Vaccino ad hoc contro Omicron, Pfizer e Moderna annunciano l’avvio della sperimentazione

Se i test prossimi all’inizio dovessero procedere senza particolari intoppi già nei prossimi mesi potrebbe essere disponibile un vaccino contro la variante Omicron, che nel giro di pochi mesi è diventata predominante in quasi tutti i Paesi del mondo.

Le due case farmaceutiche Pfizer e Moderna, con le quali l’Europa ha stipulato i principali contratti di fornitura, a poche ore di distanza l’una dall’altra hanno infatti annunciato l’avvio di una nuova sperimentazione per un vaccino anti-Omicron.

Se tutte le tempistiche dovessero essere rispettate e l’Italia ricevesse l’approvazione dall’Ema e dall’Aifa, questi due nuovi vaccini potrebbero entrare in circolazione già a partire dal prossimo autunno ed essere utilizzati quindi come dose booster nella campagna per la terza e quarta dose.

Come accade già in Israele, con molte probabilità anche in Italia arriverà molto presto la richiesta per una quarta dose di vaccino anti-Covid. Tuttavia date le differenze che questa nuova variante presenta rispetto alle precedenti, sarà necessario un vaccino calibrato ad hoc, per cui bisognerà attendere.

Un vaccino contro Omicron

Proprio ora che sia in Europa che negli Stati Uniti il numero di contagiati sta raggiungendo nuovi record ogni settimana, ecco che anche dall’India informano che i nuovi casi sono tornati pericolosamente a salire. Ed è proprio in questo contesto che arriva la notizia dell’avvio dei test per dei nuovi vaccini sviluppati appositamente contro la variante Omicron.

Sul sito dell’Ansa leggiamo che la prima a dare la notizia è stata Pfizer, che ha annunciato di aver avviato “l reclutamento per un trial clinico che ha l’obiettivo di testare su adulti fino a 55 anni la sicurezza e la risposta immunitaria del loro vaccino specificamente contro la variante Omicron”.

In seguito è toccato alla casa farmaceutica Moderna dare notizia di aver avviato una nuova sperimentazione clinica per il booster specifico per questa variante, annunciando anche che i test coinvolgeranno 600 adulti che in precedenza hanno ricevuto almeno 2 o 3 dosi del vaccino preparato dalla stessa azienda.

Dunque l’obiettivo di entrambe le case farmaceutiche sembra essere abbastanza chiaro: stabilire se un vaccino studiato ad hoc contro il nuovo ceppo mutante può essere realmente efficace e quindi essere utilizzato come dose booster per la terza e quarta dose.

Efficacia della quarta dose

Alla luce di questi annunci, la speranza degli esperti è quella di aver terminato la fase di studio e di revisione già entro il prossimo autunno, in modo che il nuovo vaccino possa essere utilizzato per una nuova campagna di vaccinazione.

Se si osserva il caso di Israele, infatti, dove la somministrazione della quarta dose alla popolazione è già iniziata, i dati non sono incoraggianti poiché questa viene fatta utilizzando i vaccini attualmente disponibili, che si sono dimostrati poco efficaci contro la variante Omicron.

Gili Regev-Yochay, direttore dell’Unità di Malattie Infettive dello Sheba Medical Center di Tel Aviv, che ha condotto degli studi sull’efficacia della quarta dose ha affermato: “il vaccino è eccellente contro le varianti Alfa e Delta, ma non è abbastanza per Omicron“.

Ed è proprio da qui che nasce la necessità di sviluppare un nuovo vaccino, ideato su misura contro la variante Omicron, per effettuare la quarta dose. Anche per questo motivo il governo italiano ha deciso di non dare una scadenza al green pass di chi ha ricevuto la dose booster, ma questa “concessione” può essere tranquillamente rivista nel momento in cui si decida di avviare una nuova campagna vaccinale.

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