Esenzione green pass: come ottenerla, chi la rilascia e qual è la sua durata

A partire dal 15 ottobre entrerà in vigore l’ultimo decreto del Governo con cui l’obbligo di green pass verrà esteso a tutte le categorie di lavoratori, sia pubblici che privati. Ma chi può richiedere l’esenzione della certificazione verde?

Come ormai tutti sanno, il green pass in Italia può essere ottenuto in 3 modi:

  • sottoponendosi a vaccinazione;
  • presentando un certificato che dimostri l’avvenuta guarigione nei 6 mesi precedenti;
  • sottoponendosi a un test (molecolare o antigenico) ed ottenendo un risultato negativo.

In quest’ultimo caso, però, la durata del green pass sarà di 48 ore per il test antigenico e di 72 per il test molecolare. Alcune categorie, però, possono richiedere un certificato che esenta dalla vaccinazione, come viene specificato in una circolare apposita rilasciata dal Ministero della Salute. Vediamo quindi chi può ottenere l’esenzione, chi rilascia il certificato in questione e quanto dura.

Chi può ottenere l’esenzione dalla vaccinazione?

Nonostante a partire dal 15 ottobre il green pass diventi obbligatorio per svolgere qualsiasi attività lavorativa, alcune persone potranno essere esentate dalla vaccinazione. In particolare si tratta di tutti coloro che per motivi di salute non possono, in via temporanea o definitiva, sottoporsi a vaccinazione contro il Covid-19.

Vediamo ora quali sono, caso per caso, le categorie che possono ottenere l’esenzione. Secondo le ultime disposizioni del Governo non possono sottoporsi a vaccinazione:

  • i soggetti che per motivi di salute non possono sottoporsi alla vaccinazione dotati di certificazione medica che attesti il proprio stato di salute;
  • le donne in gravidanza (quindi solo in via temporanea);
  • chi ha manifestato una reazione allergica grave dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino. In questo caso specifico il Governo informa che è possibile comunque ottenere il green pass sottoponendosi a vaccinazione ma con un siero differente rispetto al primo ricevuto ed effettuando una consulenza allergologica;
  • chi ha manifestato la sindrome di Guillan-Barrè entro le 6 settimane successive alla somministrazione del vaccino contro il Covid-19;
  • chi ha registrato casi di miocardite o pericardite in seguito alla somministrazione dei vaccini Pfizer o Moderna.

Per quanto riguarda il periodo dell’allattamento, la circolare del Governo specifica che “non è una controindicazione alla vaccinazione anti-Sars-CoV-2”.

Come si ottiene l’esenzione? Chi la rilascia?

L’esenzione verrà rilasciata in modo totalmente gratuito e per richiederla occorre rivolgersi ai medici vaccinatori delle Aziende sanitarie nel momento in cui ci si presenta all’appuntamento per ricevere il vaccino, risultando non idonei alla vaccinazione.

Anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta possono rilasciare l’esenzione basandosi sulla documentazione clinica fornita dal paziente e che dovrà essere archiviata dal medico. Questa dovrà poi essere resa disponibile su richiesta dell’Asl.

L’esenzione dovrà contenere tutte le informazioni anagrafiche del paziente, la dicitura “soggetto esente alla vaccinazione anti Sars-CoV-2. Certificazione valida per consentire l’accesso ai servizi e attività di cui al comma 1, art. 3 del Decreto-Legge 23 luglio 2021, n 105“, la data di validità, timbro e firma del medico certificatore, e il numero di iscrizione all’ordine o il codice fiscale del medico certificatore.

Qual è la durata dell’esenzione?

Inizialmente la scadenza dell’esenzione era stata fissata per il 30 settembre, data in cui tutte le Regioni erano chiamate a sospendere le esenzioni e a rivedere le certificazioni già rilasciate aggiornandole con i nuovi criteri.

Con la pubblicazione di una nuova circolare, però, la data di scadenza è stata posticipata al 30 novembre: “facendo seguito alle circolari prot. n° 35309-04/08/2021-Dgpre e prot. n° 35444-05/08/2021-Dgpre, si rappresenta che la validità e la possibilità di rilascio delle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-Covid-19 di cui alle predette circolari, per gli usi previsti dalla normativa vigente, è prorogata sino al 30 novembre 2021”.

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