India, nuova epidemia legata all’infezione da “fungo nero” colpisce i soggetti guariti dal Covid-19

Una nuova malattia sta colpendo in questi giorni tutta l’India. A preoccupare maggiormente è la sua insolita diffusione tra persone guarite dal Covid-19.

Lo Stato del Rajakisthan, nel quale sono già stati registrati circa un centinaio di casi, l’ha già definita un’epidemia. Nelle ultime settimane il subcontinente è stato travolto da una forte ondata di casi di Sars-CoV-2, ed ora a minacciare ulteriormente la popolazione è sopraggiunta questa infezione da “fungo nero”, che colpisce principalmente le persone con un sistema immunitario abbastanza debole.

Per il momento, però, la malattia si sta diffondendo solo tra le città più piccole e le aree rurali del Paese. Il suo nome scientifico è “mucormicosi” ed è provocata dall’esposizione prolungata a un gruppo di muffe chiamate “mucormiceti“. Purtroppo quest’infezione è caratterizata anche da un alto tasso di mortalità e dal rischio di provocare gravi mutilazioni nei soggetti che riescono a guarire.

Il primo ministro Narendra Modi ha affermato che questa è l’ennesima sfida che il Paese si vede costretto ad affrontare in un periodo così delicato. Osservando il rapido aumento dei casi in varie aree del Paese, l’Istituto nazionale AIIMS (All India Institute of Medical Sciences) di Delhi ha annunciato che già nei prossimi giorni verranno pubblicate delle linee guida nazionali da seguire per il trattamento della malattia.

A peggiorare il quadro già drammatico del Paese è la notizia, diffusa su tutti i media, che le scorte di medicinali come l’Amphotericin B, utilizzato come cura per la mucormicosi, sono quasi esaurite. Per il momento sono già stati segnalati oltre 5.000 casi tra i soggetti con Covid-19 in tutto il Paese, ma gli esperti temono che il numero possa essere in realtà molto più elevato dato che solo pochi governi statali hanno segnalato casi alle autorità sanitarie.

Lo Stato del Maharashtra ha registrato più di 1.500 casi di mucormicosi e 90 decessi, e molti altri casi sono stati segnalati anche a Nuova Delhi, Haryana, Karnataka, Madhya Pradesh e nel Rajasthan. Il ministero della Salute federale ha dunque invitato i singoli Stati a dichiarare la malattia un’epidemia, perché gli ospedali della zona riportino con precisione tutti i casi di mucormicosi alle autorità federali.

Come si sviluppa la malattia?

Diversi esperti hanno affermato che la malattia dovuta all’infezione da “fungo nero”, così denominata perché nei pazienti positivi spesso si notano degli annerimenti nelle aree attorno al naso, è maggiormente diffusa tra i pazienti affetti da diabete ed è inoltre legaa a un uso non regolamentato di steroidi (la cui efficacia, tra l’altro, è già stata verificata anche nel combattere il Covid-19).

L’abuso di queste sostanze, in India, si sta facendo sempre più elevato anche perché non sono necessarie particolari ricette mediche per poterseli procurare in una comune farmacia. Numerosi medici hanno quindi affermato che i soggetti che soffrono di diabete sono i soggetti più esposti al rischio di contratte il fungo, perché assumono abbondanti quantità di steroidi. Sono proprio questi ultimi, infatti, che, come effetto collaterale, provocano un abbassamento del sistema immunitario, già alterato a causa della presenza del virus.

Noi soggetti che presentano un sistema immunitario compromesso, infatti, il virus sembra farsi strada molto più facilmente, penetrando attraverso naso, occhi o ferite e fino a raggiungere poi cervello e polmoni. Al fine di contrastare l’avanzata del virus verso il cervello, spesso i medici devono ricorrere a degli interventi invasivi che prevedono la rimozione dei tessuti necrotici dal cavo orale e a volte anche degli occhi.

Covid-19 in India

I casi di positività al Covid-19 e i decessi in India sono rimasti al di sotto dei valori record nelle ultime 24 ore, ma in questi giorni sono stati registrati circa 4.000 morti al giorno e 259.591 nuovi casi confermati. Gli esperti continuano a ritenere, però che entrambi questi valori siano sottostimati. Nonostante ciò, alcune delle più grandi città, come Nuova Delhi e Mumbai, hanno visto un netto miglioramento in questi giorni.

A causa anche dell’incredibile aumento di contagi registrato nelle ultime settimane, solo nella giornata del 20 maggio, il Paese aveva registrato un record negativo, il peggiore a livello mondiale, per numero di morti in una sola giornata, con un totale di 4.529 soggetti deceduti.

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