Il costo della benzina nei vari Paesi del mondo. Come si posiziona l’Italia?

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Dove costa di più la benzina - BorsaInside.com

Il tema scottante dell’elevato costo dei carburanti sta sollevando sempre più preoccupazioni in tutto il globo. In Italia, il prezzo dei carburanti ha da tempo superato la soglia dei due euro al litro, mettendo a dura prova non solo le tasche delle famiglie italiane, ma anche l’intero settore dei trasporti e diversi comparti economici.

Questa problematica, tuttavia, non è un’esclusiva del Bel Paese, poiché moltissime nazioni affrontano prezzi elevati per la benzina e il diesel. Vediamo quindi quali sono i Paesi in cui i carburanti pesano di più sul bilancio dei cittadini e analizzeremo la posizione dell’Italia all’interno di questa complessa dinamica globale.

Il prezzo della benzina: i Paesi ai due estremi

Il primato per il prezzo più elevato della benzina spetta a Hong Kong, dove un litro di benzina verde tocca quasi 3 euro, traducendosi in un costo esorbitante di 146 euro per un pieno su un veicolo di cilindrata media.

Dall’altra parte del mondo, invece, il Venezuela offre benzina a meno di due centesimi al litro, grazie alle abbondanti riserve di greggio. L’Iran si posiziona anch’esso tra i più convenienti, con un costo di soli 3 centesimi al litro.

Una dettagliata analisi condotta dal Codacons ha portato alla luce situazioni estreme in varie parti del mondo. Ad esempio, l’Islanda registra prezzi elevatissimi, con la benzina che arriva a 2,20 euro al litro, portando il costo medio di un pieno a 110 euro su un veicolo di cilindrata media. Dall’altra parte del mondo, invece, il Kuwait offre la benzina a soli 25 centesimi al litro, risultando in un costo di soli 12,50 euro per un pieno.

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Il costo della benzina in Europa: la classifica

All’interno del continente europeo, i Paesi Bassi si collocano al vertice della classifica per il costo della benzina, con una media di 2,129 euro al litro, seguiti dalla Danimarca (2,086 euro), dalla Grecia (2,040 euro) e dalla Finlandia (2,026 euro). L’Italia, con una media di 2,001 euro al litro, si piazza al quinto posto in questa graduatoria. Alti prezzi della benzina si riscontrano anche in Francia (1,971 euro) e in Germania (1,942 euro).

Dall’altra parte, la Polonia offre una benzina più economica, con un costo di circa 65 euro per un pieno. Per quanto riguarda il diesel, la Svezia registra il prezzo più elevato, con il diesel che raggiunge 2,225 euro al litro, seguita dalla Finlandia (2,039 euro) e dal Belgio (1,955 euro). L’Italia si colloca al sesto posto, con una media di 1,938 euro al litro. Inoltre, in Italia, si notano consistenti differenze di prezzo della benzina da regione a regione.

Altri Paesi europei, come Malta, la Polonia e la Bulgaria, vantano invece prezzi più accessibili per il diesel.

L’impatto economico delle variazioni di prezzo

Le considerevoli differenze nei costi dei carburanti tra i vari Paesi europei e mondiali hanno un’immediata ricaduta sulle economie locali e sulle tasche dei cittadini. Nei Paesi con prezzi elevati, le famiglie devono destinarsi a spese più ingenti per il rifornimento dei propri veicoli, mentre quelli con costi più contenuti possono beneficiare di un certo grado di sollievo economico.

Queste discrepanze influenzano anche il settore dei trasporti e l’industria automobilistica, con impatti significativi sui costi operativi delle flotte aziendali e sulle decisioni d’acquisto dei consumatori. Le differenze nei prezzi dei carburanti tra i Paesi possono essere ricondotte a diversi fattori, tra cui le politiche fiscali, le strategie energetiche adottate e la disponibilità di risorse petrolifere a livello locale.

Ad esempio, nazioni come l’Italia, caratterizzate da una tassazione elevata sui carburanti, tendono a registrare prezzi più elevati. Questa situazione ha stimolato un ampio dibattito riguardo alla necessità di riforme fiscali e all’adozione di politiche energetiche più sostenibili.

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