Per la Fase 2 ipotesi app per l’autocertificazione e fasce d’età, gli ultimi a uscire saranno gli anziani

Si parla da tempo dell’avvio della Fase 2, quella che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha definito la fase di convivenza con il virus. Fino ad ora però di dettagli sulle modalità in cui dovrebbe svolgersi erano stati oggettivamente pochi, solo adesso iniziano a trapelare alcune informazioni che ci permettono di cominciare a farci un’idea di quel che ci aspetta.

Le principali novità sul tavolo della task force guidata da Vittorio Colao sono sostanzialmente due: una riguarda l’uso di una app per gestire le autocertificazioni, che quindi non necessiterebbero più del foglio di carta prestampato usato finora. Inoltre sempre per mezzo della app sarebbe possibile tracciare gli spostamenti degli individui.

Gli spostamenti tracciati però sarebbero solo quelli delle persone risultate positive al virus, quindi non si tratterebbe di un controllo attraverso geolocalizzazione generalizzato e indiscriminato. La seconda novità invece riguarda il calendario di allentamento delle misure restrittive relative alla possibilità di uscire di casa, che potrebbe essere scaglionato per fasce di età.

“La Fase 2 sarà molto più articolata, con una batteria ulteriore di strumenti, una app sui contagi” ha fatto sapere Vittorio Colao nei giorni scorsi, spiegando che “gli Italiani che lo vorranno potranno essere tracciati nelle loro relazioni”. Questo permetterebbe di capire, in caso di contagio di familiari, parenti e amici, con quali persone il paziente positivo è entrato in contatto.

La app che sostituirebbe l’autocertificazione cartacea, che dovrebbe essere disponibile sia per sistema iOS che per Android, avrà quindi anche la funzione di permettere la geolocalizzazione dei cittadini. In questo modo sarebbe possibile anche monitorare con maggior precisione la diffusione del coronavirus.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la app conterrà un sistema di allerta per segnalare gli spostamenti non autorizzati, come quelli di individui soggetti a restrizioni, ad esempio quelli che sono risultati positivi al coronavirus, ma non solo, e sarebbe anche possibile, grazie all’uso dell’app, ricostruire i contatti avuti dal soggetto.

Non si sa ancora se sulla stessa app si farà affidamento nell’ambito della gestione e del controllo del flusso di persone su mezzi pubblici e in locali pubblici soggetti a maggior affollamento, sempre all’interno del contesto della fine delle misure restrittive previste dal lockdown, la cui data, almeno per quel che riguarda la possibilità di uscire liberamente dalle proprie abitazioni, dovrebbe essere quella del 4 maggio.

Ma la fine del Lockdown potrebbe non arrivare lo stesso giorno per tutti gli Italiani. Infatti la task force sta considerando la possibilità di adottare un calendario scaglionato in base a diverse fasce di età. Dunque se per le aziende il prossimo step di riaperture dovrebbe arrivare già il 20 aprile, per i cittadini la data non sarà uguale per tutti.

Si pensa al 4 maggio, ma il ritorno alla normalità potrebbe arrivare effettivamente per quella data solo per i soggetti meno a rischio, vale a dire i più giovani (ma ancora non si conoscono i dettagli e si continua a parlare solo di ipotesi) poi via via tutti gli altri, con gli anziani che sarebbero in questo caso gli ultimi ad uscire.

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