Le discoteche restano chiuse e ai gestori solo 20 milioni di euro di rimborsi contro i 400 milioni persi

Molte discoteche in tutta Italia sono chiuse da ormai 18 mesi, e ancora di date ipotetiche per la riapertura nemmeno l’ombra. Nel frattempo il governo guidato da Mario Draghi non può fare a meno di riconoscere una qualche forma di rimborso, ma si tratta di spiccioli, una miseria rispetto alle perdite di fatturato registrate dall’intero comparto.

È lo stesso Flavio Briatore a rendere l’idea di quanto siano inadeguati i ristori previsti dal governo dell’ex presidente della Bce. “Venti milioni di euro? Sono il fatturato annuale di una grande discoteca di Rimini” fa presente Briatore, e i rappresentanti di categoria ricordano poi che sono oltre 3 mila in tutta Italia le discoteche chiuse da ormai 18 mesi.

I gestori dei locali da ballo e discoteche di vario genere dovrebbero compensare quindi tutte le perdite registrate per via della mancata riapertura con i ristori previsti dal governo Draghi. Non dimentichiamo che il settore comprende circa 4.500 operatori e che l’anno scorso a causa della stagione saltata sono state dichiarate perdite per circa 400 milioni di euro.

I rappresentanti di categoria hanno rimarcato che “in Italia ci sono 3 mila discoteche chiuse da 18 mesi, imprese che pagano in media 140 mila euro di affitto l’anno. Questa elemosina si tradurrà in un contributo forfettario da 7 mila euro ciascuno” una mancetta che a chi opera nel settore appare forse più come un insulto.

I gestori delle discoteche pronti a ricorrere al Tar

Dalle associazioni di categoria è quindi arrivata la richiesta di un incontro con il governo. Al contempo non si esclude la possibilità di ricorrere al Tar per tentare di salvare il salvabile di una stagione estiva ormai pesantemente compromessa. Nel mirino la decisione dell’esecutivo di far saltare la riapertura di discoteche e sale da ballo per l’intera stagione estiva 2021.

“Tramite più ricorsi ai Tribunali Amministrativi Regionali, patrocinati dagli Avvocati dell’Associazione Giustitalia, gli esercenti del settore chiedono alla magistrature amministrativa l’annullamento del nuovo DPCM nella parte in cui impone il mantenimento delle chiusure delle discoteche e dei locali da ballo all’aperto” riporta Il Tempo.

Da parte delle principali associazioni di categoria del settore arriva invece la richiesta di un incontro immediato con il presidente del Consiglio con l’obiettivo di provare a comprendere quali siano le ragioni dello stop a oltranza per discoteche, sale da ballo e locali similari.

“Pretendiamo risposte e che siano risposte serie” ha evidenziato Maurizio Pasca, presidente di Silb (il sindacato italiano dei locali da ballo legato a Fipe Confcommercio “l’ultimo decreto dimostra che esiste un vero e proprio pregiudizio da parte di questo governo nei confronti delle discoteche: dal 6 agosto i possessori di green pass potranno ballare ovunque tranne nei locali nati per questo scopo”.

“Di fatto, con questa nuova misura, il governo incentiva l’abusivismo e di questo se ne assumerà le responsabilità, anche dal punto di vista legale. È nostra intenzione tutelare i nostri interessi nelle sedi appropriate” hanno aggiunto dal Silb.

La delusione dei gestori: “siamo delusi e increduli. Tutto questo è inaccettabile”

Appare evidente anche ai ‘non addetti ai lavori’ che non vi è alcuna intenzione nemmeno ora di permettere al settore dei locali da ballo di ripartire, e la cosa appare quanto mai evidente ai gestori dei locali costretti a rimanere chiusi anche durante il mese di agosto 2021 facendo di fatto saltare completamente la stagione estiva.

In cambio della totale incertezza e di zero prospettive il governo di Mario Draghi offre ristori che definire del tutto insufficienti è un eufemismo. “La verità è che le discoteche sono state abbandonate a loro stesse” dice Lorenzo Angeli, general manager della discoteca La Bussola in Versilia a Marina di Pietrasanta in provincia di Lucca come riportato da Il Tempo.

“Ormai abbiamo capito che le discoteche, quelle autorizzate, resteranno chiuse almeno per tutta l’estate, e chissà ancora per quanto” ha aggiunto ancora Angeli.

Alessandro Esposito, che gestisce diversi locali e discoteche nel napoletano tra le quali La Mela e il Teatro Posillipo, ha commentato: “siamo delusi e increduli, come ormai da mesi. In ogni città d’Italia, milioni di giovani ballano e festeggiano nelle piazze e nei più disparati luoghi, in assenza di controlli e protocolli di sicurezza sanitaria. Tutto questo è inaccettabile. Così non si fa altro che fiancheggiare l’abusivismo”.

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