Coronavirus: 250 vittime in un solo giorno. L’ambasciatore cinese in Italia “aggressioni verso Cinesi”

Il totale delle vittime del coronavirus sale di 250 unità in un solo giorno, portando così la cifra a 1350, 1310 delle quali tutte nella provincia dello Hubei, dove sono stati registrati 242 nuovi decessi. Il numero delle vittime, fino alla giornata di ieri era di 1.100 ma il forte incremento è in realtà dovuto all’adozione di nuovi parametri per identificare i casi di 2019-nCoV.

Il numero complessivo delle persone contagiate sale a 60.342, 59.817 delle quali si trovano entro i confini della Cina. Il totale dei pazienti guariti e dimessi dall’ospedale sono nella sola provincia dello Hubei, 3.441.

Le autorità sanitarie che operano nell’epicentro dell’epidemia, hanno motivato la modifica dei parametri, spiegando che in questo modo si è in grado di garantire maggiore discrezionalità ai medici nel diagnosticare l’infezione da coronavirus. Si tratta di “casi diagnosticati clinicamente” dicono le autorità sanitarie cinesi, il che agevolerebbe un accesso alle cure più rapido.

USA: il totale dei casi confermati sale a 14

Un nuovo caso di coronavirus è stato confermato nello Stato della California. Stando a quanto riferito dalle autorità sanitarie USA si tratterebbe di uno dei cittadini americani che si trovavano a Wuhan e che sono stati recentemente evacuati e trasferiti nella base dei marine Miramar, nella contea di San Diego dove si trovano tutt’ora.

Quello accertato nella giornata di ieri è il quattordicesimo caso di contagio da 2019-nCoV negli USA, e l’ottavo caso confermato nello Stato della California.

La nave da crociera Mv Westerdam trova porto in Cambogia

Una vera e propria odissea quella della nave da crociera Mv Westerdam, che dopo aver trascorso due settimane in mare aperto, essendo stata respinta da Giappone, Taiwan, Guam, Filippine e Thailandia, è stata finalmente accolta in Cambogia.

La destinazione originaria della nave era Shanghai, città che però è stata chiusa per proteggere gli abitanti dall’epidemia di Coronavirus. È stato per paura del coronavirus infatti che alla nave è stato negato un porto dagli altri Paesi, fino ad ottenere l’autorizzazione ad entrare nel porto di Sihanoukville dal Governo della Cambogia.

“È un esempio di solidarietà internazionale che abbiamo chiesto con insistenza. L’epidemia può far emergere il meglio o il peggio di noi” è stata la dichiarazione del capo dell’Organizzazione mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Nuovi Contagi sulla Diamond Princess

Aumenta il numero delle persone infette da coronavirus sulla nave da crociera Diamond Princess, attualmente ormeggiata nel porto di Yokohama in Giappone. Il totale dei contagi accertati raggiunge quota 218, con 44 nuovi casi confermati nella giornata di ieri dal ministero della Sanità di Tokyo.

Tra i nuovi contagi, 29 sono cittadini giapponesi e 15 stranieri, 43 passeggeri e un membro dell’equipaggio. Il ministro della Sanità Katsunobu Kato ha fatto sapere che 5 passeggeri si trovano in condizioni gravi, ricoverati in terapia intensiva con respirazione artificiale.

Intanto il Governo giapponese ha acconsentito a far sbarcare tutti i passeggeri di età superiore agli 80 anni che siano risultati negativi ai test. La priorità sarà a data ai passeggeri con problemi di salute cronici o che alloggiano in cabine prive di finestre.

A Roma 20 turisti cinesi fuori dalla quarantena

L’istituto Spallanzani di Roma ha dimesso 20 turisti cinesi che facevano parte della comitiva in gita turistica insieme alla coppia che era risultata positiva al Coronavirus. Dopo una quarantena durata 14 giorni durante la quale i test hanno sempre dato esito negativo, sono stati finalmente dimessi.

Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità della Regione Lazio, e Francesco Vaia, direttore sanitario dell’ospedale hanno salutato i cittadini cinesi, tra i quali vi erano anche cinque minori, che nelle prossime ore saranno imbaracati su un volo per la Cina.

Aggressioni ai danni di Cinesi in Italia, la denuncia arriva dall’ambasciata

Il dottor Zhang dell’ambasciata cinese, lo stesso che ha accompagnato i 20 connazionali che sono stati dimessi dallo Spallanzani ha denunciato episodi di violenza ai danni dei Cinesi in Italia.

Nella comunità cinese si sta diffondendo il panico. Non per l’epidemia di coronavirus, ma per la sicurezza. Ci sono state aggressioni verso cinesi in Italia, non turisti, ma comunità cinesi” ha detto il dottor Zhang “vorrei invitare gli amici italiani a fare attenzione alla sicurezza dei nostri connazionali che vivono e lavorano in Italia, di evitare pregiudizi, distinzioni, aggressioni. Insulti e minacce non sono tollerabili. È l’appello che voglio lanciare”.

Drastico calo delle vendite di automobili

Mentre l’Oms avverte che “è troppo prestoper prevedere la fine dell’epidemia, e la Cina garantisce da parte sua “apertura, trasparenza e responsabilità” le conseguenze del coronavirus sull’economia si fanno sentire in maniera molto marcata.

In Cina le vendite di automobili sono crollate nel mese di gennaio, toccando nuovi minimi a causa dell’epidemia di coronavirus. A questo si aggiunge un trend strutturale negativo, con vendite ai concessionari che, stando ai dati forniti dalla Caam (China Association of Automobile Manufacturers), scendono del 18%, approdando al totale di 1,61 milioni di unità. Il dato rappresenta il calo mensile più pesante registrato dal gennaio 2012.

