Ci sono anche le azioni Leonardo nella lista delle quotate migliori dell’ultima di ottava. Il titolo della difesa a fronte di un Ftse Mib che sta segnando una progressione dello 0,4 per cento, mette in cassaforte l’1,1 per cento attestandosi a quota 48,8 euro. Non si tratta di una grande progressione ma è comunque sufficiente per consolidare il mini-trend rialzista in atto sulle Leonardo da tre sedute (comprendendo anche quella di oggi).
Dopo il forte ribasso dello scorso martedì, infatti, il colosso della Difesa ha provato a ripartire anche se, a causa della pesantezza evidenziata nell’ultimo mese, i frutti di questo cambio di passo ancora non si vedono. Le azioni Leonardo, infatti, restano in calo del 2 per cento su base mensile. Un dato che significa poco visto che comunque il titolo resta in forte rialzo anno su anno (+88 per cento il segno verde accumulato).
E allora cosa è cambiato rispetto all’andamento spumeggiante dei mesi scorsi? Lo abbiamo già evidenziato proprio nei giorni scorsi spiegando che la corsa di tutto il settore difesa è rallentata a seguito del tentativo americano di arrivare ad una pace tra Russia e Ucraina. Non c’è la reale prospettiva di una pacificazione almeno nel breve termine. Ad essere cambiata è sola la narrativa degli eventi ma la strada per un vero accordo era e resta lunga. Proprio per questo motivo, Leonardo potrebbe fare sempre più spesso i conti con rallentamenti a cui potrebbero poi seguire delle ripartenze se dovesse esserci il giusto assist. Praticamente proprio quello che si è visto nell’ultima ottava.
I nuovi contratti sono assist per le azioni Leonardo
C’è un passaggio molto importante nella dinamica che abbiamo descritto nel precedente paragrafo: per tornare a comprare gli investitori hanno bisogno di un driver da cavalcare. E quale catalizzatore migliore potrebbe esserci per un titolo della Difesa di nuovi ordini.
Dietro ai tre rialzi consecutivi di Leonardo c’è non a caso la sottoscrizione di nuovi contratti. Notizia di oggi l’aggiudicazione di due contratti aventi ad oggetto la fornitura di soluzioni di smistamento bagagli (BHS) negli aeroporti di Houston Hobby e Melbourne Orlando. Il valore della commessa è di 120 milioni di dollari. Nel dettaglio, Leonardo realizzerà presso l’aeroporto Hobby di Houston un aggiornamento di tutto il sistema di smistamento bagagli comprensivo di due macchine smistatrici a tecnologia Cross-Belt e presso l’aeroporto internazionale di Melbourne Orlando un sistema di ispezione dei bagagli registrati (CBIS).
Tutto questo a neppure 24 ore di distanza da un altro annuncio arrivato ieri: quello relativo all’accordo con la Direzione Informatica Telematica e Tecnologie Avanzate della Difesa Italiana per la progettazione e fornitura di quattro radar di ultima generazione.
La nuova commessa fa parte del programma italiano Michelangelo Dome. Lato economico, l’intesa con la Difesa ha valore totale di 400 milioni di euro. Le specifiche dell’accordo prevedono che i nuovi radar, Ground Based Radar e Mobile Long Range Radar, siano basati sulla tecnologia AESA GaN che garantisce alta efficienza ed elevata precisione di tracciamento. Il contratto, quindi, al di là dei dettagli specifici, ha il merito di dare lustro alle capacità del gruppo di Cingolani.
Cosa fare con le azioni Leonardo?
Con i tre rialzi di fila messi a segno da Leonardo, si consolida il posizionamento del titolo sopra ai 48 euro verso i 49 euro. Il fatto che non ci siano stati cedimenti, rende ora probabile che, in presenza di continuazione del trend al rialzo, i valori possano anche arrivare fino a 49,5 euro e oltre. Si tratta di aree caratterizzate dal transito di medie di lungo periodo. L’aumento dei volumi che sta caratterizzando il titolo nelle ultime giornate dimostra che c’è interesse con il ritorno dei compratori attratti dai recenti prezzi più bassi.
Come abbiamo però già detto in precedenza, le insidie in questa fase sono molto probabili. Esperienza insegna che in caso di rafforzamento della narrativa di pace, Leonardo e tutti i titoli delle difesa ne pagherebbero subito il prezzo. Dal punto di vista tecnico se ci dovesse essere di nuovo un’evoluzione di questo tipo, l’area da attenzione sarebbe quella dei 46 euro il cui cedimento porterebbe i prezzi sui minimi degli ultimi mesi.
La view degli analisti resta intanto moderatamente positiva. Di recente non ci sono stati aggiornamenti sul titolo tuttavia ci sono ancora 6 case di analisi su un totale di 18 che consigliano di comprare (rating buy). Prevalgono però gli hold (mantenere) che in totale sono 8. Attenzione però perchè con un target price medio a 55 euro si deduce un potenziale di upside del 15 per cento rispetto ai prezzi correnti.
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