Wirecard è una società tedesca di tecnologie e servizi finanziari che opera su base mondiale, fondata nel 1999 con sede in Germania, nella città di Aschheim dalle parti di Monaco. La società tedesca è specializzata, o forse è ormai il caso di dire era specializzata, in soluzioni per i pagamenti elettronici, nella gestione dei rischi e nell’emissione di carte di credito a oltre 7.000 clienti.

Un servizio di pagamento su internet che compete con PayPal e Western Union per intendersi, ma che nei giorni scorsi, in seguito ad un ammanco contabile di 1,9 miliardi di euro, ha visto precipitare il titolo in Borsa del 70%. La contestazione emerge in sede di approvazione di bilancio da parte di EY. I due giorni seguenti il crollo del 18 giugno 2020 non vanno molto meglio, con il titolo che scende rispettivamente del 60% e del 45%, portando la società ad un passo dal fallimento.

Arriviamo così alla giornata di ieri, 25 giugno 2020, quando la crisi di Wirecard che finisce sotto i riflettori del mondo intero, con la notizia di un possibile abbandono da parte di Visa e Mastercard che aggraverebbe ulteriormente la sua già critica situazione.

Ieri la società tedesca ha fatto richiesta per avviare le procedure di insolvenza, ed è stato da lì a poche ore che sono arrivate le pessime notizie da Mastercard e Visa, che a quanto sembra avrebbero preso la decisione di sfilarsi nel pieno della crisi di Wirecard.

Cosa succede se Mastercard e Visa abbandonano Wirecard?

Uno dei punti di forza di Wirecard è sempre stata l’offerta di soluzioni per i pagamenti elettronici attraverso sistemi di fama internazionale, tra i quali proprio Visa e Mastercard. Poi è arrivato il report di Bloomberg, nel quale appunto si parla della possibilità di un prossimo abbandono da parte di queste due società, che potrebbero decidere di non permettere a Wirecard di elaborare i pagamenti sulle proprie reti.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, molti clienti Wirecard avrebbero già ricevuto da Mastercard e Visa la comunicazione che l’accesso dell’azienda alle loro reti di pagamento potrebbe essere revocato. Nessuna conferma però è ancora arrivata né dall’una né dall’altra azienda.

Un portavoce di Visa ha però fatto sapere: “continuiamo a monitorare da vicino gli sviluppi e valuteremo le nuove informazioni non appena disponibili. La nostra priorità è e sarà sempre mantenere l’integrità del sistema di pagamenti Visa e proteggere gli interessi dei consumatori, commercianti e clienti”.

Non si scende nei dettagli dunque, e alle dichiarazioni di Visa fanno eco poco dopo quelle di Mastercard, che tramite un portavoce dichiara: “la nostra priorità è garantire che le persone possano continuare a utilizzare le loro carte. Continueremo a lavorare con tutte le parti e saremo pronti ad intraprendere qualsiasi azione necessaria“.

Non ci sono certezze quindi, salvo quella che perdere le due più grandi reti al mondo sarebbe un colpo veramente difficile da superare per Wirecard, i cui utili derivano proprio dall’elaborazione dei pagamenti elettronici effettuati.

Per rassicurare i propri clienti e per “evitare equivoci”, la società tedesca ha tenuto a precisare che al momento i suoi sistemi IT stanno continuando ad operare senza limitazioni. Tuttavia il prossimo futuro di Wirecard continua a presentarsi quanto mai incerto.

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