La Fda pubblicherà i dati sul vaccino Pfizer entro il 2076. Ci vorranno 55 anni, ecco perché

Non è facile farsene una ragione, eppure si tratta solo dell’ennesimo paradosso dell’epoca Covid con cui l’opinione pubblica dovrà probabilmente convivere. La Food and Drug Administration (FDA) Usa aveva promesso piena trasparenza per quel che riguarda la documentazione sulla base della quale ha deciso di autorizzare la commercializzazione e distribuzione del vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer.

La promessa di piena trasparenza da una parte, e la decisione, ad oggi non ancora motivata dalla FDA, di pubblicare solo una piccola parte della documentazione mese dopo mese, per arrivare a divulgare l’enorme mole di dati solo entro il 2076.

Ci vorranno insomma circa 55 anni perché all’opinione pubblica sia concesso di accedere a tutti quei dati e quelle informazioni su cui la FDA si è basata per decidere di autorizzare la somministrazione del farmaco sperimentale prodotto da Pfizer.

La decisione constrasta in maniera piuttosto evidente con le dichiarazioni, anche piuttosto recenti, rilasciate dall’ente regolatore Usa, che ha assicurato “piena trasparenza” nell’autorizzazione del vaccino Covid-19 di Pfizer. Ora però di questa piena trasparenza resta ben poco, visto che l’attesa per avere accesso all’enorme mole di informazioni sarà a dir poco lunga.

La richiesta alla Fda arriva da una Ong

Ad esercitare pressioni per poter accedere a queste importanti informazioni era stata una Ong, Sanità pubblica e medici professionisti per la trasparenza, che si era rivolta alla Fda per chiedere la pubblicazione della documentazione relativa all’autorizzazione per il vaccino Pfizer.

Nel documento sulla vertenza sollevata dall’organizzazione non governativa si legge che “la Fda ha proposto di produrre 500 pagine di dati al mese che, in base al numero calcolato di pagine, significherebbe completare la sua produzione in quasi 55 anni, ovvero nell’anno 2076“.

“Finché l’intera mole di documenti forniti da Pfizer alla Fda non sarà resa disponibile, non è possibile un’analisi appropriata da parte degli scienziati indipendenti. La Fda accetterebbe di revisionare e autorizzare questo prodotto senza tutti i documenti? Certo che no” si legge ancora “questi scienziati indipendenti e di fama mondiale dovrebbero avere i dati immediatamente”.

Quella dell’Fda una “posizione assurda e inconcepibile”

Non è facile fornire una spiegazione del motivo per cui per avere accesso alla documentazione circa l’autorizzazione alla commercializzazione del vaccino Pfizer si debbano attendere oltre 55 anni.

“Il fatto che la Fda abbia combattuto con le unghie e con i denti e preso una decisione così assurda e inconcepibile di aspettare fino all’anno 2076 per completare la produzione accresce ulteriormente la grave necessità di avere questi documenti immediatamente” si legge ancora nel documento della Ong.

La Fda aveva in passato promesso la massima trasparenza riguardo al tema vaccini Covid, eppure ora la risposta che arriva alla Ong è di attendere oltre cinque decenni. L’accusa mossa è quindi quella di aver autorizzato la somministrazione del farmaco sperimentale molto rapidamente, ma poi per divulgare le informazioni sulla base delle quali questa autorizzazione è stata concessa chiede 55 anni di tempo.

Fda autorizzò vaccino in 108 giorni, ma per mostrare dati al pubblico chiede 55 anni

“La Fda ha impiegato esattamente 108 giorni da quando Pfizer ha iniziato a produrre i record per la licenza il 7 maggio 2021″ spiega il documento redatto dalla Ong “da quando il prodotto è stato concesso in licenza il 23 agosto 2021. Riteniamo, come ha affermato la Fda, che abbia condotto un’intensa e robusta revisione e analisi approfondite e complete di tali documenti al fine di garantire che il vaccino Pfizer fosse sicuro ed efficace per l’autorizzazione”.

“La Fda ha ora un compito altrettanto importante di mettere quei documenti a disposizione del querelante in questo caso e del pubblico in generale almeno nello stesso lasso di tempo” chiedono dalla Ong.

Il governo Usa nel frattempo ha ordinato alla casa produttrice americana 10 milioni di cicli di trattamento contro il Covid per un costo complessivo di 5,29 miliardi di dollari nel caso in cui le autorità di regolamentazione lo approveranno. 

Si tratta di un nuovo trattamento il cui costo si aggirerebbe intorno ai 529 dollari per ciclo. Un farmaco da assumere per via orale che secondo quanto affermato dalla stessa Pfizer è in grado di ridurre i ricoveri e i decessi dell’89% tra i soggetti adulti ad alto rischio.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram
Regolamentazione Trading
Non perdere le nostre notizie! Vuoi essere avvisat* quando pubblichiamo un nuovo articolo? No Sì, certo