Misure anti-Covid, niente lockdown di Natale. Il virologo Pregliasco parla di un’emergenza quasi superata

Starebbero funzionando le ultime misure anti-contagio messe in campo dall’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Questo almeno è il parere del virologo Fabrizio Pregliasco, che parlando con Adnkronos Salute ha confidato di ritenere che la fase di emergenza Covid in Italia è quasi superata e che nei prossimi giorni dovremmo aspettarci un calo dei nuovi casi di contagio.

Si tratta sicuramente di una buona notizia, quella del tanto atteso miglioramento della curva epidemiologica ormai dietro l’angolo, ma il virologo dell’Università degli Studi di Milano ha anche aggiunto ulteriori dettagli che lasciano ben sperare.

Pregliasco ha anche annunciato che non ci sarà un nuovo picco, e questo sarebbe merito delle misure adottate con il Dpcm del 5 novembre che ha diviso l’Italia in fasce di rischio, gialle, arancioni e rosse, decretando una sorta di lockdown a macchie di leopardo.

Un lockdown soft fatto su misura che potrebbe aver funzionato, almeno stando al dato dell’indice Rt che in diverse regioni inserite nella più alta fascia di rischio si sarebbe alquanto abbassato. Pregliasco quindi dà la sua approvazione al lockdown progressivo che avrebbe permesso di avere oggi una curva epidemica non più esponenziale bensì lineare.

Secondo l’esperto è necessario continuare così, in modo da ottenere per la settimana entrante un ulteriore calo che permetterà un lieve allentamento delle misure per il periodo natalizio, cosa che dovrebbe indurre i consumatori a tornare a spendere, dopodiché, è lecito chiedersi, cosa succederà?

Se è grazie al lockdown progressivo che si è abbassata la curva dei contagi, allora dopo le festività natalizie dobbiamo aspettarci una nuova impennata dei casi, con conseguente nuovo sovraccarico per un sistema sanitario che continuerà a non essere pronto per far fronte all’aumento dei nuovi casi.

Ovviamente la colpa sarà dei cittadini che non saranno stati prudenti, approfittando della benevole concessioni del governo, e dovranno quindi sottostare poi a nuove restrizioni accettando il ritorno in lockdown magari fino a Pasqua.

Pregliasco però si mostra ottimista, anche per via delle ultime notizie sul fronte del vaccino per il Covid-19. “Si tratta di dati interessanti, ma dobbiamo aver chiaro che questi vaccini non sono ancora stati autorizzati e che per vedere gli effetti delle vaccinazioni dovremo aspettare dei mesi” ha spiegato però il virologo.

Insomma il vaccino sarà anche una buona notizia, ma evidentemente per il 2021 ce la dovremo cavare senza. Nel frattempo ad alcune regioni sarà concesso di uscire dalla zona rossa prima di dicembre, con un allentamento delle misure di contenimento almeno nelle province meno colpite.

Quali saranno le misure di contenimento per il periodo natalizio?

Il periodo natalizio è alle porte, e con i dati incoraggianti circa l’andamento della curva epidemiologica non si può fare a meno di sperare in un allentamento delle misure restrittive. Quali saranno quindi le restrizioni valide per Natale? Alla domanda ha provato a rispondere il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.

“La priorità ora è mettere in sicurezza sul piano sanitario il Paese. Dovrà essere un Natale prudente e coscienzioso” ha spiegato il ministro a chi ha domandato anticipazioni circa le misure che verranno inserite nel Dpcm del 3 dicembre.

Dal canto suo il virologo Pregliasco ha avvertito che “l’obbligo della mascherina sempre, anche all’aperto, deve essere mantenuto almeno fino a Natale, insieme a igiene e distanziamento”, nonostante la sua efficacia non trovi ancora alcun riscontro nei dati sui contagi di cui disponiamo.

Si pensa anche a misure per contingentare lo shopping nel periodo festivo con fasce orarie in base alle età, conservando il limite delle sei persone al tavolo per i ristoranti, raccomandando di evitare cenoni con parenti e amici. Dovrebbero parteciparvi solo i parenti di primo grado, vale a dire genitori e figli.

Il coprifuoco potrebbe essere spostato dalle 22 alle 23 o alle 24, cosa sui cui però il ministro Boccia sembra nutrire ancora non pochi dubbi. “Posticipare l’inizio del coprifuoco la notte di Natale? Non ci abbiamo ancora riflettuto, si vedrà dopo la scadenza dell’ultimo Dpcm, il 3 dicembre, e dipenderà dai dati dell’epidemia. In ogni caso saremo rigorosi” ha detto infatti Francesco Boccia.

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