La recessione può essere ancora evitata? Il CIO di BlueBay spiega come

Non si scorge alcuna svolta positiva all’orizzonte nell’attuale situazione di crisi aggravata dalla guerra in Ucraina ma non esclusivamente ad essa, e alle sanzioni contro la Russia, dovuta. Si va verso una recessione economica, secondo molti esperti, e per l’Italia in particolare tutti i numeri sembrano confermare che se la guerra continua il 2022 si chiuderà con un calo del PIL.

Per evitare la recessione vi è una condizione fondamentale

Quello che sta accadendo ai mercati però è molto complesso, e in gioco vi sono tante variabili. In questi giorni vediamo confermate le aspettative degli investitori per quel che riguarda un rialzo di 75 punti base (+0,75%) dalla mossa della FOMC, organismo della Federal Reserve incaricato di intervenire sui tassi Usa.

Prima dell’annuncio della Federal Reserve i rendimenti erano saliti su nuovi massimi e per i mercati dei future si prevedeva un picco dei tassi Usa intorno al 4%. Qualcosa insomma sembra muoversi nel verso giusto, ma la recessione economica resta dietro l’angolo.

Secondo Mark Dowding, CIO (Chief Investment Officer) di BlueBay “cominciano ad intravedersi segnali di rallentamento dell’inflazione statunitense sulla scia di alcune misure ad hoc per influenzare i prezzi mentre l’attività economica sembra indebolirsi in risposta al continuo inasprimento delle condizioni finanziarie. Sulla base della recente valutazione espressa dalla Fed, ci sembra probabile che i tassi Usa possano ora salire verso il 3,5% entro la fine del 2022, prima di raggiungere il picco all’inizio del 2023″.

Secondo l’esperto di BlueBay c’è un solo modo per evitare la recessione economica, ed è mantenere i tassi di interesse sotto il 4%, sebbene molto dipenda anche dall’andamento dei prezzi al consumo.

Ad ogni modo, visto che i tassi continuano a salire, le probabilità che il FOMC decida di invertire la rotta solo nel 2023 diventano sempre più alte e questo non farebbe che confermare molte delle peggiori previsioni per quel che riguarda l’andamento del mercato.

Recessione economica: cosa succede nell’eurozona

A rischio recessione c’è però soprattutto l’Europa, molto più esposta sotto tutta una serie di aspetti nell’attuale situazione di crisi energetica, e soprattutto per quel che riguarda gli effetti collaterali delle sanzioni contro Mosca.

Nell’Eurozona l’aumento dei rendimenti ha reso necessaria una riunione d’emergenza del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea a metà settimana. Una decisione che è stata commentata dal CIO di BlueBay il quale ha spiegato che “con gli spread che ora si trovano al di sotto del livello dell’ultima riunione della Bce, dubitiamo che verrà attivato un piano di emergenza a meno che non si manifesti un’ulteriore fragilità degli spread”.

Mark Dowding ritiene non sia facile giungere ad un accordo su un ulteriore programma di acquisto di obbligazioni in una fase in cui la Bce sta tentando di inasprire la propria politica economica. Dowding ha deciso quindi di adottare una linea d’investimento prudente, vendendo Btp sulla scia del rimbalzo dei prezzi legato agli annunci che sono arrivati in questa settimana dai vertici dell’Eurotower.

Come si arriverà ad una stabilizzazione dei mercati

Al momento abbiamo davanti una combinazione di diversi fattori che frenano gli asset di rischio, tra preoccupazioni per la crescente inflazione, tassi di interesse più alti e rallentamento della crescita.

Il CIO di BlueBay, Mark Dowding, evidenzia a tal proposito che “per una stabilizzazione dei mercati saranno necessarie sia la fiducia nelle banche centrali sia i dati in arrivo capaci di dimostrare chiaramente che le preoccupazioni sull’inflazione siano state prese nella dovuta considerazione”.

Quando ciò avverrà il primo risultato sarà la stabilizzazione dei rendimenti dei titoli di Stato, dopodiché avremo una svolta negli spread del credito di alta qualità, un’inversione di tendenza negli high yield, e alla fine un recupero delle azioni.

Secondo l’esperto di BlueBay “l’equity sarà l’ultima asset class a uscire dal mercato ribassista alla luce delle prospettive degli utili problematiche per un certo periodo di tempo. Riteniamo opportuno mantenere un atteggiamento relativamente cauto nel portafoglio anche nei brevi e bruschi rally del mercato ribassista”.

Non ci libereremo facilmente tuttavia dell’alta volatilità che caratterizza oggi i mercati, con un livello di incertezza macro che resta elevato. Downdig infatti ritiene che “molto possa dipendere dall’andamento dei prezzi e, a questo proposito, negli ultimi tempi il mercato ha mostrato la tendenza a non essere molto preciso nelle proiezioni e nelle previsioni sul percorso dell’inflazione”.

Il CIO di BlueBay fa inoltre notare che in questa fase sta emergendo un valore a medio termine dei rendimenti e degli spread molto più alto di quanto non sia stato per un lungo periodo di tempo, cosa che dovrebbe far ben sperare per quel che riguarda l’andamento dei prossimi mesi.

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