
Il titolo Domino’s Pizza Group (LON:DOM) ha subito una pesante battuta d’arresto a Londra, cedendo oltre il 14% nella giornata di martedì, dopo la revisione al ribasso delle previsioni di utile per l’intero anno fiscale e un quadro operativo stagnante. La società ha evidenziato difficoltà diffuse tra i franchisee, che stanno rallentando l’espansione del marchio a causa dei costi crescenti e di un contesto commerciale meno favorevole.
La compagnia britannica, nota per il servizio di consegna a domicilio di pizza, ha rivisto le stime dell’EBITDA rettificato per l’anno fiscale 2025, ora previsto in una fascia compresa tra 130 e 140 milioni di sterline, cioè circa l’8% in meno rispetto alla media delle aspettative del mercato, fissata a 146 milioni. Le proiezioni di Jefferies, più ottimistiche, indicavano 149 milioni.
Leggi anche: 📚Come comprare azioni online. Una guida rapida su come funziona
Risultati semestrali sotto pressione nonostante i ricavi in lieve crescita
Nel primo semestre dell’anno, l’EBITDA rettificato è sceso del 7,4%, attestandosi a 64 milioni di sterline. I ricavi totali, invece, hanno mostrato un aumento modesto dell’1,4%, raggiungendo quota 332 milioni, mentre le vendite complessive di sistema sono cresciute dell’1,3% fino a toccare i 778 milioni di sterline.
Tuttavia, il dato sulle vendite comparabili di sistema — esclusi i nuovi punti vendita — racconta un’altra storia: in calo dello 0,1% nel semestre, con una flessione dello 0,7% nel secondo trimestre, che ha invertito il timido rialzo dello 0,5% registrato nei primi tre mesi dell’anno.
Ordini stabili, ma il segmento consegne segna il passo
L’andamento degli ordini totali nei primi sei mesi è rimasto piatto. Le consegne a domicilio sono calate dello 0,6%, mentre gli ordini per ritiro in negozio hanno fatto segnare un modesto incremento dell’1%. Il secondo trimestre ha visto un ulteriore calo delle consegne del 2,6%, controbilanciato da un aumento dei ritiri pari al 2,9%.
Potrebbe interessarti anche: 🎓Come investire in Borsa iniziando da zero. Una guida rapida
Pressione sui margini e frenata delle nuove aperture
Anche i franchisee devono fare i conti con margini più stretti. L’EBITDA medio per punto vendita è sceso del 5%, attestandosi a 77.000 sterline, con una marginalità ridotta al 13%. Il dato risente dell’incremento del costo del lavoro, anche se l’impatto si è concentrato solo su un trimestre.
Dal punto di vista dell’espansione, il rallentamento è evidente. Domino’s ha inaugurato 11 nuovi punti vendita dall’inizio dell’anno e ora prevede di concludere l’anno fiscale con un ritmo dimezzato rispetto alle precedenti previsioni. Inizialmente si puntava a oltre 50 nuove aperture, con stime degli analisti che oscillavano tra 49 e 60.
Quote di mercato in lieve aumento ma contesto competitivo difficile
Nel panorama del food delivery britannico, Domino’s ha guadagnato qualche punto: la quota nel mercato complessivo del cibo da asporto è salita di 0,2 punti percentuali, raggiungendo il 7,2%, mentre nel segmento della pizza da asporto ha conquistato ben 5,6 punti, toccando quota 53,7%. In confronto, Just Eat ha registrato un calo del 5% degli ordini nello stesso periodo.
👉Apri ora un conto demo gratis su eToro per iniziare a investire su azioni
Segnali positivi a luglio e focus sulla fidelizzazione
Nonostante il primo semestre deludente, l’azienda ha segnalato una ripresa nel mese di luglio, dopo un avvio d’anno penalizzato dal confronto con i numeri gonfiati dal Campionato Europeo UEFA 2024. Inoltre, i test interni del nuovo programma di fidelizzazione stanno superando le aspettative, con un lancio completo previsto nel fisco 2026.
Nessun secondo marchio all’orizzonte, ma spazio per riacquisti
Domino’s ha infine chiarito che non ci sono attualmente progetti per lanciare un secondo brand, e quindi nessun piano di emissione azionaria legato a operazioni simili. Se non ci saranno acquisizioni entro fine anno, è possibile che vengano riattivati i piani di buyback.
Secondo Jefferies, il titolo Domino’s è scambiato a circa 11,4 volte gli utili attesi per il 2025, un valore che resta inferiore del 40% rispetto alla media pre-pandemia, confermando il momento di forte pressione per la catena, che però conserva margini di ripresa se saprà rilanciare domanda e margini operativi.
Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 61% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
- Ricevi 5.000 $ per fare trading ora
- Oltre 750 CFD disponibili – Leva fino a 30: 1
- Fai trading 7 giorni su 7

Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 61% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.
Migliori Piattaforme di Trading
Broker | Deposito minimo | Caratteristiche | Info |
---|---|---|---|
![]() |
100$ | - 0.0 Spread in pip | Conto demo gratuito |
![]() |
100$ | - Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero | Apri demo live |
![]() |
100 USD | Oltre 750 CFD disponibili | Demo 5000$ |
![]() |
50$ | - Trading online ETF - CRYPTO - CFD | Prova demo gratuita |
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 61% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.