Grande traguardo per la SpaceX di Elon Musk, ora è certificata dalla Nasa

Ha messo a segno un nuovo importante risultato il patron della Tesla Elon Musk, che ha ricevuto l’approvazione della Nasa per il suo progetto di realizzare un sistema di veicoli spaziali commerciali in grado di trasportare esseri umani da e verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Il miliardario del Sudafrica ha infatti ricevuto il via libera della Nasa per il viaggio della Crew Dragon previsto per la giornata di oggi, 14 novembre 2020.

L’autorizzazione è arrivata già martedì scorso, e permette alla Crew Dragon del progetto SpaceX di essere la prima navicella spaziale ad essere certificata dalla Nasa per i voli regolari con astronauti.

Lo stesso Elon Musk ha commentato la notizia affermando che si tratta di “un grande onore che ispira fiducia nel nostro tentativo di tornare sulla Luna, viaggiare su Marte e, infine, aiutare l’umanità a diventare multi-planetaria”.

Il miliardario patron della Tesla ha quindi ringraziato la Nasa e il suo team, per aver permesso a SpaceX di diventare il primo sistema di volo spaziale competitivo, commerciale, imprenditoriale certificato.

La certificazione della Nasa conferma l’ottimo momento di SpaceX, che ha anche visto l’aumento della valutazione della società da parte di Morgan Stanley, passata da 52 miliardi di dollari agli attuali 100 miliardi. Secondo gli esperti dell’Istituto le attività della società di Elon Musk sono fondamentali per “l’economia spaziale emergente”.

La Nasa certifica il progetto SpaceX

Jim Bridenstine ha commentato il risultato conseguito da SpaceX con il raggiungimento della certificazione da parte della Nasa affermando che “questa pietra miliare della certificazione è un risultato incredibile della Nasa e di SpaceX che evidenzia i progressi che possiamo fare lavorando insieme all’industria commerciale”.

Infatti la Nasa resta parte integrante del progetto del miliardario sudafricano dopo un investimento in Space X di oltre 3 miliardi di dollari nel 2010 nell’ambito del suo Commercial Crew Program che si prefigge l’obiettivo di creare una generazione di “American Rockets” ed “American Spacecraft”.

In un rapporto risalente al mese di maggio scorso, la Nasa dichiarava che l’utilizzo di SpaceX e Boeing per sviluppare “due sistemi di trasporto indipendenti per l’equipaggio” era “pronto a salvare l’agenzia” da una parte e il contribuente americano dall’altra, rispettivamente da circa 20 miliardi di dollari e 30 miliardi di dollari.

Gli Usa trovano un rinnovato interesse per i viaggi spaziali

Il traguardo della certificazione della Nasa che il progetto SpaceX di Elon Musk è riuscito ad ottenere inizia a prendere forma con il test effettuato nel maggio 2020 con il quale veniva lanciato dal suolo americano la Crew Dragon di SpaceX, decollata dal Kennedy Space Center della Nasa in Florida con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale.

Una notizia, quella della certificazione della Nasa per il progetto del patron di Tesla, che dimostra un rinnovato interesse da parte degli Usa nei viaggi spaziali, mentre durante le amministrazioni Bush e Obama si era assistito ad un netto calo di interesse in tal senso.

Ad ulteriore dimostrazione del fatto che gli Stati Uniti si stanno muovendo sempre più in questa direzione anche l’esistenza di diverse iniziative commerciali che vedono coinvolti in prima persona i grandi della Silicon Valley, come Jeff Bezos, patron di Amazon, Richard Branson della Virgin Galactic e Peter Beck della Rocket Lab, oltre naturalmente ad Elon Musk.

Attualmente sono tutti impegnati nel raggiungere l’obiettivo di ridurre il prezzo da pagare per i “turisti spaziali” e far nascere una nuova forma di business legato ai viaggi nello spazio.

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