Cliclavoro fuori servizio. Ecco la procedura alternativa dal 19 al 21 luglio

L’avviso per gli utenti è già apparso da diversi giorni sul sito Cliclavoro gestito dal Ministero del Lavoro, e su tutti gli altri portali ad esso collegati. L’avviso è apparso sia in home che tra le news, ed avvisa gli utenti che o siti resteranno inaccessibili dal 19 al 21 luglio per urgenti lavori di adeguamento dei siti stessi.

Una cosa normale per qualsiasi sito web, ordinaria amministrazione insomma, che diventa però un po’ più complicata da gestire quando si tratta dei siti del Ministero del Lavoro. Il problema è che in base alla normativa definita dal Dlg 151 del 2016, molte operazioni, come ad esempio le dimissioni volontarie dal lavoro, si possono eseguire solo via internet sulle apposite piattaforme create e gestite dal Ministero, proprio come Cliclavoro.

E’ successo qualcosa di molto simile già tra i mesi di maggio e giugno 2019, ed anche in quella occasione diventava impossibile per gli utenti eseguire alcune operazioni che vanno fatte necessariamente online. Pertanto era stato illustrato in modo dettagliato come dare le dimissioni volontarie tramite un iter alternativo.

Come dare le dimissioni dal lavoro se Cliclavoro non funziona

Per coloro che avessero bisogno del portale Cliclavoro per rassegnare le proprie dimissioni, ma non possono farlo perché il sito è inaccessibile per via dei lavori di manutenzione, è possibile seguire due strade alternative.

La prima soluzione per presentare le dimissioni senza usare Cliclavoro è quella di compilare l’apposito modulo e inviarlo insieme a una copia dei documenti richiesti, all’apposito indirizzo di posta elettronica fornito dal sito ufficiale del Ministero del Lavoro.

La seconda soluzione è quella di rivolgersi ad una delle figure fisiche solitamente abilitate a svolgere questa operazione,come ad esempio CAF, consulenti del lavoro, rappresentanze sindacali, patronati o ispettorato del lavoro, consegnando il modulo compilato in tutte le sue parti, ed attendere che lo stesso venga spedito tramite email all’indirizzo dedicato. Sarà poi cura del Ministero, nei giorni successivi all’invio per via telematica, informare l’interessato e dare conferma dell’avvenuta accettazione delle dimissioni volontarie dal lavoro.

In alternativa è anche possibile, secondo quanto previsto dallo stesso Dlg. 151 del 2016, presentare le dimissioni volontarie dal lavoro recandosi direttamente presso il più vicino ufficio INPS competente di zona.

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