Il Coronavirus uccide di meno ma i casi aumentano a livello globale, ecco i provvedimenti nel mondo

Mentre in Italia i nuovi casi di contagio si aggirano intorno alle 200 unità, e si tratta pressoché esclusivamente di pazienti asintomatici, il virus in altre parti del mondo si comporta in modo diverso. Questo vuol dire che esso risulta essere più o meno contagioso e più o meno pericoloso in base a diversi fattori che sono tuttora tema di studio per gli esperti.

Alcuni Paesi quindi hanno deciso di prendere provvedimenti diversi, non solo per via di ubn approccio differente, ma anche perché è il virus stesso a manifestarsi in maniera differente. Ad ogni modo è evidente che il virus continua a circolare diffondendosi rapidamente, ma senza lasciarsi dietro un numero di vittime così alto come inizialmente si temeva.

200 mila contagi in 24 ore per tre giorni consecutivi

Aumentano a ritmo sostenuto i casi di contagio da Covid-19 su scala globale, con 200 mila nuovi positivi registrati nell’arco delle 24 ore per tre giorni consecutivi. Alcuni Paesi del mondo hanno quindi deciso di prendere provvedimenti.

Spagna: il governo catalano in Spagna ha dovuto circoscrivere un nuovo focolaio di contagio che era partito nella regione della Catalogna. Si tratta per la precisione della città di Lleida, che conta quasi 500 mila abitanti, che si trovano ora in zona rossa insieme ad altri sette Comuni della zona di Segrià. È però accaduto che un tribunale ha deciso di non ratificare, secondo quanto riportato da SkyTg24, la decisione presa dal governo catalano.

Le persone che risiedono nell’area interessata sono tenute a rimanere in casa, ma possono uscire se devono andare al lavoro o per necessità. Nella sola Catalogna sono stati registrati 816 nuovi casi di coronavirus nella giornata di domenica 12 luglio. La situazione negli ospedali è ancora sotto controllo, la stessa fonte infatti riporta la presenza di un centinaio di pazienti ricoverati con sintomi di Covid-19.

Ungheria: il governo di Budapest cerca di prevenire un possibile aumento dei casi anzitutto vietando l’ingresso in Ungheria a cittadini che provengono dalla maggior parte dei Paesi africani, el Sud America e dell’Asia, ma anche ad alcuni Paesi che si trovano in Europa, come Albania, Bosnia, Macedonia del Nord, Kosovo, Bielorussia, Montenegro e Ucraina.

Palestina: per ridurre le possibilità di diffusione del contagio, il governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha imposto il divieto di spostamento in tutto il territorio della Cisgiordania per due settimane. Si tratta però più di un coprifuoco che di un lockdown vero e proprio visto che il divieto vige dalle 20 alle 6, per un totale quindi di 8 ore.

Il portavoce del governo Ibrahim Milhim ha spiegato che gli spostamenti tra un Governatorato e l’altro sono vietati anch’essi per due settimane. Nel frattempo sono anche stati chiusi “tutti i villaggi” raggiunti dal contagio e con essi anche i “campi profughi”.

Sono stati poi vietati gli assembramenti e gli eventi pubblici e sono stati proibiti i matrimoni. Il ministero della Salute ha parlato di 349 nuovi casi di contagio che portano il totale in Palestina a 7.037. Sono state poi contate 2 nuove vittime, entrambe ad Hebron, che portano il totale dei morti a 37.

166 dei nuovi casi di contagio provengono dal distretto di Hebron infatti, mentre altri 105 arrivano da Gerusalemme est, 49 da Ramallah, 11 da Betlemme, 7 da Nablus e 6 da Tulkarem.

Stati Uniti: Neli Usa la pandemia di coronavirus ha raggiunto il più alto numero di contagi in termini assoluti, mentre se si rapporta il numero complessivo dei casi alla popolazione totale, la media è di circa 400 contagi per milione di abitanti, contro i circa 550 dell’Italia.

In almeno 33 Stati USA il numero dei casi è in crescita, con circa 50-60 mila nuovi casi al giorno complessivamente, per un totale di approssimativamente 700 vittime ogni 24 ore. Il totale dei casi dall’inizio della pandemia ha raggiunto quota 3.269.531, mentre i morti in tutto sono 134.898.

Algeria: sono stati registrati 483 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di casi che raggiunge quota 19.191. I decessi nel Paese sono ad oggi 1.011. Attualmente sono state adottate norme eccezionali per il contenimento del contagio, stabilite dal decreto emesso dal presidente della Repubblica Abdemajid Tebboune.

Israele: non erano state adottate misure restrittive particolarmente stringenti fino ad oggi in Israele, ma secondo quanto riportato da SkyTg24, nelle prossime settimane il governo potrebbe decidere di ricorrere a misure di contenimento.

Alcuni ricercatori dell’università ebraica di Gerusalemme hanno dichiarato a tal proposito: “l’importante è vietare in modo assoluto qualsiasi assembramento in luoghi chiusi” e al contempo lavorare nell’ambito della diffusione di informazioni utili a far comprendere alla popolazione quali sono i rischi legati alla diffusione del coronavirus.

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