
Il codice tributo 3850 è la sequenza di cifre da inserire nel modello F24 per il versamento del diritto camerale annuale alla camera di commercio. Questo codice identifica specificamente il pagamento che ogni impresa iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio o nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) deve effettuare annualmente.
Il diritto camerale è un tributo obbligatorio che tutte le imprese iscritte devono versare per sostenere le attività e i servizi forniti dalle Camere di Commercio territoriali. Il sistema di identificazione tramite codici tributo permette all’Agenzia delle Entrate di classificare correttamente i pagamenti e indirizzarli agli enti competenti.
Chi deve utilizzare il Codice Tributo 3850
I soggetti obbligati al pagamento del diritto camerale tramite codice tributo 3850 sono definiti dall’art. 18, comma 4, della Legge n°580/1993. Le categorie principali includono:
- Imprese individuali iscritte nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese
- Imprese individuali iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese
- Società di persone (società semplici, SNC, SAS)
- Società di capitali (SRL, SPA, SAPA)
- Cooperative e consorzi iscritti al Registro delle Imprese
- Soggetti collettivi iscritti solo al REA (fondazioni, associazioni)
- Imprese artigiane e commerciali
- Unità locali e sedi secondarie di qualsiasi tipologia
È importante sottolineare che anche le imprese in liquidazione restano tenute al pagamento fino alla cancellazione dal Registro delle Imprese, mentre le imprese cessate nel corso dell’anno devono comunque versare il diritto per l’intero anno.
Importi e modalità di calcolo per il 2025
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha confermato che gli importi del diritto camerale per l’anno 2025 rimangono invariati rispetto al 2024. Gli importi sono determinati secondo due modalità principali:
Importi in Misura Fissa
Tipologia Impresa | Importo Base | Con Maggiorazione 20% |
---|---|---|
Impresa individuale (sezione ordinaria) | €80,00 | €96,00 |
Impresa individuale (sezione speciale) | €40,00 | €48,00 |
Società semplici | €60,00 | €72,00 |
Soggetti REA | €40,00 | €48,00 |
Unità locali | €16,00 | €19,20 |
Importi Proporzionali al Fatturato
Per le società di capitali e altre tipologie non rientranti nella misura fissa, il diritto camerale viene calcolato applicando al fatturato dell’esercizio precedente specifiche aliquote corrispondenti a scaglioni di reddito. L’importo base viene poi ridotto del 50% come previsto dalla normativa vigente e può essere aumentato del 20% dove autorizzato dalle Camere di Commercio.
Come compilare il Modello F24
La compilazione corretta del modello F24 è fondamentale per evitare errori e sanzioni. Il codice tributo 3850 deve essere inserito nella sezione “IMU e altri tributi locali” seguendo questa procedura:
- Codice ente locale: inserire la sigla automobilistica della provincia della Camera di Commercio competente (es. RM per Roma, MI per Milano)
- Codice tributo: indicare esattamente “3850”
- Anno di riferimento: specificare l’anno con quattro cifre (2025)
- Importi a debito versati: riportare l’importo dovuto calcolato secondo le tabelle ministeriali
L’impresa deve indicare l’importo del diritto annuale nello spazio riservato agli “Importi a debito versati”. Nel caso di imprese con più unità operative in province diverse, è necessario compilare righe separate per ciascuna Camera di Commercio destinataria del versamento.
Scadenze e termini di pagamento
Il termine ordinario per il pagamento del diritto camerale coincide con quello del primo acconto delle imposte sui redditi. Per il 2025, la scadenza è fissata al 30 giugno, con possibilità di versamento entro il 30 luglio applicando una maggiorazione dello 0,40%.
Le scadenze specifiche variano secondo queste modalità:
- 30 giugno 2025: termine ordinario per tutte le imprese già iscritte al 1° gennaio
- 30 luglio 2025: termine prorogato con maggiorazione dello 0,40%
- Nuove iscrizioni: pagamento entro 30 giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione
È fondamentale rispettare i termini per evitare l’applicazione di sanzioni e interessi di mora che possono variare dal 10% al 100% dell’importo dovuto.
Ravvedimento operoso e sanzioni
In caso di mancato o ritardato pagamento, è possibile utilizzare il ravvedimento operoso previsto dall’art. 13 del D.Lgs. n. 472/97. Per il ravvedimento 2025 si applica un tasso del 2% dalla data di scadenza fino alla data di regolarizzazione.
I codici tributo per il ravvedimento sono:
- Codice tributo 3851: per il pagamento degli interessi relativi al mancato o tardivo versamento
- Codice tributo specifico: per le sanzioni applicate secondo i termini di ravvedimento
Il ravvedimento operoso consente di regolarizzare la posizione con sanzioni ridotte, ma è possibile solo entro un anno dalla scadenza. Dopo questo termine, si procede con l’emissione di cartelle esattoriali con sanzioni complete.
Errori comuni da evitare
Nella compilazione del modello F24 con codice tributo 3850, gli errori più frequenti includono:
- Indicazione errata del codice tributo: confondere 3850 con altri codici camerali
- Sigla provinciale sbagliata: inserire il codice della provincia di residenza invece di quella della Camera di Commercio competente
- Anno di riferimento mancante: dimenticare di specificare l’annualità 2025
- Importo errato: non considerare riduzioni, maggiorazioni o arrotondamenti previsti
- Mancata indicazione delle unità locali: non calcolare il diritto dovuto per le sedi secondarie
La corretta attribuzione del pagamento dipende dalla precisione di tutti questi elementi. Un errore anche minimo può causare ritardi nell’attribuzione del versamento e conseguenti problemi amministrativi per l’impresa.
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