Rimossi i capi del Partito di Wuhan

In questo momento le vittime del coronavirus sono 1369 in tutto il mondo, 1310 sono state registrate nella sola provincia dello Hubei, e proprio nelle ultime ore è arrivata una reazione dura da parte dei vertici del partito comunista cinese nei confronti del capi del partito di Wuhan e della provincia in cui si è sviluppato il primo focolaio dell’epidemia.

Il presidente Xi Jinping, segretario generale del Partito comunista cinese, ha deciso infatti di sanzionare le inefficienze, le omissioni e i ritardi che ci sono stati nella gestione dell’emergenza. Ad essere puniti per le inadempienze, dopo le autorità sanitarie della Croce Rossa locali, sono stati prima di tutto i funzionari di più alto livello.

Jiang Chaoliang, è stato rimosso dalla carica di segretario del Partito comunista dello Hubei, per essere sostituito da un fedelissimo del presidente Jinping, il sindaco di Shanghai Ying Yong. Il passaggio successivo è stato l’ufficializzazione di Wang Zhonglin a guida del partito di Wuhan al posto di Ma Guoquiang. Quest’ultimo, nel corso di un’intervista rilasciata a fine gennaio, aveva ammesso il ritardo nell’identificazione del coronavirus.

In quei giorni la dichiarazione di Ma Guoquiang fu: “in questo momento mi sento in colpa, con rimorso e rimprovero. Se fossero state adottate prima le misure di controllo rigorose, il risultato sarebbe stato migliore di quello attuale”.

Tra le teste che Xi Jinping ha fatto cadere c’è anche quella di Zhang Xiaoming, ora ex direttore dell’Ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao del Consiglio di Stato. Per lui ora la carica è quella di vice direttore nel dipartimento per lo sbrigo delle pratiche quotidiane, mentre al suo posto ora c’è Xia Baolong, già vicepresidente e segretario generale del Comitato nazionale della Chinese Peoples Political Consultative Conference, organo consultivo di massimo livello.

In passato Xia Baolong aveva ricoperto la carica di segretario del Partito comunista cinese dello Zhejiang, una provincia molto cara al presidente Xi Jinping. Il drastico ridimensionamento della carica di Zhang Xiaoming è dovuto in parte anche alla complessa situazione che si è venuta a creare ad Hong Kong, con il tumulto pro-democrazia tutt’ora in corso che ha anche portato alla chiusura di quasi tutti i punti di transito tra la Regione a statuso speciale e la Cina, ennesimo affronto al Governo di Pechino.

Iniziano i test per il farmaco antivirale

Via ai test clinici sul Remdesivir, il farmaco che potrebbe combattere efficacemente il coronavirus. La sperimentazione è stata avviata dall’Ospedale dell’Amicizia Sino-Giapponese, che ne ha dato notizia nella giornata di ieri, ma nel frattempo aumenta la preoccupazione degli esperti in merito alle possibilità che l’epidemia di coronavirus sia in realtà molto più estesa di quanto mostrano i dati finora riportati.

Non sono in pochi infatti a mettere in dubbio in particolare l’efficacia dei test, che potrebbero non essere sempre in grado di rilevare il contagio da coronavirus. Secondo alcuni esperti indipendenti, nella città di Wuhan potrebbero esserci decine di migliaia di persone infette da coronavirus che però il Governo della città non annovera tra i contagiati.

Mentre le autorità di Wuhan ritengono che il numero corretto si fermi a 20 mila, secondo le stime dell’Imperial College di Londra, nella città di Wuhan solo una persona su 19 tra quelle contagiate viene testata e confermata come positiva al coronavirus.

Olimpiadi di Tokyo a rischio?

A causa del diffondersi dell’epidemia di Coronavirus, alcuni eventi di portata internazionale stanno subendo degli slittamenti. Tra questi il Mobile World Congress di Barcellona, che a causa delle troppe defezioni è stato rinviato a data da destinarsi.

Anche il Gran Premio di Formula Uno di Cina è stato rinviato, e si inizia a temere che le stesse Olimpiadi di Tokyo possano subire la stessa sorte. Il Ceo però assicura che non ci sarà alcuno spostamento.

Borse cinesi in calo

Dopo una lunga serie di giornate chiuse al rialzo, le piazze finanziarie cinesi si ritrovano in negativo a causa dell’espandersi dell’epidemia di Coronavirus, che nella provincia dello Hubei ha mietuto ormai oltre 1.300 vittime.

Nel dettaglio la Borsa di Shanghai ha chiuso in ribasso dello 0,7% a 2.906 punti, mentre la Borsa di Shenzhen ha perso lo 0,23%. Risultano deboli a fine seduta anche altre piazze asiatiche fuori dalla Cina, tra cui la Borsa di Tokyo, con scambi in calo dello 0,14%, e -0,4% per la Borsa di Hong Kong.

Intanto nei mercati delle materie prime torna a guadagnare terreno l’oro, con un rialzo dello 0,4%, e scende il greggio.

In Vietnam un comune di 10 mila abitanti in quarantena

In Vietnam, dove i casi di contagio da coronavirus confermati è di 16 persone, i media ufficiali hanno reso noto che un comune di circa 10 mila abitanti situato a nord-ovest della capitale Hanoi, Son Loi, è stato messo in quarantena per contenere la diffusione del virus. La notizia è stata diffusa dal quotidiano online VN Express la cui fonte sarebbe un alto funzionario della provincia di Vinh Phuc.

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