Matteo Salvini ha già fatto il vaccino anti-Covid? Ancora non si è vaccinato ed ecco perché

Tra gli esponenti politici che sostengono la maggioranza guidata da Mario Draghi quelli che hanno dichiarato pubblicamente di essere contrari al vaccino sono mosche bianche, il che non può sorprendere visto il clima di tensione che si respira su questo tema, che è diventato uno di quelli su cui è sempre più difficile avere un civile scambio di opinioni diverse.

Non ci sono leader politici che si siano dichiarati contrari al vaccini anti-Covid-19, ma ve ne sono ancora molti che nonostante ciò non si sono vaccinati, e non perché non sia ancora giunto il turno della fascia di età cui appartengono visto che ormai la somministrazione è stata estesa da tempo anche ai ragazzi, bensì per ragioni diverse che variano a seconda dei casi.

Matteo Salvini è uno dei leader politici che evidentemente non smaniano dalla voglia di sottoporsi al vaccino anti-Covid. A tal proposito però il leader del Carroccio ha tenuto a precisare che non si è trattato di una scelta dipesa dalla sua volontà, o meglio dalla volontà di non vaccinarsi, bensì da impegni precedentemente assunti e non derogabili.

Salvini: “il vaccino l’ho rimandato perché ero in aula in Tribunale”

Matteo Salvini quindi non si è ancora vaccinato, ma a quanto afferma ciò non vuol dire affatto che non abbia intenzione di farlo. “La mascherina la vedete” ha detto infatti il leader leghista rispondendo al governatore della Campania che ha toccato l’argomento “il vaccino l’ho rimandato perché ero in un’aula di Tribunale e mi sono riprenotato e quindi gli manderò una foto con dedica”.

Era il 2 luglio quando Vincenzo De Luca aveva messo in evidenza che il leader leghista alla fine dei conti il vaccino non lo aveva ancora fatto. “Il mio invito ovviamente, a questo signore che scende da Milano ogni estate, è quello di vaccinarsi, di non fare lo scapigliato. Vaccinati, amico mio, e mettiti la mascherina” lo ha redarguito il presidente della Regione Campania.

Parole che, in un clima in cui la ragione ha lasciato ampio spazio a dogmi e ‘balzi della fede’, suonano più come un invito alla conversione che come raccomandazioni dettate dal buon senso.

Al richiamo dell’improvvisato ‘pastore’, Matteo Salvini ha opposto un alibi che, almeno per il momento, dovrebbe garantirgli di sfuggire alla gogna mediatica, anch’essa dal sapore prettamente medievale come del resto è il clima di caccia alle streghe in cui stiamo continuando a sprofondare.

L’ex ministro dell’Interno, avendo 48 anni, aveva la possibilità di prenotarsi per il vaccino già da un mese e mezzo. Alla sua fascia di età la Regione Lombardia ha aperto ufficialmente il 20 maggio, ma per una serie di motivi, a quanto lo stesso leader leghista ha spiegato, la vaccinazione non è avvenuta.

Nessuna somministrazione, ad oggi, per Matteo Salvini che non ha ricevuto neppure la prima dose del siero sperimentale. Ma come mai? La spiegazione che ha fornito è che proprio alla data in cui avrebbe dovuto ricevere il vaccino ha dovuto presentarsi in Tribunale e non ha potuto far altro che rimandare l’appuntamento con la siringa.

“Personalmente farò il vaccino che mi daranno” ha detto poi Salvini parlando ai microfoni di La7 “mi ero prenotato per ieri ma mi aspettavano al tribunale di Cuneo, ho dovuto rimandare”. La data per la somministrazione della prima dose del vaccino era stata fissata al 28 giugno.

Quando si vaccinerà Matteo Salvini? Ancora nessuna data

Se è vero che fino ad oggi per via di questo contrattempo il leader leghista non ha potuto, suo malgrado, ricevere il vaccino anti-Covid, è vero anche che ora non dovrebbero esserci ulteriori impedimenti quantomeno per prenotare nuovamente ed avere così una nuova data per la prima somministrazione.

Tuttavia nonostante Salvini abbia confermato di aver già effettuato una nuova prenotazione, di date ancora nessuna traccia. Il che, come fanno notare anche su Money.it, appare strano visto che la data “solitamente viene assegnata in automatico al momento della prenotazione”.

Ecco gli altri leader politici che non si sono vaccinati

Matteo Salvini comunque non è l’unico leader politico a non aver ancora ricevuto il vaccino anti-Covid. Non solo, non si può fare a meno di notare che a dispetto della sua capillare presenza sui social, e della sua spiccata propensione a comunicare anche dettagli di interesse, per così dire, marginale, sulla questione del vaccino si è mostrato particolarmente riservato.

Poco entusiasmo dinanzi alla prospettiva di ricevere finalmente il salvifico siero lo ha dimostrato anche la fedele alleata di Salvini, Giorgia Meloni, che lo scorso 10 giugno, ospite su La7 ha dichiarato di essere pronta a vaccinarsi, specificando solo che non sarebbe stato quello di AstraZeneca per via del fatto che “è sconsigliato per le donne sotto una certa età”.

La leader di Fratelli d’Italia insomma ha prenotato per la somministrazione della prima dose, ma qui si fermano le informazioni visto che dell’effettiva avvenuta vaccinazione poi non è giunta conferma almeno per il momento.

Neppure Giuseppe Conte ha fatto il vaccino, così pure Matteo Renzi. Quest’ultimo ad inizio aprile ha fatto sapere di non aver ancora ricevuto il vaccino per via delle polemiche che la sua presenza al GP del Bahrain ha suscitato.

Quanto all’ex presidente del Consiglio, a fine 2020 aveva dichiarato: “per dare il buon esempio il vaccino lo farei subito, ma è giusto rispettare le priorità approvate dalle Camere”.

Molto più diligenti sono stati invece Enrico Letta, che ha ricevuto la prima dose del vaccino già il 26 maggio, ed il ministro della Salute Roberto Speranza che comunque non ha peccato di eccesso di zelo avendo ricevuto il vaccino solo il 16 giugno.

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