tre pile di monete di altezza crescente e una villa con prato nello sfondo

Con un’inflazione così alta, e con le prospettive per il breve e medio termine non particolarmente incoraggianti, la ricerca di beni rifugio e investimenti sicuri dove spostare almeno una parte dei propri risparmi diventa sempre più frenetica.

Ma dove conviene investire con un tasso di inflazione così alto? Gli addetti ai lavori, e tutti coloro che seguono il trend del settore, sanno bene che il mercato immobiliare è destinato a rallentare sia per il 2023 che per il 2024, e tuttavia investire i propri risparmi in immobili potrebbe essere una scelta intelligente.

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Conviene ancora investire nel mercato immobiliare per contrastare l’inflazione? Il continuo rialzo dei tassi di interesse sui mutui chiaramente comporta una costante ulteriore contrazione del settore, e questo naturalmente non dipende da una riduzione della domanda, ma da un sempre più difficoltoso accesso al credito da parte del potenziale acquirente.

Non ne risente naturalmente il settore del lusso, ma per tutti gli altri settori questo discorso resta assolutamente valido. Eppure il mercato immobiliare continua ad essere un ottimo rifugio contro l’inflazione e un investimento potenzialmente sicuro, ma vediamo perché e quando conviene investire nell’immobiliare.

Come investire contro l’inflazione

Per capire come conviene investire quando l’inflazione è molto alta, e se il mercato immobiliare può essere ritenuto un buon investimento in un contesto di questo tipo, partiamo dai dati che arrivano dai Centri Studi di RE/Max Italia e di Avalon Real Estate.

Questi dati sembrano proprio confermare che il mercato immobiliare resta, nonostante tutto, un rifugio contro la tendenza inflazionistica al rialzo, in particolar modo quando si tratta del settore residenziale.

Gli ultimi sei mesi del 2022 sono stati caratterizzati da un generale rallentamento delle compravendite in campo immobiliare, e nonostante ciò rispetto al 2021 si registra una lieve miglioramento.

Sembra dunque che vi sia un rallentamento ma che tutto sommato il mercato risulti stabile, e questo da sé rappresenta già una qualche garanzia per gli investitori. Non vi sono previsioni di crolli imminenti all’orizzonte, contrariamente a quanto accade da sempre sia nel mercato europeo in generale che in quello italiano in modo specifico.

In questa fase il mercato agevola in particolare coloro che dispongono della liquidità necessaria per investire e chi riesce ad avere accesso al credito.

In poche parole il mercato immobiliare resta un investimento sicuro in questa fase, e l’acquisto di immobili continua ad essere uno dei modi più validi per mettere al sicuro i propri risparmi contro un’inflazione galoppante. Seguono gli investimenti in ETF legati all’inflazione e TIPS, oro e diamanti, materie prime, debito, azioni, obbligazioni a breve termine.

Il maggior guadagno in questo momento riesce a realizzarlo chi vende ad un prezzo adeguatamente elevato, rispetto a chi invece si trova a dover comprare, e questo per via del fatto che l’inflazione ci porta ad acquistare lo stesso prodotto ad un prezzo maggiorato che non risponde a un aumento del suo valore reale.

Dove conviene investire nel mercato immobiliare

Diciamo prima di tutto che in campo immobiliare il settore in cui conviene maggiormente investire oggi è quello residenziale, e questo dipende anche dal fatto che comprare case resta l’investimento preferito dagli italiani.

Si assiste da una parta ad una maggior volatilità del settore, ma dall’altra al contempo vediamo il suo consolidamento. Nessun rallentamento invece nel settore del lusso, in cui non vi sono problemi legati all’accesso al credito né di liquidità.

Al momento la tipologia “casa” è la più richiesta nel mercato immobiliare, e in particolare sono richiesti i trilocali. Il secondo gradino del podio delle soluzioni più richieste in questa fase del mercato è occupato dal bilocale, seguito dalle tipologie con quattro ambienti diversi a disposizione.

Quanto al ‘dove’ investire, la Regione in cui il mercato immobiliare è più attivo resta la Lombardia per quel che riguarda il Nord Italia, mentre tra le Regioni del Centro spicca il Lazio, mentre al Sud troviamo Puglia e Sicilia, ma registrano dei trend di crescita interessanti anche la Liguria, la Toscana e la Sardegna.

Si registra inoltre un abbassamento del tempo medio della trattativa, che scende da 152 a 146 giorni per la conclusione della compravendita di una casa.

Come accennato in apertura, il settore immobiliare in cui conviene maggiormente investire oggi è quello residenziale. In realtà però arrivano interessanti segnali di attività anche da altri comparti, a cominciare da quello logistico, che riguarda il mercato degli spazi di questo settore, in particolare per le grandi città come Roma e Milano.

Poi c’è un altro campo che merita attenzione in questo momento, essendo tornato ai livelli pre-Covid, ed è quello dell’immobiliare direzionale, cioè che riguarda la compravendita di immobili da destinare ad uso ufficio. Così come per il comparto logistico, anche qui le attività più interessanti si registrano a Roma e Milano.

Non bisogna tralasciare di evidenziare che anche il settore retail, vale a dire quello della vendita di prodotti e servizi che necessitano di locali ad hoc, sta registrando un andamento interessante, con un volume di investimento che è aumentato del 100% quasi rispetto all’anno scorso.

Vale la pena osservare che la solidità del mercato immobiliare in questa fase non dipende solo dall’andamento dell’inflazione, ma anche da altri fattori. Incidono ad esempio fattori come quello demografico oppure climatico, infatti stanno aumentando le ricerche di case green, con minor impatto ambientale e soprattutto con un maggior livello di efficienza energetica che permette di meglio contrastare i rincari sulle bollette di luce e gas.

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