Nel decreto Covid di Natale durata del Green Pass ridotta a 5 o 7 mesi, e tampone anche per i vaccinati

Appena un paio di settimane fa il governo guidato dall’ex presidente della Bce ha introdotto il Super Green Pass, ed ora sta preparando il decreto Covid di Natale che, almeno in teoria, dovrebbe permettere di evitare un ulteriore incremento dei contagi.

Ma quali sono le nuove misure che potrebbero essere messe in campo con l’arrivo delle festività natalizie? Ci sono in realtà svariate novità a cominciare da una sorta di ‘Super Mega Green Pass’, ossia la prospettiva del tampone negativo obbligatorio per chi ha il Super Green Pass che, quindi, non sarebbe sufficiente per accedere a eventi e concerti.

Tra le novità più interessanti che il governo di Mario Draghi sta valutando insieme alla sua squadra di esperti, anche quella di ridurre ulteriormente la durata della validità del Green Pass per chi ha ricevuto la somministrazione del vaccino. Inoltre si torna a parlare di possibile lockdown o coprifuoco per non vaccinati, così pure di ulteriore estensione dell’obbligo vaccinale. 

Decreto Covid di Natale, le attività commerciali resteranno aperte

Non dovrebbe essere con la chiusura forzata delle attività commerciali che il governo di Mario Draghi affronterà il rischio incremento dei contagi legato al periodo delle festività natalizie.

Sembra infatti che l’esecutivo abbia confermato nelle scorse ore l’intenzione di non intervenire imponendo alle attività commerciai di abbassare ancora una volta la saracinesca.

Esclusa dunque questa opzione il presidente del Consiglio ha convocato una nuova cabina di regia per la giornata del 23 dicembre, e sarà in quell’occasione che saranno prese tutte le decisioni e saranno gettate le basi del decreto Covid di Natale.

La durata del Green Pass scende fino a 5-7 mesi

Inizialmente la durata della validità del Green Pass per chi aveva ricevuto la somministrazione completa del vaccino anti-Covid-19 era di 9 mesi, poi portata a 12, per poi scendere nuovamente a 9 mesi proprio in questi giorni, per l’esattezza a partire dal 15 dicembre scorso.

Ora sembra che la durata della validità del lasciapassare verde sarà ulteriormente accorciata per chi lo ha ottenuto con il vaccino, e infatti il governo sta pensando di abbassarla a 7 oppure addirittura a 5 mesi soltanto.

A suggerire di accorciare ulteriormente la durata del green pass rilasciato ai vaccinati è stato il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.

Il Super Green Pass non basta più

Il decreto Covid di Natale potrebbe introdurre tra le varie novità anche una sorta di ‘Super Mega Green Pass’ necessario solo per prendere parte a eventi sportivi e di musica o spettacoli dal vivo.

Una delle proposte sul tavolo dell’esecutivo infatti è quella di introdurre l’obbligo, per poter accedere allo stadio o andare ad assistere a un concerto, di esibire il Super Green Pass (come attualmente previsto) ma anche un tampone dall’esito negativo effettuato entro le precedenti 48-72 ore.

L’obbligo di tampone per i possessori del Super Green Pass potrebbe riguardare anche le feste, le discoteche o comunque gli eventi che prevedono una massiccia partecipazione di pubblico.

Green Pass per centri commerciali

Il governo di Mario Draghi sta considerando anche la possibilità di estendere l’obbligo di Green Pass (base) anche all’accesso ai centri commerciali specie nel caso dei giorni festivi e prefestivi, in modo tale da ridurre il rischio di trasmissione del virus negli ambienti in cui tendono a formarsi assembramenti.

L’altra possibilità per ridurre il rischio contagi nel contesto dello shopping natalizio nei grandi centri commerciali è quella di limitarsi a contingentare gli ingressi.

Verso l’obbligo vaccinale per tutti

L’obbligo di accettare la somministrazione del siero anti-Covid attualmente è previsto per chi lavora in ambito sanitario, per il personale scolastico e per le forze dell’ordine ma potrebbe essere ulteriormente esteso proprio con il decreto Covid di Natale cui sta lavorando in questi giorni il governo Draghi.

L’obbligo vaccinale potrebbe essere esteso, a partire dalla vigilia di Natale, anche ad altre categorie di lavoratori. Si pensa in particolare a quei lavoratori che tendono a trovarsi spesso a contatto con il pubblico, ma la decisione alla fine potrebbe anche essere quella di estendere l’obbligo a tutti i lavoratori indistintamente.

Nel frattempo il virologo Matteo Bassetti ha sentito il bisogno di dire la sua in merito, prospettando un obbligo vaccinale per tutti i cittadini dai 40 anni in su. Lo stesso Bassetti indicava il modello greco come esempio da seguire, raccontando di multe da 100 euro al giorno che a suo dire il governo di Atene avrebbe introdotto.

Torna l’obbligo di mascherina all’aperto

Attualmente in zona bianca l’obbligo di indossare la mascherina è previsto solo in caso di assembramento, mentre in zona gialla la mascherina deve essere indossata solo laddove non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza in modo continuativo.

Una sottile differenza che però nella prassi sembra aver creato una linea di demarcazione netta tra nessun obbligo in zona bianca, e obbligo in zona gialla.

Una delle novità che potrebbero essere introdotte con il decreto Covid di Natale è proprio l’obbligo di mascherina anche in zona bianca. Il presidente del Consiglio non si è ancora espresso in merito, ma nel frattempo ci sono già diverse amministrazioni locali che hanno provveduto in autonomia a introdurre l’obbligo specie in alcuni contesti, e diversi ministri che si mostrano favorevoli in tal senso.

Vacanze di Natale più lunghe per bambini non vaccinati

L’ipotesi di estendere le vacanze di Natale per i bambini non vaccinati è stata proposta all’Adnkronos Salute da Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano.

L’idea origina dal fatto che i bambini sotto i 5 anni non vaccinati hanno qualche probabilità in più di trasmettere il virus rispetto ai bambini non vaccinati, e per risolvere questo problema Galli ha osservato: “il fatto che in questo periodo di Natale non vadano a scuola è già un elemento favorevole”, non solo “se le cose vanno veramente male con la variante Omicron” allora si potrebbero “prolungare le vacanze natalizie per i piccoli non vaccinati”.

Lockdown o coprifuoco per i non vaccinati

Tra le novità che potrebbero essere inserite nel decreto Covid di Natale anche il lockdown per i non vaccinati. Nulla di veramente nuovo se si considera che qualcosa del genere è già stato fatto, peraltro senza successo dal punto di vista del contenimento del contagio, anche in Austria.

Secondo Massimo Galli si tratta di un’ipotesi che “va considerata” e che “dovrebbe servire anche come incentivo alla vaccinazione degli irriducibili, o almeno quelli che sono tali per paura o per ignoranza. Non quelli che lo sono per posizione ideologica perché, in questo caso, non si spostano dal loro punto di vista”.

Una delle possibilità che erano state ventilate nelle scorse ore è invece quella del coprifuoco per non vaccinati, ai quali potrebbe essere fatto divieto di uscire di casa, se non per necessità, nelle fasce orarie di punta dei giorni festivi, come ad esempio dalle 12 alle 16 il giorno di Natale o la Vigilia, o la sera di capodanno o a partire da un certo orario la sera anche negli altri giorni.

Si tratta comunque di ipotesi sulle quali il governo non si è ancora espresso, il che significa che, almeno per il momento, né il lockdown né il coprifuoco per non vaccinati potrebbero essere introdotti.

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