In un contesto generale caratterizzato dal verde consistente del Ftse Mib (+1,2 per cento per il paniere di riferimento di Piazza Affari a metà giornata) il -1,9 per cento delle azioni Diasorin finisce con il colpire ancora di più. E questo non tanto perchè di fatto è la performance peggiore di tutta la giornata (molto più staccata è Leonardo con il suo -0,93 per cento) quanto perchè comporta un ulteriore peggioramento della prestazione annuale del titolo della diagnostica. Nel 2025, infatti, la quotata ha già lasciato sul parterre il 37 per cento e non è quindi un caso che sia uno dei titoli peggiori di tutto il Ftse Mib. Vero è che nell’ultimo mese Diasorin è comunque cresciuta del 6 per cento ma il rischio, guardando proprio alla dinamica in atto oggi in borsa, è che possa esserci un rallentamento.
Fondamentale, quindi, diventa capire i motivi per cui le azioni Diasorin stanno crollando. Cosa non è piaciuto agli investitori a tal punto da spingere così in ribasso il titolo?
Mano pesante di Morgan Stanley sulle azioni Diasorin
Chi è pratico dei mercati finanziari sa perfettamente che aggiornamenti di rating e di target price sono sempre in grado di impattare sul titolo interessato. In linea di tendenza ad upgrade sulla valutazione tende a corrispondere un apprezzamento dei valori mentre i downgrade sono spesso causa di ribassi.
Ciò premesso le azioni Diasorin oggi crollano perchè in un colpo solo gli analisti di Morgan Stanley hanno deciso di tagliare il rating e il target price sulla quotata. In particolare il rating è stato portato a equalweight mentre il target price a 63 euro. Il punto è che, in entrambi i casi, si tratta di rivalutazioni molto peggiorative rispetto a quelle di partenza. Il rating precedente di Diasorin era infatti over weight vale a dire sovrapesare in portafoglio mentre il target price era di 99 euro. Praticamente la banca d’affari americana ha letteralmente cambiato tutto e ora suggerisce molta prudenza su Diasorin anche perchè, il prezzo obiettivo ribassato, nel raffronto con quelle che sono le attuali quotazioni implica un potenziale di rialzo nullo.
Il downgrade deciso dagli analisti non va inteso come il risultato di un singolo fattore negativo, ma come la sintesi di una serie di elementi strutturali che stanno mettendo sotto stress il profilo di crescita e la visibilità sugli utili del gruppo della diagnostica.. Per gli investitori, il punto centrale non è tanto il giudizio in sé, quanto le motivazioni operative e finanziarie che hanno portato la banca d’affari a rivedere le proprie stime.
Uno dei principali elementi di criticità individuati riguarda il mercato tedesco, storicamente rilevante per Diasorin. La recente riforma del sistema dei rimborsi sta producendo effetti più pesanti del previsto sul volume e sulla redditività del business diagnostico. Secondo Morgan Stanley, l’impatto non sarebbe limitato al breve termine, ma potrebbe estendersi anche al 2026, riducendo la capacità di recupero del gruppo in uno dei suoi mercati chiave.
Per una azienda con una forte esposizione internazionale, questo rallentamento assume un peso significativo sulla traiettoria complessiva di crescita.
Alla luce di questo contesto, Morgan Stanley ha rivisto al ribasso le proprie previsioni economiche. La banca d’affari stima un EBITDA rettificato 2026 pari a 422 milioni di euro, inferiore di circa il 3 per cento rispetto alle attese medie di mercato. Anche il margine operativo risulta più debole, con una previsione intorno al 33,8 per cento, contro un consensus che rimane vicino al 34 per cento.
Il divario, apparentemente contenuto, assume però rilievo in una fase in cui il mercato richiede visibilità e coerenza sui target di lungo periodo, soprattutto per società a multipli storicamente elevati come Diasorin.
Obiettivi 2027 di Diasorin sempre più complessi
Il ridimensionamento delle stime rende inoltre più difficile il raggiungimento degli obiettivi strategici fissati per il 2027. In particolare, il target di margine Ebitda tra il 36 per cento e il 37 per cento appare ora meno credibile senza una accelerazione significativa dei ricavi o un miglioramento del mix di prodotto. A complicare ulteriormente il quadro potrebbero poi essere un effetto cambi più sfavorevole del previsto e il potenziale impatto potenziale dei dazi sulle catene di fornitura e sui costi.
Cosa fare con le azioni Diasorin dopo il downgrade di Morgan Stanley
La risposta del mercato al taglio di rating deciso da Morgan Stanley non ha bisogno di tanti commenti: il titolo Diasorin sta andando a picco ed è il peggiore della seduta.
Il forte rosso che la quotata della diagnostica ha rimediato da inizio anno (nettamente peggiore rispetto ai principali competitor del settore diagnostico) riflette in modo coerente i tagli alle stime sugli utili per azione e il profit warning lanciato nel terzo trimestre 2025.
In questo contesto anche sul lungo termine, il downgrade rappresenta un chiaro segnale di cautela: il titolo resta esposto a rischi di revisione delle aspettative, almeno finché non emergeranno segnali chiari di stabilizzazione operativa e di recupero della redditività. Morale: il fatto che i prezzi siano su valutazioni stracciate rispetto a inizio anno, non significa niente.
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