta ha registrato volumi consistenti. L’aumento delle commissioni ha beneficiato anche dell’espansione delle masse medie under management, che hanno permesso di compensare parzialmente gli effetti del diverso scenario dei tassi di interesse.
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Il margine da interessi risente del nuovo contesto
Sul fronte opposto, il margine da interessi ha registrato una contrazione del 12%, attestandosi a 366,8 milioni di euro. Questo calo rispecchia principalmente il mutato scenario dei tassi di interesse rispetto alla prima metà del 2024, quando le condizioni di mercato erano più favorevoli per questo tipo di ricavi. Inoltre, l’incremento del costo della raccolta ha pesato sui margini, conseguenza diretta del successo delle iniziative commerciali che hanno richiesto condizioni più competitive per attrarre i depositi della clientela.
Patrimoni gestiti verso nuovi record storici
Un dato particolarmente significativo riguarda l’evoluzione delle masse gestite e amministrate, che hanno toccato i 144,42 miliardi di euro. Questo traguardo rappresenta un incremento del 12% rispetto al giugno 2024 e del 4% rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente. Il dato assume ancora maggior rilievo considerando che questa crescita è stata alimentata prevalentemente dalla raccolta netta di nuovi capitali, piuttosto che dall’effetto mercato, dimostrando la fiducia continua dei risparmiatori nel gruppo lombardo.
Crediti in espansione con qualità elevata
Anche il portafoglio impieghi ha mostrato una dinamica positiva, raggiungendo i 18,14 miliardi di euro con una crescita del 7% su base annua e del 3% rispetto a fine 2024. Particolarmente apprezzabile risulta la qualità del credito, con un ratio di crediti deteriorati che si mantiene all’0,82%, uno dei livelli più bassi dell’intero sistema bancario italiano. Questo indicatore conferma l’approccio prudente nella selezione della clientela e nell’erogazione del credito, caratteristiche distintive del modello operativo Mediolanum.
Le parole dell’amministratore delegato
Massimo Doris, amministratore delegato del gruppo, ha sottolineato come questi risultati confermino la validità delle scelte strategiche di lungo periodo. “L’incremento dei patrimoni della nostra clientela rappresenta il dato che più ci caratterizza”, ha dichiarato il manager, evidenziando come il superamento dei 144 miliardi rappresenti un nuovo massimo storico. Doris ha inoltre rimarcato l’importanza della crescita organica e del mantenimento dell’identità aziendale come pilastri del successo dell’istituto.
Outlook 2025: crescita selettiva e dividendi in aumento
Per l’intero esercizio 2025, il management ha confermato aspettative di crescita selettiva con una raccolta netta nel risparmio gestito stimata tra 8 e 8,5 miliardi di euro. Sul fronte della redditività, si prevede una riduzione del margine da interessi di circa il 3% rispetto all’anno precedente, mentre il cost/income ratio dovrebbe mantenersi sotto la soglia del 40%. Particolarmente interessante per gli azionisti risulta la prospettiva di un incremento del dividendo 2025 rispetto ai 0,75 euro per azione distribuiti nel 2024, segnale della fiducia del management nelle prospettive future del gruppo.
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