Variante Lambda, ecco in quali Paesi è maggiormente diffusa e perché preoccupa gli esperti

Una nuova variante Covid si sta diffondendo negli Stati Uniti, facendo così crescere la preoccupazione dei cittadini statunitensi. Naturalmente con l’arrivo della notizia di questa nuova variante torna anche il solito dubbio: “i vaccini sono efficaci contro la variante Lambda?”.

Questo è il nome dato al nuovo ceppo e per il momento il sequenziamento genomico è riuscito a individuare poco più di 1.000 casi. Tuttavia, nonostante il numero di contagiati sia ancora relativamente basso, gli ultimi studi hanno rivelato che questa variante sembra essere più trasmissibile e che riesca ad aggirare l’efficacia dei vaccini.

I vaccini saranno comunque efficaci?

Il Professor Gregory Poland, direttore del gruppo di ricerca sul vaccino della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, ha affermato al Cnn: “quando una variante viene identificata e dimostra la capacità di diffondersi rapidamente in una popolazione, bisogna essere preoccupati“.

Anche se la nascita di un nuovo ceppo mutato è un evento oramai non così raro, solo pochi di questi riescono a diventare dei sorvegliati speciali, e a quanto pare la variante Lambda rientra fra questi. Nonostante la preoccupazione maggiore resti legata alla diffusione della variante Delta, degli studi recenti hanno posto in allarme gli esperti poiché hanno dimostrato che la variante Lambda presenta una trasmissibilità maggiore rispetto al ceppo originario di Wuhan.

Il Professor Preeti Malani, responsabile della divisione malattie infettive alla University of Michigan, ha precisato che per il momento “è difficile sapere con certezza quanto sia trasmissibile la variante Lambda e quanto funzionino i vaccini”.

“Al momento sembra più trasmissibile del virus originale. Gli studi sembrano però suggerire che i vaccini attuali garantiscano una lieve protezione. Abbiamo imparato che durante la pandemia le cose possono cambiare rapidamente. Controllare la diffusione del Covid-19 in generale aiuterà a gestire Lambda”.

L’esperto ha poi concluso affermando che fino a quando il virus continuerà a circolare ci saranno continuamente dei nuovi ceppi mutati da affrontare, ma per controllare la diffusione del patogeno al momento l’unica strategia efficace è la vaccinazione su larga scala.

Dove è diffusa la variante Lambda?

Il ceppo è stato identificato per la prima volta in Perù nell’agosto dello scorso anno e fin da subito l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) l’ha classificata come “VOI“, ossia “variante di interesse“, mentre la variante Delta è stata classificata come “VOC“, ossia “variante di preoccupazione“.

Fino ad ora il ceppo mutato è riuscito a raggiungere 29 Paesi, presentando una maggiore diffusione nel Sud America. Ma ora vediamo quali sono i territori più colpiti:

  • Cile, 33%;
  • Perù, 23%;
  • Stati Uniti, 20%;
  • Ecuador, 5%;
  • Messico, 4%.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, per il momento la variante Lambda non sembra destare particolare preoccupazione poiché in tutto sono stati isolati solamente 13 casi di positività, di cui solo 1 nelle ultime 4 settimane. Questo dato, quindi, contribuisce a far scendere la prevalenza del ceppo allo 0% nel nostro Paese.

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