Reddito di cittadinanza, arrivano le assunzioni ma la fase 2 parte a rilento

Il Reddito di Cittadinanza, una misura ritenuta dagli osteggiatori assistenziale, dovrebbe avere in realtà anche la funzione di reintrodurre nel mondo del lavoro coloro che sono in cerca di un impiego. Fin’ora così non è stato, e la cosiddetta Fase 2 del Rdc non è mai concretamente partita, almeno fino ad oggi.

Ad annunciare l’avvio della fase 2 e quindi delle assunzioni, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali del Movimento 5 Stelle Nunzia Catalfo, che ne ha parlato in una intervista al giornale ‘La Sicilia’, poi riportata sul Blog delle Stelle.

La ministra Catalfo ha risposto ad una serie di domande inerenti il reddito di cittadinanza, partendo dal funzionamento dei centri per l’impiego e della figura dei navigator, passando per la questione dei cosiddetti ‘furbetti del Rdc’ (vale a dire coloro che attraverso alcune scappatoie accedono al sussidio pur non avendone diritto), fino a toccare anche temi come quello del Salario minimo orario, della conciliazione famiglia-lavoro, e dell’azzeramento delle differenze retributive uomo-donna.

Reddito di cittadinanza, via alle assunzioni, ma non in Campania e Basilicata

Il tema di maggior interesse è sicuramente quello del seppur tardivo avvio della fase 2 del Rdc, che dovrebbe dare il via alle assunzioni tramite le figure dei Navigator. La ministra ha ammesso le difficoltà nell’avvio di questa seconda fase, che ha comportato un notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia. Una misura, quella del reddito di cittadinanza, che la Catalfo ha tenuto a precisare essere necessaria.

Tuttavia, tralasciando le criticità che riguardano nello specifico la regione Campania, anche in altre regioni non si trova evidente riscontro di quanto dichiarato dal ministro. Il via alle assunzioni non sarebbe di fatto partito ad esempio in Basilicata, dove stando a quanto riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, i centri per l’impiego e i navogator sono attualmente impegnati negli uffici della Regione con la convocazione delle famiglie beneficiarie del sussidio per procedere con la stipula del Patto per il Lavoro.

Sulla questione dei ‘furbetti’ la ministra del Lavoro è stata molto chiara, annunciando tolleranza zero. “A chi truffa lo Stato non facciamo nessuno sconto” ha dichiarato nel corso dell’intervista rilasciata al giornale La Sicilia “e anzi dico a queste persone che dovrebbero vergognarsi“.

In Campania situazione ancora di stallo grazie a De Luca

Il discorso della Campania invece è più complesso. Il governatore del Pd, Vincenzo De Luca, ha infatti ostacolato l’inserimento nel circuito delle figure dei cosiddetti Navigator, che ad oggi restano ancora in una specie di limbo dal quale non riescono ad uscire.

In Campania quindi la Fase 2 del Reddito di Cittadinanza stenta a partire. I Centro per l’Impiego sono aperti per convocare i maggiorenni occupabili che sono all’interno di ciascun nucleo familiare che percepisce il Rdc, ma niente navigator che li introducano poi nel mondo del lavoro.

Nei giorni scorsi sembrava che la situazione dei navigator della Campania si fosse finalmente sbloccata in seguito all’accordo raggiunto tra l’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) e la Regione Campania, ma i 471 navigator campani, cioè coloro che hanno vinto la selezione pubblica, sono ancora fermi.

A quanto pare l’OK per l’assunzione dei 471 navigator da parte dell’Amministrazione De Luca non è mai arrivato. Manca di fatto la firma della convenzione da parte della Regione Campania, e mentre l’ANPAL con una nota esprime in merito “rammarico e stupore”, 471 cittadini che si sono impegnati per vincere un concorso e lo hanno di fatti vinto abilitandosi come navigator, restano in attesa di potersi mettere al lavoro senza una ragione.

E così, i 471 navigator chiedono alle istituzioni di usare “buonsenso” e di permettere ai navigator di insediarsi. Tra l’altro la regione Campania è tra quelle con il più alto numero di beneficiari del Reddito di Cittadinanza, e tardare ulteriormente l’avvio delle assunzioni è oltremodo controproducente per il Paese.

Tuttavia dalla Regione, e per l’esattezza dal vicepresidente Fulvio Bonavitacola, arriva una smentita riguardo quanto affermato dall’ANPAL. “ANPAL tenta artatamente di scaricare sulla Regione inadempienze esclusivamente sue” dice, e dando di fatto il via al classico scaricabarile bolla il comunicato ANPAL come “sconcertante e scorretto”. E in tutto ciò, i 471 vincitori della selezione pubblica navigator Campania attendono nel limbo.

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