Covid sarà trattato come semplice influenza. Anche la Norvegia riapre tutto, emergenza finita

Stesso continente, ma due mondi completamente diversi. Mentre in Italia si continua ad estendere l’obbligo del Green Pass per spingere un sempre maggior numero di cittadini ad accettare il vaccino, in Norvegia nonostante una percentuale di vaccinati più bassa si torna direttamente alla normalità.

Il Covid-19, in Norvegia, sarà trattato da ora in poi come una semplice influenza. È anche vero che la vicina Svezia ha fatto persino di più, avendo fin dal principio deciso di puntare su informazione e responsabilizzazione della cittadinanza, e senza imporre chiusure, mascherine, distanziamento e tanto meno lockdown il numero dei decessi e dei ricoveri è rimasto assolutamente sotto controllo.

Ora però anche la Norvegia ha deciso di voltare pagina, e a fronte di una somministrazione del vaccino anti-Covid del 66% circa (in Italia siamo oltre il 70%) ha deciso di rimuovere praticamente tutte le restrizioni in chiave anti-contagio.

Geir Bukholm: “dobbiamo trattare il Covid come una delle tante malattie respiratorie stagionali”

La Norvegia volta pagina, da ora in avanti il Covid non sarà più gestito come un’emergenza ma sarà trattato al pari di un’influenza. Geir Bukholm, vicedirettore dell’Istituto norvegese di sanità pubblica (NIPH) ha annunciato attraverso il tabloid norvegese VG, che il governo di Oslo ora tratterà il Covid-19 al pari di un’influenza.

È stato poi lo stesso NIPH a confermare quanto affermato dal vicedirettore Bukholm, indicando all’esecutivo la strada della normalità. Alla vita di tutti i giorni in Norvegia si è tornati per l’esattezza dalle ore 16 dello scorso 25 settembre, come la stessa premier uscente Erna Solberg aveva preannunciato.

“Ora siamo in una nuova fase in cui dobbiamo considerare il Coronavirus come una delle numerose malattie respiratorie con variazioni stagionali” aveva annunciato infatti il vicedirettore del NIPH, che ha poi siegato: “questo perché la stragrande maggioranza delle persone a rischio è protetta e dunque, sebbene l’infezione sia ancora in circolazione, i numeri degli ospedali rimangono bassi”.

“Pertanto il Coronavirus non comporterà un pesante onere per il servizio sanitario, e la stragrande maggioranza dei vaccinati, che possono infettarsi e sviluppare sintomi, presenterà sintomi lievi simili al raffreddore” ha quindi evidenziato Bukholm.

Non viene esclusa tuttavia la possibilità di una ondata invernale, infatti è ancora Bukholm nel corso dell’intervista a far presente che questo scenario non è da escludere e che nonostante ciò non vi è motivo di ritenere che il sistema sanitario non sia in grado di gestirlo.

Erna Solberg: “il governo ha deciso di passare a una normale vita quotidiana”

La valutazione di Bukholm è stata confermata anche dal NIPH che non ha fatto altro che comunicare al governo la sua posizione.

In seguito dall’esecutivo è arrivato un comunicato ufficiale nel quale sono state riportate la parole della premier Erna Solberg che ha dichiarato: “l’istituto nazionale di sanità pubblica ritiene che ci siano pochi rischi che l’epidemia vada fuori controllo, dia un carico di malattia significativo o minacci la capacità del servizio sanitario”.

La premier ha infatti ricordato che “i tassi di infezione stanno diminuendo, i ricoveri ospedalieri si sono appiattiti e si prevede inoltre che in poche settimane gran parte della popolazione norvegese sarà completamente vaccinata”.

Il ritorno alla normalità è l’unica conseguenza logica di questo stato di cose e infatti è stata la stessa premier ad annunciare qualche giorno fa che “il governo ha deciso di passare ad una normale vita quotidiana da sabato 25 settembre alle 16.00″.

Ciò vuol dire che in Norvegia c’è già stato un pressoché totale ritorno alla normalità, con la rimozione di misure quali distanziamento sociale, limiti di capienza nei ristoranti o agli eventi. Resta l’obbligo di restare in isolamento in caso di positività, ma per il resto la Norvegia è pronta a “stare insieme nello stesso modo di prima” come si legge nel comunicato del governo.

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