Caro prezzi in Italia, quali sono i supermercati più convenienti per fare la spesa. La classifica

Nel corso dell’anno 2020 le famiglie italiane hanno mediamente sostenuto una spesa complessiva di circa 6.843 euro per prodotti acquistati al supermercato.

Il dato diffuso dall’Istat indica una cifra piuttosto alta che va ad incidere in modo determinante sul bilancio familiare, ed è in particolare in questa situazione economica spesso di totale incertezza, e per molte altre famiglie di crisi vera e propria, che si pone l’esigenza di puntare al risparmio auspicabilmente senza rinunciare alla qualità.

Grazie ad un’inchiesta di Altroconsumo abbiamo la possibilità di scoprire quali sono i supermercati più convenienti dove fare la spesa, e dove al contrario fare la spesa costa di più. La stessa inchiesta ci permette anche di osservare come tra Nord e Sud del Paese vi sia una tutt’altro che irrilevante differenza dei prezzi dei generi alimentari e degli altri prodotti che si acquistano nei supermercati.

Quali sono i supermercati più convenienti in Italia

È grazie all’inchiesta annuale di Altroconsumo che possiamo avere un quadro complessivo anche piuttosto dettagliato di quali sono i supermercati più convenienti su tutto il territorio nazionale.

Nella realizzazione dell’inchiesta sono stati passati in rassegna i prezzi di 125 categorie di prodotti alimentari, per la cura della casa e per la cura della persona, in un totale di 1148 negozi distribuiti in 70 grandi città italiane.

L’inchiesta si pone tra gli obiettivi quello di valutare la convenienza delle insegne a seconda della diversa composizione della spesa. Si fa quindi una distinzione tra spesa mista, spesa con prodotti di marca, spesa con prodotti economici e con private label. Questi ultimi prodotti altro non sono se non i prodotti con il marchio della catena in cui vengono venduti (ad es. Conad, Esselunga). 

Il più conveniente tra i supermercati per la spesa discount è risultato essere Eurospin, mentre tra i supermercati e gli ipermercati troviamo in prima posizione il Famila. La graduatoria stilata sulla base della spesa più economica trova invece al primo posto Aldi, che conferma il suo primato per il terzo anno consecutivo.

Nella stessa classifica, vale a dire quella della spesa più economica, il primo supermercato è Esselunga Superstore, in nona posizione, mentre le prime otto sono tutte occupate da discount. 

Per quanto riguarda i prodotti di marca il supermercato più conveniente dove fare la spesa risulta essere secondo l’inchiesta annuale di Altroconsumo, il Carrefour (ipermercato), insieme al Famila Superstore e a Spazio Conad.

Per i prodotti private label, cioè con il marchio della catena in cui vengono venduti, il più conveniente risulta essere Conad, mentre quello più caro Esselunga.

Quali sono le città italiane in cui si risparmia di più a fare la spesa

In tutto nell’inchiesta di Altroconsumo sono state prese in considerazione 70 città italiane, e tra queste la più conveniente per fare la spesa al supermercato è risultata essere Rovigo in Veneto, dove rispetto alla media è possibile risparmiare qualcosa come 1.720 euro l’anno.

Al secondo e al terzo posto troviamo poi due città dell’Emilia Romagna, cioè Reggio Emilia e Modena, dove il risparmio annuo può raggiungere i 1.523 euro. Troviamo subito dopo Ravenna e Brescia dove si possono risparmiare fino a 1.400 euro l’anno.

È facile notare come quelle in cima alla classifica delle città dove fare la spesa conviene di più siano tutte situate nel Nord del Paese. Infatti da Altroconsumo spiegano che “anche quest’anno il Triveneto si conferma tra le zone della Penisola in cui si trovano i negozi più economici, con ben 20 punti vendita nelle prime 30 posizioni”.

Tra Nord e Sud, anche in questo campo, si può notare una grande disparità, infatti nelle città del Sud il risparmio può arrivare al massimo al 2%, pari a 100 euro, rispetto alla spesa annua media, mentre a Rovigo arriva fino al 20%. Ed è al Nord infatti che troviamo i supermercati più economici del Paese, che sono i Rossetto di Rovigo e Brescia, e l’Emisfero che si trova a Vicenza.

Quali sono i supermercati più cari d’Italia

Se da una parte l’inchiesta di Altroconsumo ci permette di scoprire quali sono i supermercati più convienenti d’Italia, dall’altra ci permette anche di scoprire quali sono i più cari.

In questa classifica al contrario troviamo due Sigma di Bologna e Ravenna, insieme a tre Elite e Doc di Roma, e da un Unes di Pavia, dove si registra una differenza di prezzo media del 33% rispetto al supermercato più economico d’Italia.

Alcuni prodotti risultano più cari di quasi il 300% tra un supermercato e un altro

Se fare la spesa in alcuni supermercati può risultare molto più conveniente rispetto ad altri, è sempre meglio tener d’occhio i prezzi dei prodotti che si acquistano abitualmente perché talvolta vi sono grandi differenze di prezzo dello stesso identico articolo.

Altroconsumo ci fa almeno un paio di esempi piuttosto eloquenti. Uno è quello dello shampoo Garnier Fructis Hydra Liss per il quale si registra un prezzo più basso di vendita al pubblico di 1,18 euro presso Esselunga Superstore di Casalecchio di Reno e la Coop di Modena, ma che arriva a costare 3,53 euro in uno dei Superconti di Roma.

Chiaramente non si tratta di un caso isolato, un altro esempio è il Granarolo Stracchino che costa 0,84 euro al Conad di Parma, Milano, Reggio Emilia, Brescia e Cremona, mentre se acquistato alla Coop di Catanzaro raggiunge i 2,51 euro di prezzo.

L’aumento dei prezzi a causa dell’emergenza Covid

In Italia nel periodo del primo lockdown sono aumentati i consumi di alcuni tipi di prodotti, e in concomitanza a questa corsa agli acquisti si è avuta una riduzione delle promozioni dei supermercati.

Altroconsumo ha confrontato i prezzi a cui alcuni prodotti venivano venduti nel 2019 con quelli del 2020. Tra i prodotti i cui prezzi sono stati confrontati troviamo farina, passata di pomodoro, Emmenthal, pasta, spinaci surgelati, crema mani, detersivi per pavimenti, saponette.

Tra questi vi sono due prodotti molto comuni che anche dopo la fine della fase acuta dell’emergenza hanno mantenuto un prezzo più alto rispetto a quello a cui venivano venduti nel 2019, cioè prima del lockdown. Si tratta della farina, che è aumentata del +27% e della passata di pomodoro, che ha registrato un aumento del 22%.

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