Arriva la proposta dell’euro digitale della Commissione Ue. Ecco come dovrebbe funzionare

La Commissione Europea ha recentemente presentato una proposta ambiziosa: l’introduzione dell’Euro digitale. Questa nuova forma di valuta digitale sarebbe utilizzabile in tutti i Paesi che adottano l’euro come moneta unica.

L’obiettivo principale di questa iniziativa dovrebbe essere offrire una soluzione di pagamento alternativa a livello europeo, andando oltre le opzioni di pagamento già esistenti. Alcuni Paesi nel mondo, come la Cina e la Giamaica, hanno già adottato le proprie valute digitali, e l’Europa non vuole essere lasciata indietro in questa evoluzione finanziaria.

A differenza delle criptovalute come il Bitcoin, l’Euro digitale sarebbe una forma di denaro elettronico il cui valore sarebbe regolato dalla Banca Centrale Europea (BCE).

Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, Valdis Dombrovskis, vice-presidente esecutivo della Commissione, ha spiegato che l’Euro digitale consentirebbe alle persone di pagare con “denaro pubblico” in modo univoco, sia online che offline.

Aggiungendo che “ci sarà un portafoglio digitale sul telefono o su un altro dispositivo: sarà come avere monete e banconote in tasca. Si potrà pagare con la stessa facilità, senza nemmeno bisogno di una connessione internet”.

Una caratteristica interessante dell’Euro digitale è che non ci sarebbero costi aggiuntivi per gli utilizzatori. Inoltre, non sarebbe necessario avere un conto bancario per utilizzare questa nuova forma di pagamento elettronico, il che offrirebbe un’alternativa a coloro che preferiscono evitare i servizi tradizionali di pagamento elettronico. La Commissione europea ha sottolineato che l’Euro digitale non sostituirà il denaro cartaceo, ma sarà complementare ad esso.

Vantaggi e svantaggi dell’Euro digitale proposto dalla Commissione UE

Tuttavia, nonostante i vantaggi potenziali, ci sono preoccupazioni sollevate da diverse parti riguardo alla proposta dell’Euro digitale. Alcune preoccupazioni riguardano la privacy dei dati, mentre altre provengono dalle banche commerciali che temono le corse agli sportelli.

Per affrontare queste preoccupazioni, la Commissione ha assicurato che saranno introdotte clausole di sicurezza per proteggere tutti i soggetti coinvolti. Dombrovskis ha affermato che “i dati personali saranno completamente protetti. Le banche, inclusa la BCE, non potranno vedere né rintracciare i dettagli o i dati personali delle persone. I pagamenti offline offrirebbero un livello di privacy simile a quello dei contanti oggi”.

Per mantenere la stabilità finanziaria e prevenire possibili prelievi significativi dalle banche, si prevede che vi sarà un limite massimo di 3.000 euro conservabili in forma di moneta digitale. Questa misura è intesa come una precauzione per proteggere il sistema finanziario nel suo complesso. Dombrovskis ha chiarito che “il tetto è un modo per proteggere la stabilità finanziaria ed evitare eventuali prelievi significativi dalle banche“.

È importante notare che il regolamento per l’Euro digitale dovrà essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento dell’Unione europea. Successivamente, spetterà alla BCE prendere la decisione finale.

L’obiettivo della Commissione è che la BCE possa adottare una decisione entro ottobre, in modo da poter lanciare l’Euro digitale nel 2027. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso un futuro finanziario digitale per l’Europa, offrendo una nuova opzione di pagamento elettronico per i cittadini europei.

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