E’ stato un guasto al sistema di trasporto dell’energia, a causare il black-out che ha lasciato al buio gli interi stati di Argentina e Uruguay, ma anche alcune aree di Paraguay, Cile e Brasile. Uno dei più importanti tra i black-out che ha subito il Sud America nella sua intera storia.
“Il processo di normalizzazione richiederà diverse ore” ha comunicato Alejandra Martinez, portavoce della compagnia Edesur con sede in Argentina. In poco tempo la Transener, compagnia che si occupa del trasporto dell’alta tensione, ha aperto il sistema ed ha ricominciato a ricevere il flusso di energia elettrica, riportando la luce in alcune zone dell’Argentina come Cuyo, Noa e Comahue.
Il guasto al sistema di trasporto dell’energia dalla centrale di Yacyretà è avvenuto alle 7:07 del mattino. Un orario in cui l’utilizzo della corrente elettrica è molto basso, e questo non ha permesso ai restanti generatori di sopperire compensando la perdita.
Coinvolte nel blackout anche le province di Santa Fe e San Luis nelle quali erano in corso i preparativi per le elezioni locali. Ed a proposito del guasto che ha lasciato al buio l’intero stato dell’Argentina, il presidente Maurizio Macri ha affermato che “si tratta di un caso inedito che sarà investigato a fondo” confermando che l’origine del blackout è stato il guasto “nel sistema di trasporto elettrico del litorale di cui non possiamo ancora indicare le cause” ed ha concluso poi “si sta lavorando affinché tutti possano avere l’energia il più presto possibile. La situazione del 50% degli utenti è tornata alla normalità.”
Quello che si è appena verificato in Argentina è il più grave come numero di persone coinvolte. Più grave del blackout di 20 anni fa, quando l’energia elettrica mancò per undici giorni in piena estate, ma le persone coinvolte furono fortunatamente molte meno. In quel caso il disservizio riguardò 600.000 persone tra Buenos Aires e provincia.
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