Stop Green Pass Ue per volare in Europa, e dal 16 maggio non sarà più obbligatoria la mascherina

Continua a crescere il numero dei Paesi europei che mette da parte il Green Pass e con esso l’obbligo di indossare la mascherina, ma come sappiamo le norme sul lasciapassare vaccinale e sui dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie variano molto da Paese a Paese. 

In nessun Paese dell’Unione Europea, tanto per cominciare, si è arrivati ad imporre un obbligo di Green Pass così esteso come in Italia, e non dimentichiamo che in diversi Paesi l’obbligo della mascherina non è mai stato introdotto, mentre in molti altri è stato circoscritto ad una manciata di contesti e luoghi pubblici, a differenza dell’Italia e poche altre eccezioni dove si è arrivati a imporre la mascherina anche all’aperto.

In questi giorni comunque l’obbligo di indossare la mascherina sta cadendo un po’ ovunque in Europa, persino in Italia, e allo stesso modo anche il Green Pass viene messo da parte.

Ue sospende il Green Pass per gli arrivi dall’estero

La principale novità di questi giorni riguarda la sospensione dell’obbligo di esibire il Green Pass, nella maggior parte dei Paesi europei, per chi arriva dall’estero. Fa eccezione l’Italia che continuerà a richiedere il lasciapassare a turisti e lavoratori che arrivano da altri Paesi almeno fino al 31 maggio.

Allo stesso modo anche l’obbligo di indossare la mascherina resta in vigore in Italia almeno fino alla fine di maggio per salire su tutti i mezzi di trasporto pubblico

Non è dato sapere con certezza se il Green Pass sarà solo sospeso o addirittura abolito, ma salvo sorprese il lasciapassare vaccinale tornerà nel giro di una manciata di mesi, probabilmente verso la fine dell’estate o poco più tardi, e non necessariamente legato ad una emergenza di natura sanitaria.

Per ora comunque volare in Europa è di nuovo possibile senza dover esibire certificazioni di dubbia utilità, o indossare mascherine di utilità altrettanto dubbia. L’obbligo di mascherina sui voli aerei nell’Ue decade infatti a partire dal 16 maggio, questo è quanto stabiliscono le nuove misure di sicurezza per i viaggi pubblicate dall’Easa, l’Agenzia dell’Ue per la sicurezza aerea.

Anche l’Ecdc (Centro europeo per il controllo delle malattie) conferma che non è più necessario imporre l’obbligo di indossare le mascherine né in aereo, né negli ambienti dell’aeroporto. Si passa ora ad una più mite e ragionevole mera raccomandazione all’utilizzo, specie se si hanno dei sintomi da affezione delle vie respiratorie o si è soggetti fragili.

Sembra insomma che la logica e il buon senso siano improvvisamente tornati in Europa dopo un’assenza durata oltre due anni. Per l’Italia però, come spesso accade, occorre aspettare ancora, infatti il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha recentemente firmato un’ordinanza che appare in netta controtendenza con le scelte degli altri Paesi.

Quali Paesi Ue chiedono ancora il Green Pass e quali non lo chiedono più

Stiamo assistendo in tutta Europa ad un allentamento delle restrizioni in chiave anti-Covid che da quando è iniziata la ‘pandemia’ non si era mai visto. Per la prima volta dall’inizio del 2020 cadono infatti anche le restrizioni per i viaggi da e verso l’estero, con l’abolizione (provvisoria) del Green Pass e dell’obbligo di indossare la mascherina sui voli e negli aeroporti.

Alcuni Paesi Ue però chiedono ancora il Green Pass a chi arriva dall’estero, e tra questi oltre all’Italia ci sono Austria, Francia, Germania, Portogallo e Spagna. Per quanto riguarda l’Italia in particolare il GP sarà richiesto almeno fino al 31 maggio per gli arrivi dall’estero, il che significa che i turisti dovranno aver effettuato un tampone con esito negativo, essere guariti dal Covid oppure vaccinati.

Gli altri Paesi europei, dell’Ue e non, non richiedono più il Green Pass a chi arriva dall’estero. Non serve quindi più la certificazione verde per entrare in Albania, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Svizzera.

Abolito anche il Passenger Locator Form (PLF)

Prima di mettere da parte il Green Pass per i viaggi da e verso altri Paesi europei è stato cancellato l’obbligo di compilare ed esibire il Passenger Locator Form (Plf).

Il documento che turisti e viaggiatori dovevano compilare per poter viaggiare all’estero non serve più. Lo hanno abolito quasi tutti i Paesi Ue, comprese Italia e Grecia, ma resta ancora in vigore in Francia, Malta e Slovenia.

Per quanto riguarda il Plf alcuni Paesi ne potrebbero comunque richiedere la compilazione nonostante l’obbligo sia stato rimosso. In tal caso adempiere alla richiesta sarebbe facoltativo.

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